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Bolle danza tra le rovine di Pompei: ho realizzato un sogno

POMPEI. Il pubblico estasiato, al Teatro grande di Pompei, per 'il respiro' di Roberto Bolle in scena, che 'vola' su armonie classiche e contemporanee tra le antiche mura romane. L'etoile ha come aver 'sospeso 'le leggi della natura, con grazia e potenza, elevandosi sulla scena con il suo corpo che ha fatto da transfer tra antico e moderno. Il suo sogno di danzare tra le rovine della città sepolta dal Vesuvio, per farla rivivere nell'arte e nella bellezza si è realizzato.

E dopo le polemiche dei giorni scorsi finite in prima pagina, Pompei ha ricominciato come meglio non poteva: la tappa del tour «Bolle&Friends» ha registrato il sold out con un pubblico che al termine della serata si è stretto intorno al Quadriportico del Teatro grande in attesa di strappare al ballerino un autografo, un bacio, un selfie. Tanto che i custodi della Soprintendenza sono dovuti intervenire per contenere gli entusiasmi troppo pericolosamente addossati alle colonne da tutelare.

«È stata una serata veramente fantastica - conferma Bolle - una emozione speciale, unica, che ricorderò per sempre, io e i ragazzi, ma anche il pubblico. C'era un'energia promanata dal luogo, che era con noi e dentro di noi. E' stato meraviglioso iniziare  con l'Apollo, in quel contesto, in quella cornice emozionante. Eravamo tutti consapevoli di vivere una esperienza unica».

Lo spettacolo si è sviluppato da lì in poi con brani classici e moderni, in un'ora e mezza che è sembrata brevissima al pubblico coinvolto dai ballerini internazionali, scelti a uno a uno dall'artista italiano. «Ma la sorpresa è stata l'intensità emozionale che crea quel teatro, così com'è stato costruito all'epoca - spiega Bolle - È avvolgente, tale da creare un flusso d'energia che passa dal pubblico agli artisti e viceversa. Ci sembrava di essere 'guidatì dalle loro attese e, al termine dello spettacolo, mi hanno raccontato di avere avvertito dalla platea i nostri respiri in scena il nostro ansimare mentre ci preparavamo...». E' una nuova aspettativa quella che innesca Bolle con le sensazioni che racconta al termine del suo spettacolo a Pompei simbolo di architettura, di storia, cultura e bellezza da portare nel mondo come emblema di rinascita. Lui insiste su questi concetti «la serata- afferma - è andata in quella direzione: valorizzare i nostri bei siti, le nostre eccellenze mediante spettacoli di alto livello, è la nostra forza». Molte le standing ovation e applausi a scena aperta per un cast di cui l'etoile si dice «orgoglioso».

"Questi artisti - prosegue - mi accompagnano nel tour estivo con Nicoletta Manni e Melissa Hamilton. È bellissimo vivere con loro la parte artistica e l'emozione di questi luoghi".

Ma c'è un 'angolo magico' negli Scavi di Pompei che Bolle rivela di portare nel cuore. 'Quando per gli scatti di Fabrizio Ferri abbiamo potuto avere accessi privilegiati, è stata Villa dei Misteri, da poco riaperta al pubblico, il luogo dove ho vissuto un'emozione senza tempo. Da solo, disteso su un drappo rosso sul pavimento, tra quegli splendidi affreschi, mi è sembrato di essere stato proiettato nel passato». È la sospensione delle leggi spazio-tempo che avvertono i visitatori a Pompei e che l'artista ha interpretato ieri al Teatro grande.

«Ora il sogno è realizzato - conclude - E dopo tanta emozione è difficile viverne un altro di pari intensità».

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