ROMA. "Oggi credo nuovamente nella giustizia e nelle persone che ricoprono ruoli importanti nella magistratura italiana".
Fabrizio Corona parla per la prima volta della sua esperienza in carcere. E lo fa al settimanale 'Chi'. Condannato a 14 anni e due mesi per estorsione, bancarotta, corruzione, è poi uscito il 18 giugno del 2015.
Corona infatti fu poi affidato per quattro mesi alla comunità di don Mazzi.
"Nessuno può capire che cos’è il carcere se non lo ha vissuto pienamente e duramente. Non era una semplice custodia cautelare la mia. Era una condanna definitiva. In totale quattordici anni e due mesi. Da quando sono uscito dal carcere - dice - non ho mai raccontato la mia vita tra le sbarre. Provo vergogna, mi fa male, il ricordo lacera la mente e il cuore. Lo fa sanguinare. Di notte però capita spesso di svegliarmi all’improvviso e di non credere che sia finita. Posso solo dirle che in galera mi è successo di tutto. L’inimmaginabile. Non è stata una semplice detenzione".
Ha poi aggiunto: "Non ho mai pensato di togliermi la sacra vita che in quelle condizioni diventa ancora più sacra".
Sul figlio Carlos, dice: "L'ho lasciato bambino, l'ho trovato un ometto. Mi ha stretto forte. E mi ha dato la forza di andare avanti. Aveva capito tutto. Per la prima volta mi sono sentito io figlio, lui padre. Per la prima volta non ero più solo al mondo".
Di Belen invece dice: "Ho visto le sue nozze a 'Verissimo' e le ho lette su 'Chi'. L'ho vista diventare moglie, mamma e ho visto l'evolversi la sua carriera. Ho seguito il tutto con molta indifferenza. Io e Belen oggi siamo due persone completamente diverse da quelle che si erano amate follemente".
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