«Se io sono un personaggio pubblico econosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nullaper meritarsi questo trattamento... L’assedio dei fotografi lispaventa... Poi c’è la scuola: i compagni a casa hanno genitoriche leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e ifigli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con lacattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuopadre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay... Se mivedo costretto a parlare, è per proteggere loro», più cheun’intervista, quello di Raoul è uno sfogo.L’attore, al cinema a fine anno in “Indovina chi viene aNatale“ di Fausto Brizzi, nell’ultimo numero di Vanity Fair, spiega la decisione di mettere le cose in chiaro suigossip.
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