ROMA. Dopo quasi vent'anni le hostess dell'Alitalia cambiano divisa: il rosso prende il posto del verde (che rimane però per il personale di terra), lo stile si rifà al glamour dei gloriosi tempi della moda tricolore anni '50 e '60, con il ritorno di guanti e cappellino, e la nuova collezione porta la firma dello stilista di alta moda Ettore Bilotta, che ha disegnato anche le divise del partner Etihad. Le nuove uniformi sono state presentate nel corso di un doppio evento con sfilata, prima alla stampa e poi ai dipendenti. Il nuovo restyling rivoluziona completamente il tailleur classico verde e blu indossato fino ad oggi dal personale dell'Alitalia, che risale al 1998 (quando il gruppo era ancora in mano pubblica), realizzato dal marchio Mondrian: a partire dai primi di luglio, quando le nuove divise verranno gradualmente distribuite ai 5.700 dipendenti della compagnia, le hostess sugli aerei indosseranno divise rosse, mentre il personale femminile di terra avrà uniformi verdi. Abiti che si ispirano all'eleganza degli anni '50-'60 e con i quali Bilotta ha voluto rappresentare l'essenza dell'Italia, andando a studiare l'architettura e i diversi territori. Ritornano quindi i cappellini, con design ispirato alle terrazze delle Cinque Terre; e oltre al copricapo (l'ultima volta che venne usato nelle divise dell'Alitalia era il 1969, con gli abiti firmati Mila Schoen) tornano anche i guanti (in contrasto come le calze, verdi sugli abiti rossi e rossi su quelli verdi). Per quanto riguarda la scelta dei colori, il rosso (un bordeaux che vira gradualmente al rosso più chiaro con design di stampa a spina di pesce) simboleggia la passione italiana, mentre il verde (un grigio antracite che vira sul verde) è stato scelto per raffigurare i paesaggi. Ma sul colore rosso si è particolarmente battuto anche il presidente ex Ferrari Luca Cordero di Montezemolo: «Potete capire quanto abbia combattuto per averlo», ha detto sorridendo l'ex presidente della Rossa per eccellenza. Per le divise maschili, invece, i colori sono grigio antracite e verde bosco, con cravatte rosse e verdi che richiamano gli abiti femminili. Dal 1950 ad oggi le divise dell'Alitalia sono state rinnovate per dodici volte con le firme di grandi nomi della moda: si va dalle divise più classiche delle sorelle Fontana (tailleur color blu scuro e gonna sotto al ginocchio) e di Delia Biagiotti (nel 1960, il colore diventa carta da zucchero) alle uniformi più particolari di Tita Rossi (nel 1967, giacca corta a doppio petto e scollo ovale), Mila Schoen (nel 1969 accorcia le gonne e propone il 'verde Italia', nel 1972 azzarda il colore rosa) o Alberto Fabiani (1973 divise giallo 'albicocca'), nel 1975 arriva la divisa rossa (Florence Marzotto), nel 1980 viene introdotto il tema classico verde e blu, poi Renato Balestra propone camicia bianca da pilota (1986), Giorgio Armani nel 1991 giacca blazer color verde-grigio, infine le attuali divise Mondrian. Ora tocca a Bilotta, stilista molto amato in Medio Oriente, che disegna le divise di Etihad fin dal 2003. «Ho voluto conferire al progetto l'espressione del più puro stile italiano - ha detto - immaginando che l'Italia possa essere un sogno per tutti e che un volo in Alitalia sia un pò come stare in un salotto elegante».