ROMA. Ilaria Spada protagonista al cinema con il film "Se Dio vuole". Interpreta Bianca, donna un po’ oca che ha sposato un uomo di estrazione sociale e culturale inferiore alla sua, e nella vita non ha ancora ben deciso che cosa fare.
«Non dovevo essere io, Bianca - spiega in un'intervista al settimanale Vanity Fair -. L’avevano immaginata molto diversa da me, anche esteticamente. Credo che li abbia convinti il fatto che ho voluto aggiungere al personaggio un po’ di malinconia: è vero, Bianca non ha ancora trovato la sua strada nella vita, ma nasconde un’intima sofferenza perché i genitori hanno sempre preferito a lei il fratello».
Parlando della sua vita privata, dice: «Con mia sorella siamo molto diverse: lei pratica, operativa, mentre io sono sempre stata la grande intrattenitrice, quella che si esibiva alle feste con gli amici dei miei genitori. Ero brava a scuola, brava soprattutto a danza: la cocchetta della mia insegnante».
«I miei sono genitori particolari: innazitutto sono giovani – mia madre ha 62 anni, mio padre 70 ma sembra ancora un ragazzo – e molto aperti, festaioli. Abbiamo sempre avuto gente a casa, ospiti che si trattenevano per mesi. Anche anni».
E del suo rapporto con la religione, spiega: «Conosco preti carismatici come quello interpretato da Alessandro Gassmann. Per esempio, quello della mia zona a Roma, Ponte Milvio, che approfitta del movimento di giovani nel quartiere per tenere aperta la porta della parrocchia la sera. Un invito a entrare».
«Il mio approccio alla vita è sicuramente spirituale e per me conta molto la preghiera, è un momento di riflessione in cui riesco a centrarmi su me stessa. Ma non devo per forza pregare in chiesa».
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