Sabato 23 Novembre 2024

Scatti su Roma: 80 sfumature di città eterna secondo nove artisti

Andrea Jemolo, «Nuovo ingresso dei Musei Vaticani» (2006)
Roberto Koch, «Rione Sant’Angelo, vicolo» (1990)
Luigi Ghirri, «Ara Pacis» (1990)
Roberto Koch, «Viale Trastevere» (1990)
Roberto Bossaglia, «Piramide di Caio Cestio» (1990)
Gianni Berengo Gardin, «Cinecittà» (1986)
Gianni Berengo Gardin, «PiazzaNavona con la pioggia» (1986)
Mario Cresci, «Fontana di Trevi in restauro» (1990)
Gabriele Basilico, «Via Sacra - Foro Romano» (1990)

ROMA. È come fare un viaggio. Lì sotto, nelle sale espositive di Palazzo Braschi sede del Museo di Roma, la Città Eterna, con i suoi tesori panoramici più reconditi e preziosi, si manifesta nella sua magnificenza, attraverso ottanta scatti intimi, che svelano appassionanti particolarità agli sguardi più attenti. Sì, perché quei ritratti sono liriche al nitrato d'argento, siglate da nove tra i più importanti nomi di artisti legati al mondo della fotografia. "BasilicoBerengogardinBossagliaChiaramonteCresciGhirriGuidiJemoloKoch- Fotografie di Roma dal 1986 al 2006" è il titolo della mostra, che non ammette pausa né cesura: è un «panta rei» della macchina fotografica che punta il suo obiettivo sull'intramontabile «Grande bellezza», un lungo piano-sequenza su un unico, irripetibile soggetto. Scorrono davanti agli occhi, infatti, angoli familiari e inconfondibili come San Pietro, Piazza Navona, il Pantheon che si mescolano a scene della vita quotidiana della città in rioni come Trastevere o Campo de’ Fiori o nel traffico di tutti i giorni. E poco importa se il presente non è esattamente coincidente con la poesia espressa da quei paesaggi, modellati dall'uomo e dalla storia. Qui, insomma, non si «coglie solo l'attimo», citando Cartier Bresson, ma c'è esposta un'intera città per trent'anni, affollata o silenziosa, che diviene - muta - sotto l'obiettivo del cronista d'emozioni. Le istantanee documentano, dunque, anche i cantieri delle grandi opere pubbliche: una testimonianza del paesaggio urbanistico e architettonico come l'Ara Pacis, prima dell'intervento di ristrutturazione progettato da Richard Meier. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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