Anche quest'anno metà aprile (esattamente il 15) ha regalato il suo sogno effimero: il magico «Bosco Blu» di Braine-l'Alleud, in Belgio è tornato a fiorire trasformando un altrimenti anonimo paesino in un luogo da fiaba che raduna, proprio in questi giorni, migliaia di visitatori. In effetti, lo scenario è magnifico: merito della coltre di fiori blu indaco dei cosidetti «giacinti dei boschi» (la Hyacinthoides non-scripta) che sbocciano insieme e inondano gli occhi del colore che secondo la teoria dei chakra è associato all'intelletto, al più alto pensiero.
Cosa fanno i turisti che vengono sino a qui? Si addentrano nel bosco come entrassero nel mondo di Avatar e celebrano, qui come in tutto il mondo, il «rito della primavera». A fine marzo l'inizio della stagione più sorprendente è stato onorato in Giappone con il rito dell'Hanami, l'estatica oservazione della bellezza della fioritura, in particolare del ciliego, il sakura. Si ritrovano all'alba, guidati da previsioni meteo «floreali» (una professione delicatissima), che indica per ogni zona del Paese quando è più facile che i primi petali si schiudano. Anche se parte del rito è proprio l'attesa. La seconda parte è considerare il breve attimo di splendore in cui i rami del ciliegio si riempiono di fiori bianchi e delicati per tornare, dopo solo qualche settimana, ad essere quelli di un «normale» albero. Da vant
Anche quest'anno metà aprile (esattamente il 15) ha regalato il suo sogno effimero: il magico «Bosco Blu» di Braine-l'Alleud, in Belgio è tornato a fiorire trasformando un altrimenti anonimo paesino in un luogo da fiaba che raduna, proprio in questi giorni, migliaia di visitatori. In effetti, lo scenario è magnifico: merito della coltre di fiori blu indaco dei cosidetti «giacinti dei boschi» (la Hyacinthoides non-scripta) che sbocciano insieme e inondano gli occhi del colore che secondo la teoria dei chakra è associato all'intelletto, al più alto pensiero.
Cosa fanno i turisti che vengono sino a qui? Si addentrano nel bosco come entrassero nel mondo di Avatar e celebrano, qui come in tutto il mondo, il «rito della primavera». A fine marzo l'inizio della stagione più sorprendente è stato onorato in Giappone con il rito dell'Hanami, l'estatica oservazione della bellezza della fioritura, in particolare del ciliego, il sakura. Si ritrovano all'alba, guidati da previsioni meteo «floreali» (una professione delicatissima), che indica per ogni zona del Paese quando è più facile che i primi petali si schiudano. Anche se parte del rito è proprio l'attesa. La seconda parte è considerare il breve attimo di splendore in cui i rami del ciliegio si riempiono di fiori bianchi e delicati per tornare, dopo solo qualche settimana, ad essere quelli di un «normale» albero. Da vanityfair.it.
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