Giovedì 19 Dicembre 2024

Sfilate a Parigi, Naomi Campbell in passerella come un... bouquet

 
 
 
La super modella è portavoce della campagna Diversity Coalition, che denuncia le case di moda che in qualche modo penalizzano le modelle di colore
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

PARIGI. Naomi Campbell come un bouquet da sposa chiude la sfilata di Jean Paul Gaultier, magnificamente inguainata in un bustino verde, avvolta da foglie e orchidee e ironicamente confezionata con il cellophane. Anche da Gaultier è di scena l'amore, anzi le nozze: 61 uscite per altrettanti modi di dirsi sì, ma anche di dirsi addio. E su ogni sedia degli ospiti un mazzolino di fiori. Ci sono tutte le nozze possibili meno quelle tradizionali, sono tutte spose assai eccentriche e permettono allo stilista di presentare in chiave nuova molti classici della sua carriera. C'è la sposa in nero e quella con in testa la torta nuziale fatta di bigodini. C'è la sposa già avanti con gli anni e con i capelli bianchi, c'è ovviamente anche la sposa sovrappeso, anzi si dice «curvy» e deve mostrarsi felice di esserlo. Ci sono le «nozze di sangue», la pericolosa «sposa bipolare» e la «vedova ma non troppo». Gaultier ha abbandonato il pret-a-porter dalla scorsa stagione, lo ha fatto per dedicarsi solo all'alta moda, ma continua a utilizzare il suo archivio che salta fuori reinventato, con i capi rivisti sovrapponendo all'ironia originaria un nuovo gioco. I calzoni del tuxedo che si aprono su una gamba, il trench che diventa un abito a corolla, i bustier sovrapposti ai tubini, i trompe l'oeil geniali, i ricami ricchissimi, l'abito di velo color carne, gli shorts di pizzo nero con mantello bianco, tutto si trasforma in improbabili mises da matrimonio, per spose ed invitate assai coraggiose e con molta voglia di stupire se non scandalizzare. In prima fila anche Catherine Deneuve e Carla Bruni Sarkozy che tante volte aveva sfilato per lui, ma che stavolta porta alla sfilata il contributo della sua vocina: nella colonna musicale c'è infatti anche la sua canzone più famosa, «Quelqùun m'a dit».

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