PINETO (TERAMO). Sono tre le esplosioni che hanno provocato il vasto rogo nella frazione di Mutignano nel comune di Pineto. Coinvolto il metanodotto che va da Cellino Attanasio a Bussi. Tre le abitazioni coinvolte nell'incidente. Una abitata da due famiglie per un totale di 11 persone. Per ora tre quelle curate all'ospedale, due non gravi e una con ferite più significative.
La casa più vicina all'esplosione era in costruzione. La situazione è stata messa sotto controllo dopo la chiusura del gas. Il comune di Atri (Teramo) è senza fornitura. Sarebbe il cedimento della condotta all'origine dell'incendio, innescato da un cavo elettrico staccatosi da un palo della luce che è rimasto in piedi provocando il gigantesco rogo al contatto col gas. Non è coinvolto, a differenza di quanto appreso in un primo momento, nessun traliccio dell'alta tensione. Secondo il comandante dei Vigili del Fuoco di Teramo, colonnello Romeo Panzone, non è ancora possibile identificare precisamente le cause del tracollo della condotta, anche se, secondo i Vigili, sono evidenti alcuni cedimenti strutturali del metallo.
Il rogo altissimo causato dal cedimento del gasdotto è durato per una mezz'ora e si è esaurito progressivamente con la chiusura controllata del gas da parte dei tecnici della Snam.
Poteva essere una tragedia. A salvare i componenti delle due famiglie Ferretti, 11 persone, che vivono vicino al metanodotto è stata la bufera di vento che ha spostato le fiamme verso valle evitando di investire direttamente le abitazioni. La Procura di Teramo intanto ha aperto un fascicolo di inchiesta per l'esplosione. Il fascicolo è nelle mani del Pm Scamurra: le forze dell'ordine stanno sgomberando le abitazioni limitrofe all'incendio e hanno posto gli stabili sotto sequestro.
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