ROMA. «La voglia matta», diretto da Luciano Salce, protagonisti Ugo Tognazzi e una allora sedicenne Catherine Spaak, è un film uscito in Italia nell'inverno 1962, che fece epoca. Attrice, cantante, conduttrice televisiva, scrittrice spegne 70 candeline - è nata in Francia a Boulogne-Billancourt (nella regione Ile-de-France) - il 3 aprile 1945, viene da una famiglia di origini belga, che annovera uomini politici e artisti, il padre è lo sceneggiatore Charles, fratello dello statista Paul-Henri Spaak, la madre è l'attrice Claude Clèves. Nella sua lunga carriera Catherine ha spaziato tra la musica, il cinema e la televisione.
La voglia Matta è la pellicola che ha fatto sognare generazioni di uomini e l'ha lanciata nell'olimpo del cinema: racconta la storia d'un quarantenne, ingegnere di successo (Tognazzi), reduce di guerra, il quale in un giorno di fine estate s'imbatte sul litorale tirrenico in una comitiva di ragazzi. All'istante prende una cotta per la Spaak, bellissima enigmatica, lei lo provoca per gioco per poi respingerlo. A un tratto, con l'imprevedibilità che le è propria, la ragazza assai chic uno, due, tre baci li dona all'uomo che freme, scalpita, si illude Ma lei oltre non vuole andare Morale: la «ninfa» e il suo seguito di punto in bianco lo piantano in asso, stremato e confuso sulla spiaggia, e dal villino sul mare tornano in città. Un film che rappresenta certa atmosfera dell'Italia di allora. Spaak ha esordito ad appena 14 anni nel film Il Buco e nel 1960 ha recitato nel film I dolci inganni. Sul set de la La voglia matta ha conosciuto Fabrizio Capucci, e dal loro matrimonio è nata Sabrina, diventata poi attrice di teatro.
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