I funerali della regina Elisabetta II, lunedì 19 settembre, saranno le esequie più imponenti mai avvenute nel Regno Unito da quelle, nel 1965, per Winston Churchill. Il funerale si svolgerà presso l’Abbazia di Westminster, che è in grado di accogliere fino a 2200 persone. Tra queste, gli invitati stranieri saranno un esercito: a Londra si attendono diverse centinaia di persone, tra teste coronate, capi di Stato e di governo, alti rappresentanti di istituzioni. Il Paese si fermerà perchè è festa nazionale, uffici e negozi chiusi, gli ospedali stanno già rimandando gli appuntamenti di routine. Si calcola che milioni di persone si affolleranno lungo il Mall per assistere alla processione o guardare la cerimonia di commiato dagli schermi allestiti nei parchi. Le esequie cominceranno alle 11 di Londra, poche ore dopo la chiusura della cappella ardente nella Westminster Hall (dove la regina avrà riposato per 4 giorni). La giornata comincerà con il corteo e la processione al seguito della bara, dalla Westminster Hall all’Abbazia di Westminster, posta sulla carrozza reale della Royal Navy utilizzata, l’ultima volta, per il funerale di Lord Mountbatten. E’ probabile che i membri più altolocati della famiglia reale, a cominciare dal nuovo re Carlo III e i suoi figli, William e Harry, seguano in processione. Al termine dei funerali di Stato, dall’Abbazia di Westminster la regina sarà portata al Castello di Windsor, per una cerimonia privata per la famiglia, e al luogo dove riposerà per sempre, nella Cappella di San Giorgio, dove sarà sepolta insieme ai suoi genitori, sua sorella, la principessa Margaret, e il duca di Edimburgo, suo marito. I piani completi per il funerale devono ancora essere confermati, ma i dettagli sono stati studiati da tempo, codificati nella cosiddetta Operazione London Bridge, e sono stati aggiornati più di recente. Di seguito, quello che già si sa. Tra le teste regnanti attese a Londra figurano il re Filippo e la regina Matilde del Belgio, il re Carlo XVI Gustavo e la regina Silvia di Svezia, il re Guglielmo Alessandro e la regina Maxima d’Olanda, il re Felipe e la regina Letizia di Spagna, i principi di Monaco, Alberto e Charlene. A Londra arriverà anche il padre di Felipe, Juan Carlos, che ha abdicato nel 2014, e che sarà presente con la moglie Sofìa (non è chiaro quanto la Casa reale spagnola sia soddisfatta della sua ingombrante presenza). Ci saranno tutti i leader del Commonwealth, a cominciare dal premier australiano Anthony Albanese, la neozelandese Jacinda Ardern e il premier canadese Justin Trudeau. Tra i leader mondiali il presidente Usa, Joe Biden, arrivato ieri sera, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, insieme, tra gli altri, al tedesco Frank-Walter Steinmeier e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al presidente sudcoreano Yoon Suk-Yeol e a quello brasiliano Jair Bolsonaro e per la Turchia potrebbe arrivar e il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. La Cina sarà rappresentata dal vice presidente, Wang Qishan, il presidente russo Vladimir Putin non è stato invitato ma lui ha fatto sapere di non aver mai valutato l’idea di andare. La Repubblica islamica dell’Iran, nella 'lista nerà delle sanzioni internazionali per il suo programma nucleare, sarà rappresentata solo a livello di ambasciatori. Altra questione spinosa, la possibile presenza del principe saudita, Mohammed bin Salman. L’evento sta dando non pochi grattacapi logistici e organizzativi a Scotland Yard e agli apparati di sicurezza britannici. Alla maggior parte dei leader è stato chiesto di arrivare con voli commerciali ed è stato detto che saranno trasportati con un pullman collettivo da un sito nella zona Ovest di Londra fino all’Abbazia. Solo al presidente americano, Joe Biden, sarà concesso il privilegio di spostarsi per le strade di Londra con The Beast, la sua limousine super-corazzata. Con lui, pochi altri avranno il privilegio di avere un proprio mezzo personale: forse il presidente francese Emmanuel Macron, l’imperatore giapponese Naruhito che sarà con la consorte Masako (che non va all’estero da anni), e il presidente israeliano Isaac Herzog, per ragioni di sicurezza. COME GUARDARE E QUANTI SEGUIRANNO L’EVENTO Il funerale sarà trasmesso in televisione su BBC One e BBC News, Sky News e da tutti i canali all news internazionali. Ci saranno grandi schermi eretti a Londra e nelle varie città, le catena dei cinema hanno già anticipato che trasmetteranno l’evento. Sarà sicuramente uno degli eventi più seguiti di tutti i tempi, con decine di milioni di spettatori nel Paese, insieme a miliardi di persone in tutto il mondo. Il funerale di Diana fu visto da 32,1 milioni di persone in Gran Bretagna e quello del Duca di Edimburgo da 13 milioni di persone. Il funerale della regina sarà il primo funerale di un monarca nell’abbazia dal 1760, quando vi fu sepolto Giorgio II (vi si tenne perà il funerale della regina madre). LA BARA, FATTA DI QUERCIA DELLA TENUTA DI SANDRINGHAM La bara della regina è costruita in quercia inglese, rivestita di piombo ed è stata realizzata decenni fa: come da tradizione per i reali, la quercia cresceva nella tenuta di Sandringham. Pare sia stata fatta dalla stessa ditta che ha realizzato quelle di Churchill, del principe Filippo e della principessa Diana, con un sistema per preservare il corpo il più a lungo possibile e rallentare il processo di decomposizione (un dato particolarmente importante perchè la bara della regina sarà collocata alla fine in una chiesa e non sepolta nel terreno). LUNEDI' SARA' GIORNATA DI FESTA NAZIONALE L'operazione London Bridge (il nome in codice dei piani funebri estremamente dettagliati, originariamente ideato negli anni '60 da reali e funzionari governativi) prevedeva che se il funerale fosse caduto in un giorno lavorativo feriale, quel giorno dovesse essere considerato come festivo. Re Carlo III ha fatto sapere che sarà effettivamente una giornata festiva nazionale ufficiale. Quel giorno i rintocchi del Big Ben saranno ovattati da un pezzo di pelle.