Mercoledì 25 Dicembre 2024

Da William a Camilla, dalla coca al sesso: le rivelazioni shock del principe Harry

L’intervista ad Harry su Real Time
Harry e il fratello William
Camilla con Carlo
Il principe in libreria
Harry con la moglie Meghan
 
Lady D
 
Il principe William con la moglie Kate Middleton
Harry e la moglie con il figlioletto hanno rinunciato ai titoli di altezza reale

Nelle oltre 500 pagine (nella versione italiana) dell’autobiografia del principe Harry dal titolo «Spare» sono contenute molte rivelazioni del ribelle di casa Windsor che hanno fatto grande scalpore sui media. Ecco le più esplosive.

L’aggressione di William

- Harry accusa il fratello maggiore e neo erede al trono di averlo aggredito fisicamente nel 2019. L’alterco tra i due, secondo il duca di Sussex, è nato dai commenti del primogenito di re Carlo III su Meghan, definita «difficile, maleducata, offensiva». Parole a cui Harry ha reagito rinfacciandogli di «ripetere a pappagallo la narrativa“ della stampa populista britannica contro sua moglie. William l’avrebbe afferrato «a sorpresa» per la collottola, strappandogli un ciondolo e scaraventandolo al suolo dove il duca si sarebbe ferito con i cocci di una ciotola per cani frantumata nella caduta.

Le soffiate di Camilla e altri reali

La regina consorte Camilla viene accusata di essere «pericolosa» per come in passato ha imbeccato i tabloid, anche aizzandoli contro Harry, in cambio di un trattamento di favore necessario a migliorare «la propria immagine» quando era considerata dall’opinione pubblica del Regno la «cattiva» per la sua rivalità rispetto alla popolarissima Diana. Il principe oltre alla matrigna prende di mira anche altri membri della famiglia reale per aver fatto filtrare sottobanco informazioni tramite delle «soffiate» volte a diffamare lui e la moglie.

I 25 Talebani uccisi in Afghanistan

Harry nel libro parla dei «25 talebani uccisi» durante le missioni da elicotterista compiute in Afghanistan. «Non è un numero che mi riempie di orgoglio, ma nemmeno mi fa vergognare», si legge. Le frasi in cui ammette di non considerarli «persone» ma «pezzi degli scacchi» hanno scatenato la dura reazione dei leader talebani e anche forti critiche in patria per l’uscita incauta.

L’ammissione di aver tirato cocaina

Harry è arrivato a confessare di avere «abusato di cocaina» all’età di 17 anni, quando era alle prese con i traumi psicologici innescati dalla tragica fine prematura della madre. In gioventù ci sono stati per lui anche cannabis quando frequentava Eton e funghi allucinogeni.

Il rapporto difficile con Carlo

Il principe si sofferma sulle difficoltà con il padre, spesso incapace di esprimere i suoi sentimenti in «circostanze normali». Harry scrive che non lo abbracciò nemmeno quando nel 1997 (allora il principe aveva 12 anni) gli rivelò dell’incidente mortale della madre Diana dopo averlo svegliato. Carlo inoltre avrebbe fatto in passato qualche spiacevole battuta sul fatto che lui non fosse realmente suo padre. Si riferisce alla congettura da tabloid, sempre smentita (anche dallo stesso principe nel libro), sulla paternità di Harry attribuita al maggiore di cavalleria James Hewitt, che ebbe una storia d’amore con Diana.

La perdita della verginità

In «Spare» Harry racconta di come ha perso la verginità a 17 anni con una donna più matura in un prato dietro un pub. Un’esperienza per lui «umiliante», durante la quale è stato trattato «come un giovane stallone».

Il gelo di Carlo e Will su Meghan alla morte della regina

I veleni del conflitto familiare in casa Windsor fra Harry contrapposto al padre Carlo e al fratello William ci sono stati perfino per la morte della regina Elisabetta, scomparsa l’8 settembre scorso. In una discussione telefonica con Carlo sulla richiesta di non portare la consorte Meghan con lui per raggiungere la nonna morente nel castello scozzese di Balmoral Harry ha detto: «Non parlare mai più di mia moglie in quel modo». Mentre William non avrebbe risposto al messaggio del fratello per volare insieme in Scozia.

La morte di Diana, un caso ancora aperto

Il principe si sofferma sulla morte della madre, sui tentativi giovanili di elaborare il lutto rivolgendosi persino a una medium o percorrendo ad alta velocità il tunnel dell’Alma di Parigi dove Diana perse la vita, e anche sulla convinzione che «non tutto» sia stato chiarito di quella tragedia.

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