Hanno scelto uno dei giorni più caldi per andare in pensione. I dossi di via Libertà passano in archivio, la notizia è che saranno sostituiti probabilmente dalle bande rumorose. Il commiato, ieri mattina, è stato accompagnato dal suono di ruspe e trivelle. Gli uomini del Coime hanno iniziato a smantellare il primo dei cinque dissuasori, quello all’altezza di via Duca della Verdura. sul posto ieri il camper del Giornale di Sicilia. Una carreggiata è stata chiusa al transito ed è è stata una giornata di passione. Tutti in coda, a ritmo di clacson, e vigili urbani costretti agli straordinari. Il suono del martello pneumatico ha così scandito la prima parte della giornata. Ma tant’è. Via Libertà prigioniera del traffico per i prossimi giorni: un para-dosso a tutti gli effetti. «L’obiettivo è quello di ultimare i lavori entro tre settimane, magari prima del Festino», s’è sbilanciato Francesco Teriaca, dirigente del Coime. La tabella di marcia prevede la demolizione di una «collinetta» ogni 3-4 giorni. Si chiude così la controversa era dei dossi di via Libertà, costruiti nel 2003, alla modica cifra di 200 mila euro. «È un lavoro di coordinamento assai impegnativo – spiega l’assessore alle Manutenzioni, Agata Bazzi -. Sono coinvolti Coime, Amia, Amat e Amg, per il semaforo a chiamata. Pensiamo di installarne solo uno, collocando poi delle bande rumorose in corrispondenza delle strisce pedonali. I dossi con il passare del tempo erano diventati pericolosi per una cattiva manutenzione». La rimozione dei dissuasori costerà quasi 50 mila euro (risorse Coime). Al momento l’ordinanza dell’ufficio comunale al Traffico non ha previsto alcuna modifica per quanto riguarda il transito dei bus, e il transito finora è consentito a senso unico alternato. Sono giorni importanti per via Libertà, che presto avrà un asfalto nuovo di zecca (l’intervento di «completamento» sarà realizzato nelle prossime settimane dall’Amia). Automobilisti, residenti e commercianti hanno così salutato il primo dei cinque dossi . «Erano dei trampolini killer. Quasi tutti avevano una pendenza irregolare e invece di evitare gli incidenti li agevolavano», hanno detto Francesco Ingargiola e Aurelio Sciortino, che indicano i rallentatori e parlano già al passato. Molti però hanno mostrato il proprio disappunto per l’effetto traffico e per il caos spacca-timpani. «Ma come si fa a programmare un intervento del genere con questo caldo e in orari così delicati?», chiedono Filippo Capuano e Maria Liotti. La chiusura di mezza carreggiata ha spiazzato i proprietari di un hotel con vista sul cantiere. «Potevano avvertirci prima, ci saremmo organizzati meglio – dice Alessandra Imbrunnone -. Molti clienti ci hanno chiesto di cambiare stanza, il rumore è insopportabile. E pensare che domani (oggi, ndr) una coppia di neo sposi dovrà uscire dal nostro albergo...». Prigionieri in via Libertà. Dossi e ossimori. Ma gli psicodrammi da traffico da queste parti avranno vita breve. ( Testo di Alessandro Bisconti. Nella foto Petyx Natale Sposito, l’assessore Agata Bazzi, Francesco teriaca e Giovanni Caronia)
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