ROMA. Fasci di luce rossa per imporporare la celebre Fontana di Trevi a Roma. È il colore del sangue dei martiri: così la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre questa sera ha voluto richiamare l'attenzione sui cristiani perseguitati nel mondo; si calcola che siano 200 milioni. È stato il presidente di Acs, Alfredo Mantovano, a sottolineare come la libertà religiosa non sia un bene riconosciuto in tutto il pianeta. Dal Medio Oriente ad alcune zone dell'Africa e Asia, sono molti i Paesi dove ancora oggi si muore a causa della propria fede. A portare la testimonianza da un Paese martoriato da cinque anni di guerra, la Siria, è stato mons. Antoine Audo, vescovo di Aleppo dei Caldei. Ma hanno raccontato la loro esperienza anche una suora di Madre Teresa, consorella delle Missionarie della Carità trucidate in Yemen, Maddalena Santoro, sorella di don Andrea, ucciso in Turchia nel 2006, Shahid Mobeen, cristiano pakistano amico di Shahbaz Bhatti, ministro cattolico per le minoranze del Pakistan ucciso nel 2011; e infine Luka Loteng studente del Kenya in rappresentanza dei suoi coetanei uccisi nel campus di Garissa nel 2015. Presente all'evento anche il cardinale Mauro Piacenza, presidente internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.