La guerra in Ucraina: gli avvenimenti della giornata 22.23 «Sono quasi cinque mesi che mio fratello è prigioniero dei russi e non ho nessuna notizia di lui. Così come i parenti degli altri 74 militari ucraini catturati sull’isola dei Serpenti all’inizio dell’invasione». Lo ha dichiarato a Espreso tv Anastasia Dulger, sorella di un soldato ucraino caduto in mano ai russi sull’isola il primo giorno della guerra. «Sono 75 i soldati dell’isola dei Serpenti che rimangono detenuti: sono marines e guardie di frontiera. È già il quinto mese che mio fratello e gli altri sono prigionieri e nessuno sa nulla - ha raccontato Anastasia -. Abbiamo fatto appello al Comitato Internazionale della Croce Rossa e hanno risposto che la parte russa non consente l’accesso ai nostri ragazzi. Abbiamo contattato il servizio segreto militare ucraino ma non forniscono informazioni. Abbiamo scritto una lettera collettiva con i parenti dei prigionieri, ma la risposta è stata che si stanno occupando di questa questione e tuttavia non ci sono risposte concrete. Non sappiamo dove siano, non sappiamo in che condizioni si trovino». 21.22 Aveva 21 anni ed era campionessa di danza sportiva la giovane morta nell’attacco missilistico russo di due giorni fa contro il complesso residenziale Ingulets, nell’Ucraina centrale, a Kryvyi Rih, città di origine del presidente Volodymyr Zelensky. Il presidente dell’Università Odessa Law Academy Sergiy Kivalov lo ha annunciato su Facebook: «All’età di 21 anni, la guerra ha interrotto la vita della nostra studentessa Daria Kurdel. La ragazza è morta a causa dei bombardamenti sul complesso residenziale Ingulets, suo padre è stato ferito ed è in ospedale», ha scritto Kivalov, citato da Espreso. Il bombardamento ha provocato la morte di due donne, tra cui Daria, e tre feriti. 20.56 Le truppe russe sono bloccate nell’area di Bilogorivka, nel Lugansk, e non possono continuare la loro offensiva perché l’esercito ucraino negli ultimi giorni ha distrutto numerosi dei loro depositi di artiglieria. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale in esilio Sergiy Gaidai, citato da Unian. «La logistica dei russi adesso è in pessimo stato. Non hanno affatto artiglieria, non possono avanzare di un solo metro», ha detto Gaidai, aggiungendo che il numero degli attacchi russi nella regione sono diminuiti. 20.06 La Federazione russa sta reclutando detenuti disposti ad andare in guerra: a tutti viene promessa un’amnistia completa dopo 6 mesi di servizio. L’informazione arriva dal servizio di intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo cui Mosca ha intensificato il reclutamento per compagnie militari private. Lo riporta Unian. L’addestramento si tiene in particolare in un campo militare vicino al villaggio di Molkino nel territorio di Krasnodar, noto come base per i combattenti del battaglione Wagner. L’attività di reclutamento starebbe avvenendo nelle carceri di Rostov, San Pietroburgo e Nizhny Novgorod. Secondo l’intelligence ucraina, non viene tenuto conto del crimine commesso dai detenuti, e al momento è prevista l’assunzione di un massimo di 10.000 volontari entro due mesi. I nuovi soldati dovrebbero essere distribuiti sul territorio del Donbass, in particolare per il controllo sulle strade in direzione di Izyum, Slovyansk e Bakhmut. Inoltre, secondo il report dell’intelligence di Kiev, il Dipartimento dei Servizi russi (Fsb) nella regione di Kostroma ha inviato al capo del distretto municipale di Vokhom una richiesta di fornire informazioni sulle persone inclini a commettere un certo tipo di crimini. 19.18 Un’altra persona è stata recuperata da sotto le macerie dell’edificio residenziale di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, colpito da missili russi. Lo ha detto il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko in un post su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform, precisando che risultano ancora disperse 23 persone, tra cui un bambino. «Alle 18.10 del 10 luglio, durante le operazioni di soccorso, un’altra persona è stata trovata e tirata fuori da sotto le macerie. Dall’inizio dell’operazione, sul posto sono stati trovati 15 corpi. Sei persone sono state recuperate da sotto le macerie, 23 rimangono disperse, incluso un bambino», ha scritto Tymoshenko. Con tre persone intrappolate i soccorritori hanno stabilito un contatto. I missili Ruslan hanno colpito l’edificio ieri sera. 18.04 La cosiddetta «operazione militare speciale» russa in Ucraina non ha portato il mondo più vicino a una guerra mondiale ma ha, anzi, evitato un simile scenario. Ne è convinto il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin. In un’intervista televisiva Volodin ha affermato che le truppe ucraine «erano già state portate ai confini del Donbass e tutto ciò avrebbe potuto sfociare in un disastro umanitario, un enorme numero di vittime». «E ciò avrebbe potuto davvero portare alla cosa peggiore di tutte, il mondo avrebbe davvero potuto affacciarsi sull'abisso, alla soglia di una grande guerra», ha proseguito il presidente della Duma. Al giornalista che gli chiedeva se non ci trovassimo comunque davanti a una simile soglia, Volodin ha risposto: «No, non lo siamo. E’ chiaro che la situazione attuale avrebbe potuto essere risolta anche con mezzi pacifici. Ma, vedete, questo non sarebbe stato di beneficio per gli Stati Uniti o coloro che sono schierati con loro». 16.52 Ci sono ancora 27 persone sotto le macerie di un edificio residenziale colpito oggi da un missile Uragan nella cittadina di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk dell’Ucraina orientale, che ha provocato la morte di almeno 15 civili. Lo rende noto il vice capo dell’Ufficio del Presidente Kyrylo Tymoshenko, citato da Ukrinform. «I soccorritori hanno stabilito un contatto con tre persone rimaste sotto le macerie. Forse ci sono altre 24 persone sotto le mura distrutte, tra cui un bambino di nove anni», ha detto Tymoshenk. 15.58 Questa mattina le forze armate ucraine hanno attaccato postazioni dell’esercito russo nel territorio di Kherson. Lo ha annunciato il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa Serhgiy Bratchuk riferendo che testimoni oculari sentono le grida dei soldati russi provenire da sotto le macerie. Lo riporta il sito ucraino Espreso. «Sono stati colpiti prima alle 5 del mattino, poi alle 10. C’è un incendio, i russi sono infuriati. Hanno circondato il centro città e stanno controllando tutta la popolazione», ha commentato Bratchuk. 14.23 Le forze russe hanno distrutto due hangar, nei pressi di Kostyantynivka, che contenevano obici M777 spediti dagli Usa all’esercito ucraino. Lo riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. «Nelle ultime 24 ore, l’aviazione tattica e dell’esercito, le truppe missilistiche e l’artiglieria hanno distrutto 17 posti di comando, quattro plotoni di sistemi missilistici a lancio multiplo Grad e due hangar vicino a Kostyantynivka con obici M777 di fabbricazione statunitense nascosti lì e usati per bombardare i quartieri residenziali di Donetsk», ha comunicato Konashenkov in conferenza stampa. 13.53 L’artiglieria russa ha colpito un punto di concentrazione delle truppe ucraine e una fabbrica di ceramica utilizzata come deposito di munizioni a Slovyansk, nel Donetsk, uccidendo fino a cento soldati ucraini. Lo riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. L’attacco, ha proseguito il portavoce, ha consentito la distruzione di oltre mille proiettili per obici statunitensi M-777 e 700 razzi per lanciamissili Grad. 13.40 Le forze armate russe hanno distrutto 242 aerei ucraini, 1.506 droni, 3.995 veicoli blindati e 741 sistemi missilistici a lancio multiplo dall’inizio dell’invasione del Paese: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass. Inoltre, sono stati distrutti 137 elicotteri, 353 sistemi di difesa aerea, 4.128 veicoli militari speciali e 3.127 tra pezzi di artiglieria pesante da campo e mortai. 12.40 È salito ad almeno 15 il bilancio delle vittime provocate da un attacco delle forze russe contro la cittadina di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk dell’Ucraina orientale, dove un missile Uragan ha colpito un edificio residenziale. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza locali. Finora cinque persone sono state tratte in salvo. 12.19 «Rinnovo la mia vicinanza popolo dell’Ucraina», vittima di «brutali attacchi» che colpiscono la «gente comune». «Prego per le famiglie, le vittime», affinché Dio «mostri la strada per por fine a questa folle guerra». Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus. 11.50 Su richiesta della magistratura, il regolatore russo delle comunicazioni, Roscomnadzor, ha bloccato l’accesso al sito web del quotidiano tedesco Die Welt. Alla fine di giugno, la Duma mura ha approvato emendamenti alla legge sui media che consentono alla Procura russa, senza dover ricorrere ai tribunali, di chiudere i media stranieri che a loro giudizio pubblicano fake news sulle azioni dell’esercito russo in Ucraina. 11.07 La Russia sta concentrando i suoi attacchi sull'autostrada E40 che collega Donetsk e Kharkiv: lo rileva l’intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano sulla situazione in Ucraina. «Il controllo di questa strada -spiegano i militari britannici- potrebbe essere un obiettivo importante per la Russia, che sta cercando di avanzare nell’Oblast di Donetsk». Più in generale, «l'artiglieria russa continua a colpire la regione di Sloviansk nel Donbass, da Izium a Nord e da Lysytchansk a Est; e le forze russe probabilmente hanno fatto ulteriori piccoli progressi territoriali intorno a Popasna». 9.33 Un attacco missilistico russo nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, ha ucciso almeno sei persone. Lo ha denunciato il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, secondo cui almeno 34 persone potrebbero essere rimaste sepolte dalle macerie. Il razzo ha colpito un condominio di cinque piani, che successivamente è crollato. L’attacco, riferisce Kyiv Independent, è avvenuto nella serata di ieri , sabato 9 luglio, nella città di Chasiv Yar e oltre alle vittime confermate (sei morti e cinque feriti) ci potrebbero essere 34 persone sotto le macerie. 9.19 Il ministro dell’Istruzione russo, Sergey Kravtsov, ha portato oggi i primi libri di testo dalla Russia alla città di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto l’amministrazione comunale su Telegram, secondo quanto riporta la Tass. «Oggi il ministro dell’Istruzione della Federazione Russa, Sergey Kravtsov, ha portato a Melitopol la prima spedizione di libri che i bambini useranno per studiare», ha dichiarato l'amministrazione. Kravtsov ha detto in particolare che i libri di storia non parlano di aggressione e che gli alunni saranno educati secondo le tradizioni di amicizia tra i popoli. 4.40 L’Ucraina bombarda Donetsk con munizioni della Nato. È l’accusa lanciata dalla Repubblica popolare di Donetsk - come riporta la Tass - secondo cui le forze armate ucraine hanno condotto nelle ultime ore un massiccio bombardamento nei distretti residenziali di Donetsk, utilizzando un’artiglieria calibro 155 millimetri, che è un calibro standard della Nato. Inoltre tra le 4.20 e le 4.40 ora di Mosca - secondo la Dpr - 22 missili sono stati lanciati in sei distretti residenziali della cittadina del Donbass. 4.08 «Dobbiamo sviluppare e rafforzare il nostro sistema di difesa aerea e di difesa antimissilistica». Lo ha detto - come riporta il Kiev Independent - il ministro della difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, precisando che finora è stato abbattuto un numero piuttosto elevato di missili e aerei russi ma la difesa del cielo deve essere notevolmente potenziata. "Abbiamo già la protezione del nostro cielo oggi - ha proseguito Reznikov - che non è perfetta, ma abbattiamo un bel po’ di missili. Gli aerei nemici non volano più nei nostri cieli perché hanno paura e sanno che li abbatteremo. Usano vecchi missili e li sparano dal territorio della Russia, dal territorio della Bielorussia, dalle acque del Mar Nero e persino dal Mar Caspio, dalla Crimea ucraina temporaneamente occupata. Il nemico ha paura di avvicinarsi». Per quanto riguarda il sistema «Iron dome» il ministro ha spiegato che è inefficace in Ucraina in quanto serve per missili lenti, a bassa quota e a basso danno ma non protegge da missili da crociera e balistici. 4.11 Donald Trump ha ribadito anche a Anchorage, Alaska, che con lui alla Casa Bianca «non ci sarebbe stata l’invasione russa dell’Ucraina». «Se le elezioni fossero andate in modo diverso - ha detto l’ex presidente Usa ai sostenitori - non avremmo lasciato l’Afghanistan in quel modo, lasciando materiale militare per miliardi di dollari, e non ci sarebbe stato il disastro ucraino con centinaia di migliaia di morti». 3.41 Sono circa 592.000 i cittadini ucraini che non hanno accesso all’energia elettrica. Lo ha comunicato il Ministero dell’Energia di Kiev - come riporta il Kiev Independent - precisando che la maggior parte si trovano nelle regioni di Donetsk (350.000), Luhansk (130.000), Mykolaiv (30.000) e Kharkiv (28.000). «Nelle ultime 24 ore, l’elettricità è stata ripristinata a 22.300 consumatori che sono stati tagliati fuori a causa delle ostilità. In particolare, 11.900 a Donetsk Oblast, 6.800 a Mykolaiv, 2.800 a Kharkiv e 800 a Zaporizhia», scrive in una nota il ministero, aggiungendo che in alcune aree i lavori di ripristino di emergenza sono complicati a causa dell’intensificarsi delle ostilità, delle operazioni di sminamento e del verificarsi di nuovi danni alle reti elettriche. 2.36 Il Canada ha annunciato nuove sanzioni contro il settore energetico russo. Le sanzioni «si applicheranno al trasporto terrestre e in gasdotti e alla produzione di metalli e di trasporto, computer, apparecchiature elettroniche ed elettriche, nonché di macchinari», si legge in una nota del governo canadese. 0.58 Il Canada restituirà alla Germania, dopo averla riparata, una turbina a gas del gasdotto Nord Stream 1 che consentirà di accelerare il flusso di gas dalla Russia. Lo riporta il Guardian, sottolineando che questa decisione rischia di mandare su tutte le furie l’Ucraina, che aveva esortato il governo canadese a non restituirla, affermando che una tale decisione violerebbe l’integrità delle sanzioni contro la Russia. Ma la Germania, che sta affrontando una grave carenza di gas, è minacciata di un’ulteriore compressione del gas russo da parte di Mosca se la turbina, che è di proprietà di Gazprom, non viene restituita e ha chiesto al Canada di inviargliela. La sua restituzione sosterrà «la capacità dell’Europa di accedere a un’energia affidabile e conveniente mentre (il Vecchio Continente, ndr) si allontana dal petrolio e dal gas russi», si legge in una nota del ministero dell’Energia canadese.