PARIGI. Sessant'anni di carriera e oltre cento film all'attivo, tra cui capolavori come 8 e 1/2, Rocco e i suoi fratelli e il Gattopardo. Sorrisi, applausi e musica ieri sera a Parigi per Claudia Cardinale.
Una festa a sorpresa, di cui l'attrice non sapeva nulla, organizzata al termine dell'undicesima edizione del Prix Henri-Langlois, il premio in omaggio al geniale inventore della Cinèmathèque francaise, pioniere della conservazione e del restauro dei film per tramandarli alle generazioni future.
«Che bella sorpresa, non me l'aspettavo proprio, grazie mille, merci», ha esultato la Ragazza con la valigia, vestita di rosso e straripante di gioia, chiamata sul palco della Maison de la Radio tra i flash dei fotografi e l'applauso dei numerosi invitati giunti per l'occasione.
Produttori, registi e attori, come Jean-Louis Livi, Nabil Ayouch, Denis Lavant, ma anche tanti amici saliti in scena insieme a lei mentre l'orchestra intonava alcune colonne sonore dei film che l'hanno resa celebre in tutto il mondo a cominciare da quelle magiche di Nino Rota.
«Brava mamma!», ha esultato la figlia, Claudia come lei, stringendola affettuosamente.
«Conoscere Claudia ti rende migliore», ha detto qualcun altro.
Dal palco di Radio France viene ricordato 'Anneaux d'or', il primo cortometraggio girato nel 1955 in Tunisia con il regista francese Renè Vautier. L'inizio di una carriera senza pari proseguita in Italia con I soliti Ignoti di Mario Monicelli e poi Germi, Fellini, Rosi, Visconti, Zurlini, Leone... oltre cento pellicole per una una filmografia da capogiro.
«E non è finita - dice sorridendo lei, la diva dagli occhi immensi che in Francia chiamano 'Claudia - ora al lavoro, ho altri tre film da fare».
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