CANNES. Un anno fa mano nella mano sulla Montee des Marches, belli e innamorati. Le cose cambiano: oggi si sono completamente freddamente ignorati Charlize Theron e Sean Penn, lei protagonista diretta da lui in The Last Face.
Separati da due attori seduti nel mezzo, Javier Bardem e Adele Exarchopoulos, alla conferenza stampa non si sono neppure guardati.
Al red carpet una barriera di ghiaccio, lui era accompagnato dalla figlia Dylan.
La curiosità per vederli di nuovo insieme era tanta qui a Cannes fin dall'annuncio della selezione del film e i due attori non si sono sottratti al pasto del photocall per quanto separato (non c'è una foto che li ritrae insieme).
All'epoca delle riprese di The Last Face Theron e Penn stavano insieme e oggi l'imbarazzo era palpabile quasi quanto l'accoglienza negativa arrivata dalla stampa.
«Ho finito il film e non posso fare molto per cambiare la discussione. Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole. Essere qui a Cannes - dice Penn, al suo quinto film da regista - significa farlo vedere a tutto il mondo. Quando sono stato qui da giurato ho fatto un'esperienza fantastica: vedere i film di tutti i paesi e avere la dimostrazione che il cinema americano non è meglio di altri. Alla premiere ufficiale avrò concluso il mio lavoro».
Prima della conferenza stampa ufficiale il moderatore premette ai giornalisti, 'non fate alcuna domanda sul privato' e naturalmente niente viene fuori dall'incontro. E dire che un tentativo c'è stato prendendola alla lontana.
Perchè ha scelto Charlize Theron come protagonista? «Senza di lei non avrei mai fatto un film. Questa sceneggiatura da tanto tempo aspettava di diventare un film e quando l'ho letta ancora una volta ho pensato che lei sarebbe stata perfetta nel ruolo della dottoressa Wren. Lei e Javier Bardem sono una coppia perfetta. A me piace lavorare con attori bravi».
«Ammiro le persone che lavorano in condizioni così brutali, che passano periodi enormi in zone di conflitto dove c'è tanta violenza e tanto dolore. Se dicessero che il mio personaggio è eroico direi di no, come lo direbbe lei. Scoppierebbe a ridere, il mio personaggio, come molte persone che lavorano in quelle zone di conflitto», dice l'attrice sudafricana premio Oscar che interpreta un medico in prima linea nelle zone di guerra, con dedizione e umanità.
Javier Bardem, che nel film è il dottor Love, per la sua generosità totale, aggiunge: «Per me l'eroe è uno normale. C'è un monaco morto in Siria sotto le bombe, quello è un eroe».
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