Domenica 05 Maggio 2024

Fatti & foto dal Giornale di Sicilia

Oggi l’Italia festeggia i 150 anni dell’Unità. Il 17 marzo del 1861 Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re del neonato Regno d’Italia. Da ieri sera è partito un intenso programma di manifestazioni in tutta la nazione con l’esposizione del Tricolore, come a Palermo al Castello Utveggio sede del Cerisdi (nella foto Petyx). Ieri, il capo dello Stato Napolitano ha dato il via alle celebrazioni ufficiali che dureranno sino a lunedì. Napolitano ha anche ricevuto un messaggio del Papa. Non si placa, intanto, la polemica sulla Lega dopo l’annuncio che il Carroccio non sarà presente oggi in Parlamento per i previsti festeggiamenti (prima pagina del Giornale di Sicilia del 17-3-2011).
Giocolieri, mangiafuoco e spettacoli con artisti di strada (nella foto l’esibizione dello scorso anno). La maxi isola pedonale per dare il benvenuto alla Primavera prevede due giorni da vivere intensamente tra le vie Maqueda, via Roma e via Ruggero Settimo. Per la prima volta, le due grandi arterie cittadine chiudono contemporaneamente. E domenica in via Roma sarà vietato il transito a qualsiasi mezzo pubblico. Negozi aperti e per le strade stand espositivi con mostre e prodotti artigianali. Oltre ai piatti da degustare preparati dai ragazzi dell’alberghiero Piazza che avranno come tema l’Unità d’Italia. Si comincia sabato alle 10 (testo di Giorgio Vaiana - pagina 21 del Giornale di Sicilia del 17-3-2011).
Sarà riposizionata domani mattina dagli operai del Coime la cancellata della statua del Genio di Palermo (nella foto), in piazza Rivoluzione, vandalizzata pochi giorni fa. I tecnici e le maestranze hanno riparato, infatti, il pezzo della recinzione che era stato divelto e poi recuperato in parte su segnalazione di alcuni cittadini e in parte dagli agenti del nucleo Tutela patrimonio artistico della polizia Municipale. «I fabbri – spiega Francesco Teriaca, dirigente dell’unità di Progetto gestione Coime – hanno già messo in asse le due sezioni della cancellata. Spazzolate e ripulite dalla ruggine, saranno saldate alle zanche e ai monconi portanti» (testo di Paola Pizzo - pagina 26 del Giornale di Sicilia del 17-3-2011).
 
 
 
 
 
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