Lunedì 23 Dicembre 2024

Stato-mafia: cronisti, legali e curiosi al Quirinale per la deposizione di Napolitano. La fotostoria

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un gruppo di avvocati in procinto di entrare al Quirinale, per la deposizione del capo dello Stato Giorgio Napolitano al processo sulla trattativa Stato-mafia, Roma, 28 ottobre 2014. Il presidente della Repubblica si presenterà davanti alla Corte di Assise di Palermo, per l’occasione in trasferta nella Capitale. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
I legalI di Marcello Dell’Utri, Giuseppe Di Peri (S) e Pietro Federico (C), arrivano al Quirinale per la deposizione del capo dello Stato Giorgio Napolitano al processo sulla trattativa Stato-mafia, 28 ottobre 2014. ANSA / ETTORE FERRARI
Il Palazzo del Quirinale dove oggi ci sarà la deposizione del capo dello Stato Giorgio Napolitano al processo sulla trattativa Stato-mafia, Roma, 28 ottobre 2014. Il presidente della Repubblica si presenterà davanti alla Corte di Assise di Palermo, per l’occasione in trasferta nella Capitale. ANSA/ ANGELO CARCONI
 
 
 
L’avvocato Basilio Milio, difensore del generale Mario Mori, esce dal Quirinale al termine dell’interrogatorio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la presunta trattativa Stato-Mafia, Roma, 28 ottobre 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
 

E' terminata, al Quirinale, la deposizione del capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha testimoniato, davanti alla Corte d'Assise di Palermo, al processo sulla trattativa Stato-mafia. Il presidente della Repubblica - secondo quanto reso noto da un legale - ha risposto a diverse domande delle parti, anche ad alcune domande poste dal legale di Totò Riina, Luca Cianferoni. Il Quirinale ha fatto sapere che Napolitano "ha risposto alle domande senza opporre limiti di riservatezza connessi alle sue prerogative costituzionali né obiezioni riguardo alla stretta pertinenza ai capitoli di prova ammessi dalla Corte stessa. Il Quirinale "auspica che la Cancelleria della Corte assicuri al più presto la trascrizione della registrazione per l'acquisizione agli atti del processo, affinché sia possibile dare tempestivamente notizia agli organi di informazione e all'opinione pubblica" dell'udienza.

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