MILANO. «Credetemi, le donne troppo magre non sono sexy». Parola di Micaela Ramazzotti che sostiene il dibattito aperto in Francia per dire stop alle modelle filiformi, ai limiti dell'anoressia.
«A 17 anni ho avuto anch'io qualche problema col cibo», confessa l'attrice intervistata dal settimanale Oggi.
«Ma oggi ho fatto pace col mio corpo. Mangio olio, pasta, pesce, un po' di carne, verdure. Non pilucco solo tristi insalatine. Altrimenti dove troverei l'energia per essere diva e mamma? So che anche in Francia la legge non è ancora passata ma spero che diano il buon esempio. È scandaloso che possano sfilare solo ragazze di taglia 36-38».
Moglie del regista Paolo Virzì e madre di due figli (Jacopo, 5 anni e Anna, che compie 2 anni in aprile), la Ramazzotti racconta il suo ultimo film «Ho ucciso Napoleone» nel quale è Anita, una manager amante del capo (Adriano Giannini), che nel giro di poche ore si ritrova licenziata, incinta e senza alcuna voglia di maternità. «Per una volta, mi vedrete cattivissima», dice.
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