Lunedì 23 Dicembre 2024

"Forever", un francobollo per ricordare per sempre Elvis Presley - Foto

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un francobollo per ricordarlo 'Forever', per sempre. E centinaia di oggetti che gli sono appartenuti all'asta. Si sono ufficialmente aperte le celebrazioni per ricordare Elvis Presley, morto il 16 agosto di 38 anni fa. Le commemorazioni si svolgono a Graceland, la sua famosa abitazione vicino Memphis, e a Tulepo, in Mississippi, dove era nato e dove alcuni giorni fa sono state esposte due nuove statue che lo ricordano. Il francobollo, in vendita da oggi, rientra nella serie 'Music Icons' lanciata dall'Us Postal Service, le poste americane. E lo ritrae da giovane, in una foto in bianco e nero con il suo autografo dorato. A presentarlo è l'ex moglie, Priscilla Presley. Nella sua storica casa di Memphis, dove è 'parcheggiatò anche quello che era l'aereo privato di Elvis, si terrà nelle prossime ore anche un'asta: saranno messi in vendita 174 suoi oggetti personali, dalla pistola alla giacca con scritto 'Viva Las Vegas', all'anello rosa regalato da Presley a un amico stretto. Il valore dei singoli oggetti in vendita è stimato fino a 30.000 dollari l'uno. All'asta è attesa una partecipazione massiccia, con molti americani, ma anche stranieri. È il caso di una coppia che arriva dall'Australia: il suo obiettivo è mettere le mani su un paio di sneakers quasi nuove, ancora nella scatola originale. La curatrice dell'asta, Laura Pickett, spiega che le offerte sui singoli oggetti sono partite da settimane online e che questi arrivano da collezionisti privati: nulla è di proprietà di Graceland, luogo di 'cultò per i fan di Elvis e di milioni di turisti curiosi. Nell'ambito delle celebrazioni arriva sugli scaffali delle librerie anche un nuovo libro sulla star, 'Taking Care of Elvis" Memories with Elvis as His Private Nurse and Friend' scritto da Letetia Henley Kirk, infermiera di Presley a Graceland dal 1972 fino alla sua morte. Kirk, che incontrò Presley nel 1968, quando la rock star si recò in ospedale, nel libro ricorda di aver cercato di monitorare l'uso di medicinali da parte di Presley, ma senza successo: «Era impossibile, arrivavano da tutte le parti. Aveva un accesso illimitato ai medicinali».

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