Lunedì 23 Dicembre 2024

Giornata della Terra, dai deserti ai ghiacci: tutti i "ritratti" del Pianeta

La scacchiera di Yuma in Arizona
Il ghiaccio del Baltoro sul K2
Il ghiaccio artico di Pine Island
Fioritura di alghe nell’estate australe
Deserto libico
Deserto del Sahara in Algeria

MILANO. Il blu degli oceani, l'ocra dei deserti, il verde dei campi coltivati: ci sono tutte le sfumature dei colori, nei nuovi variopinti 'ritratti' del nostro Pianeta che i satelliti Sentinel del sistema europeo Copernicus portano in dono per festeggiare l'Earth Day, la Giornata della Terra, che si celebra in tutto il mondo oggi con il patrocinio delle Nazioni Unite (Onu). Le nuove immagini, che riguardano deserti, acqua, ghiacci e atmosfera terrestre, vanno ad arricchire la mostra «Il mio Pianeta dallo Spazio - Fragilità e Bellezza», ospitata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Il progetto espositivo, promosso e organizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la Commissione Europea, guida il visitatore nei luoghi più belli e remoti della Terra. Immagini di rara bellezza invitano a riflettere sulla fragilità del nostro Pianeta, minacciato dal cambiamento climatico a livello globale, e su come i satelliti possano contribuire a gestirne gli effetti. Il loro occhio dallo spazio cattura ogni giorno ghiacciai che si sciolgono, oceani che si innalzano, foreste pluviali minacciate dalla deforestazione, terre coltivate che si inaridiscono e megalopoli che crescono in modo incontrollato. «L'attenzione che dobbiamo dedicare alla natura, all'ambiente e al paesaggio ritrova forza attraverso queste incisive e vivide immagini», afferma Fiorenzo Galli, direttore generale del museo. «La mostra, pensata e realizzata per le scuole, le famiglie e tutti i visitatori interessati a esplorare questo tema, è grandemente immersiva e suscita sensazioni di rispetto e appartenenza. Coltivare il grande giardino del nostro pianeta - aggiunge Galli - è un compito per il quale dobbiamo preparare con attenzione le nuove generazioni».

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