Sabato 16 Novembre 2024

La guerra in Ucraina, i russi a Zelensky: «Ritira le truppe da Zaporizhzhia»

Una donna in sella a una bicicletta supera una nuvola di fumo di un incendio sullo sfondo dopo un attacco missilistico su un magazzino di una società industriale e commerciale a Odessa
Odessa
Una foto scattata durante una visita a Melitopol organizzata dall’esercito russo mostra i lavoratori che colano parti metalliche in una fabbrica di pezzi di ricambio per autotrattori a Melitopol
Melitopol
Chuhuiv, nella zona di Kharkiv
Chuhuiv, nella zona di Kharkiv
Chuhuiv, nella zona di Kharkiv
Chuhuiv, nella zona di Kharkiv
Corsa ciclistica di solidarietà

La guerra in Ucraina: gli avvenimenti di oggi. 13.57 Anche questa domenica, nell’Angelus, Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina. «Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli, uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati, non per alimentare l’insensatezza della guerra», ha detto il Pontefice. 12.15 «Nell’ottavo anniversario dell’incidente aereo H17, i nostri pensieri sono con i parenti e gli amici di coloro che sono stati uccisi impunemente dalla Russia. Attualmente, la Russia continua a seminare dolore e morte sul suolo ucraino. Ma niente resterà impunito! Ogni criminale sarà assicurato alla giustizia!». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un tweet per ricordare il disastro aereo nel quale persero la vita 298 persone. 12.14 Le forze russe stanno rafforzando le posizioni difensive nelle aree occupate nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito il ministero della Difesa britannico, citato dal Guardian, riferendosi a Mariupol, Zaporizhzhia, Kherson e Melitopol. 10.57 «Dal 24 febbraio al 17 luglio, le forze a difesa dell’Ucraina hanno eliminato quasi 38.300 invasori russi, di cui 160 solo nell’ultimo giorno": è quanto ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine all’agenzia di stampa Ukrinform. «Le forze armate - hanno aggiunto i militari di Kiev - hanno distrutto 1.684 (+7 nelle ultime 24 ore) carri armati nemici, 3.879 (+5) veicoli corazzati da combattimento, 846 sistemi di artiglieria, 248 (+1) cannoni antiaerei, 110 (+1) sistemi di difesa aerea, 220 aerei da guerra, 188 elicotteri, 688 (+1) droni, 166 (+4) missili, 15 navi da guerra, 2.746 (+11) camion e petroliere e 68 unità di equipaggiamento speciale». 9.19 Vladimir Rogov, membro del Consiglio dell’amministrazione russa della regione di Zaporizhzhia, dove sorge la centrale nucleare più grande d’Europa, ha chiesto al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «di ordinare il ritiro delle sue truppe e la fine dell’occupazione della città», secondo quanto riportato dall’agenzia russa Ria Novosti. «Zaporizhia sarà liberata», ha detto il russo. «È in fase di sviluppo un piano per garantire che la liberazione della città proceda con la minima distruzione delle infrastrutture, nonostante i militanti di Zelensky abbiano minato ponti e altre strutture», ha aggiunto Rogov. La Russia sostiene di controllare circa il 70 per cento del territorio della regione. 8.42 Gli agenti dell’intelligence russa sono stati incaricati di determinare e tracciare le rotte utilizzate per trasferire le armi occidentali in Ucraina: lo riferisce l’intelligence militare ucraina, secondo quanto riporta Ukrinform. Gli addetti militari russi in tutta l’Unione europea sono stati incaricati non solo di determinare le rotte e gli itinerari delle spedizioni, ma anche le quantità delle partite di armi che i Paesi alleati consegnano a Kiev. Per questo, prosegue l’intelligence, i russi hanno ricevuto attraverso canali di comunicazione criptati l’ordine di intensificare nell’Ue il reclutamento di agenti di polizia e civili coinvolti in queste spedizioni. Inoltre, nelle regioni confinanti con l’Ucraina, le spie russe stanno cercando di coinvolgere i rappresentanti delle comunità locali e gli attivisti filorussi. «Quando ricevono tali proposte di cooperazione dai russi, gli europei si rivolgono immediatamente alla polizia e alle agenzie di sicurezza», si legge in un rapporto.

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