La paura per il virus Zika incombe sul Carnevale, in Brasile. Da oggi, e per i prossimi cinque giorni, si apre ufficialmente la festa, per gli oltre 200 milioni di abitanti del Paese sudamericano. Ma quest'anno, più delle tristi statistiche legate alla violenza, preoccupano gli alti numeri dei contagiati dalla zanzara Aedes, la stessa che trasmette anche altre malattie virali come dengue e chikungunya.
È del mese scorso il primo allerta della Società brasiliana di infettivologia (Sbi): la circolazione e agglomerazione di migliaia di turisti nelle varie città della nazione verde-oro può costituire un «cocktail esplosivo» per l'ulteriore propagazione dello Zika. E oggi un nuovo allarme è stato lanciato dalla Fiocruz (fondazione vincolata al ministero della Sanità): anche saliva e urina possono contenere «tracce di virus attivo», ovvero con potenziale di infezione.
La prospettiva che persino un bacio in bocca possa trasmettere lo Zika è un ulteriore motivo di ansia per i brasiliani pronti a gettarsi nella baldoria del Carnevale, dove tutto o quasi è ammesso. Ancora di più all'indomani del primo caso di contagio tramite rapporti sessuali confermato negli Usa.
Intanto a Rio de Janeiro al posto dei carri hanno 'sfilatò gli agenti sanitari: con inquietanti maschere antigas e tute gialle a prova di infiltrazioni per giorni hanno irrorato di insetticida il Sambodromo, cercando di eliminare le temute zanzare.
Ancora più drastiche le amministrazioni comunali di almeno undici città, che invece di usare fondi pubblici per le allegorie li hanno destinati alla lotta contro i pericolosi insetti.
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