ROMA. L'aria da cattiva proprio non le si addice. Eppure, aiutata da capelli corvini (ma è una parrucca, «al biondo non rinuncio») e unghie laccate di nero, Lorella Cuccarini si è calata nel ruolo della malvagia madre Gothel per Rapunzel, il musical al debutto nazionale giovedì 18 dicembre a Roma, al Teatro Brancaccio. Lo spettacolo - ci tengono a precisare il produttore Alessandro Longobardi e il regista Maurizio Colombi -, è una produzione completamente nuova ed è liberamente ispirato alla fiaba dei fratelli Grimm, con qualche aggiunta originale. «Finora ho sempre fatto ruoli romantici e teneri, come Sandy in Grease o Sweet Charity. Ma prima di me altre grandi attrici, anche oltreoceano come Charlize Theron per Biancaneve e Angelina Jolie per Magnificent, si sono cimentate in ruoli da malvagia - dice l'attrice durante la presentazione dello spettacolo -. Credo che a un certo punto della carriera sia un'esigenza. La malvagità di Gothel non mi appartiene, ma è il bello di fare questo mestiere. Sperando di non buttare via 30 anni di carriera», scherza sfoggiando il suo sorriso luminoso che l'ha resa 'la più amata degli italiani'. Lorella, però, che dice di non aver visto volutamente i precedenti anche cinematografici per dare un'interpretazione sua al ruolo, tranquillizza i suoi fan e i bambini più piccoli che la conoscono meno. «Gothel è cattiva, sì, ma è una cattiva delle fiabe. E se all'inizio è cinica, poi diventa anche affascinante e infine tenera e buffa. C'è un riscatto. Non giustifichiamo la cattiveria, ma la comprendiamo. E il musical è delizioso, divertente e familiare». Accanto all'attrice e showgirl, nel ruolo di Rapunzel - con tanto di treccia lunga sei metri - è stata scelta Alessandra Ferrari, reduce dai successi di Notre Dame de Paris e di Romeo e Giulietta, mentre nel ruolo di Phil, il ladro scanzonato che si innamora di Rapunzel, Giulio Corso che ha esordito al cinema con Walking on Sunshine. Insieme a loro un cast di venti performer tra ballerini, acrobati, cantanti e attori, scelti in oltre 1200 provini. «Non è stato facile trovare la Rapunzel e il Phil giusti - spiega il regista -. Abbiamo anche chiamato alcuni ragazzi che hanno partecipato ai talent, ad Amici in particolare. Bravi cantanti, magari anche bravi a recitare, ma se funzionano in tv non è detto che funzionino anche in teatro. Quell'aura, quella presenza scenica che serve sul palcoscenico o ce l'hai o non ce l'hai». Ad arricchire lo show, che l'anno prossimo potrebbe andare in tournèe, le musiche originali e i rumori di scena dal vivo, composti da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari. Mentre la scenografia imponente e di forte impatto visivo è stata progettata da Alessandro Chiti. L'ambientazione richiama in chiave moderna la fiaba classica, dove tutto è stilizzato come i rami di un bosco e con l'inserto di alcuni video in stile cartoon («l'ispirazione è Tim Burton», spiega il regista) che giocano tra un cambio di scena e l'altro con i personaggi reali, tra cui spiccano i due fiori parlanti Rosa e Spina, la guardia reale Segugio e lo specchio parlante Spiegel. Per facilitare le famiglie, sono state fissate molte pomeridiane, con inizio dello spettacolo alle 19. Rapunzel andrà in scena anche il giorno di Natale e il 1 gennaio alle 17.