ROMA. Si concede ad una lunga intervista al settimanale Vanity Fair Ilaria D'Amico, in attesa di un figlio da Gigi Buffon. Al quinto mese di gravidanza parla di donne, lavoro e maternità.
Annuncia che dopo la nascita del figlio - il secondo per lei - si prendere sei mesi di pausa. Cosa che non ha fatto quando nacque il primo. Una scelta di cui ora si è pentita. Un senso di colpa che sta cercando di placare dando priorità a questa nuova creatura.
«Lavorerò fino all’ottavo mese, ma dopo ho intenzione di prendermi una pausa lunga, almeno sei mesi. Sento che questa è la mia priorità: ho bisogno di un tempo più lento per essere madre. Perché vivo una maternità più adulta, perché è la seconda, con una famiglia allargata che ha bisogno di essere coccolata in maniera più accorta, e perché quel piacere per la prima gravidanza me lo sono negato».
All'epoca del primo figlio, «lavoravo per due aziende, Sky e La7, che non hanno mai esercitato nessun tipo di pressione da questo punto di vista, lasciando a me la scelta. Una fortuna che purtroppo capita di rado alle donne. In me hanno prevalso il senso di riconoscenza e l’attaccamento al lavoro. Non volevo che Sky – ma si trattava di una bella occasione anche per me – rinunciasse alla mia presenza per il Mondiale, che per un giornalista che si occupa di calcio è in assoluto l’evento più importante. Soprattutto, non volevo che fosse staccata la spina alla redazione di trenta persone che lavorava con me a La7 per Exit. C’era anche l’incoscienza del primo figlio: ero stata bene in gravidanza, non pensavo che dopo il parto ci sarebbe stato il contraccolpo».
Le nozze con Buffon? «Non è mai stato un tema tra noi, mentre un figlio lo è stato da subito».
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