ROMA. Culla del Rinascimento, corte dei Gonzaga, Patrimonio dell'umanità per l'Unesco, dopo un'agguerrita battaglia a suon di progetti e recuperi del patrimonio, è Mantova a vincere il titolo di Capitale italiana della cultura 2016. L'annuncio, con tanto di busta sigillata e suspence «alla X Factor», arriva direttamente dal Ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, in un Salone del Consiglio Nazionale al Mibact mai tanto affollato di sindaci, assessori e tifo da stadio. «No, non me lo aspettavo, ma ero consapevole del ruolo e della bellezza di Mantova», commenta a caldo Mattia Palazzi, sindaco PD eletto da appena 4 mesi, che con la sua città ha battuto 9 rivali eccellenti (su 24 iniziali) come Aquileia, Como, Ercolano (favorita fino all'ultimo), Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.
Per loro, però, la corsa è tutt'altro che conclusa, perchè proprio tra le finaliste battute il 25 gennaio si proclamerà la Capitale del 2017, per poi andare a regime, anno dopo anno, dal 2018. In palio, oltre allo scettro, un milione di euro per realizzare il progetto presentato e l'esclusione delle risorse investite dal vincolo del patto di stabilità. E i complimenti fioccano, anche dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in visita in Colombia, secondo fonti di palazzo Chigi.
A fare la differenza per Mantova è stata forse l'esperienza già vissuta nella corsa al titolo di Capitale europea della cultura 2019 (vinto da Matera), se, come dice il presidente della Giuria selezionatrice, Marco Cammelli, «per il 2016 abbiamo valutato la prossimità della scadenza, chi aveva cioè meno strada da fare per arrivare all'obbiettivo, essendo il nuovo anno alle porte. Il resto delle motivazioni, saranno disponibili solo a valutazione conclusa anche per il 2017».
«Non è solo un milione di euro che ci arriverà - commenta il sindaco Palazzi - È il riconoscimento a una città piccola, ma con una vocazione internazionale e un patrimonio straordinario. Stiamo cercando di aprirla al mondo, molto di più, investendo sul recupero del patrimonio, sulla rigenerazione urbana, sulla fiducia di una città che ha voglia di esserci e di contare molto di più nel paese e in Europa». Il progetto presentato, aggiunge, punta «su una riorganizzazione complessiva del territorio» coinvolgendo «14 comuni e tutte le loro realtà economiche. E ci siamo già portati avanti - incalza - con un investimento di 3 milioni di euro del Comune per il 2016» in un piano «che comprende anche Palazzo Ducale, Torre della Gabbia, Palazzo Te, il food, la cultura, il 20/o anniversario del Festival delle letterature».
Soprattutto, incalza il Ministro Franceschini, «questo è l'inizio di un percorso virtuoso, che ha messo in moto le capacità di progettazione complessiva, coinvolto il territorio e che rafforza l'Italia come museo diffuso. Mantova è una bellissima città, con una grande tradizione. Lo erano anche le altre e di anno in anno il riconoscimento diventerà sempre più importante e ambito, perchè crescerà di certo il numero delle concorrenti».
«Essere riusciti in una città del Mezzogiorno come Ercolano a coinvolgere tanti cittadini intorno alla cultura - concorda a distanza il sindaco Ciro Buonajuto - è stata già una vittoria». Ora, incalza il primo cittadino di Pisa Marco Filippeschi, «dobbiamo andare avanti sulla rotta tracciata, per valorizzare il lavoro fatto».
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