ROMA. Candy Candy, prima eroina giapponese d'animazione, tutta lentiggini e simpatia, amori e delusioni, antesignana della figura femminile moderna ma 'ingenua', con il cuore sempre in subbuglio, compie 40 anni. La dolce ragazzina dai grandi occhi spalancati sul mondo e i capelli biondi legati con i fiocchi in due codini dispettosi, ha fatto innamorare più generazioni e sono tuttora milioni le ragazzine che s'identificano con il suo personaggio e con le sue traversie amorose.
La sua biografia indica che Candy ha origini manga, del genere shojo. L'eroina è nata dai disegni di Yumiko Igarashi pubblicati nel 1975, e tratti dall'omonimo romanzo scritto da Kyoko Mizuki. Da qui è arrivata successivamente la serie tv d'animazione prodotta da Toci Animation e trasmessa dal 1980 anche in Italia, su reti Mediaset e private, con il titolo
originale e in seguito intitolato 'Dolce Candy' e con la sigla cantata da Cristina D'Avena.
La storia della nostra eroina comincia nei primi anni del Novecento, con l'abbandono di due orfanelle, Candy e Annie, in un orfanotrofio religioso, Casa di Pony, retto da Miss Pony e da Suor Maria. A farle compagnia, l'animale domestico più improbabile, un procione di nome Klin (animaletto aggiunto a Candy nella serie tv, ritenendola troppo solitaria, era assente nel fumetto originale). Quando Annie verrà adottata dalla ricca famiglia Brighton, Candy resterà all'orfanotrofio sentendosi sola e ferita, fino al giorno in cui, momento chiave di tutta la storia, sulla collina dove era solita ritirarsi nei momenti di tristezza, Candy incontrerà un giovane dai capelli biondi, vestito con un kilt scozzese, che la consolerà suonando per lei la cornamusa che porta con sè. Prova di questo incontro-chiave sarà per Candy la spilla a forma di aquila con sopra una lettera «A» che il giovane, da lei soprannominato il Principe della Collina, perderà danzando. Di lì a poco anche lei sarà quindi adottata da una potente famiglia aristocratica, i Legan.
Candy si troverà così in un ambiente del tutto nuovo per lei. Le regole della sua nuova famiglia, ma soprattutto dei due viziati figli dei Legan, Iriza e Neal, mal si prenderanno con il carattere vivace della ragazza che verrà costretta a fare la cameriera e a dormire nelle stalle. Attraverso i Legan, Candy entrerà conoscerà la famiglia Andrew, dove ritroverà lo stesso stemma della spilla caduta al Principe della Collina. Il capofamiglia, il misterioso zio William, è totalmente assente, a comandare è invece l'arcigna e anziana zia Elroy. Candy farà amicizia con i nipoti della donna: il damerino Archie, suo fratello Stear, inventore pasticcione e il loro cugino Anthony, somigliante al Principe della Collina incontrato anni prima. Tra Candy e Anthony nascerà un sentimento forte tanto che quando i Legan decideranno di mandare Candy in Messico il ragazzo e i suoi cugini faranno di tutto per impedirlo, fino a convincere la propria famiglia ad adottarla e farne una Andrew. Tra un amore e l'altro, Candy diventerà anche infermiera in un ospedale di Chicago durante la Grande Guerra. Vivrà altre delusioni cocenti e infine tornerà nel suo paese e conoscerà Albert, un giovane vagabondo che vive in un rifugio nella foresta circondato dagli animali. In realtà Candy scoprirà che Albert, William Albert Andrew, altri non è che il buon amico che l'ha sempre aiutata, il suo benefattore, lo zio William Albert.
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