Sabato 23 Novembre 2024

Zelensky sfida Putin: «Non cederemo alla Russia nessuna delle nostre terre»

Il presidente russo Vladimir Putin
Un carro armato russo distrutto dall’esercito ucraino a Trostyanets
Un edificio distrutto
Mykolaiv
Una grande bandiera dell’Ucraina è stata issata sull’Isola dei Serpenti
Bandiere dell’Ucraina sopra le tombe dei soldati, a Kharkiv
Un missile lanciato
I soldati ucraini
Una voragine causata da un missile
Trostyanets
Bambini ucraini orfani in una immagine pubblicata dal governatore della Regione di Lugansk Serhiy Gaidai
Vigili del fuoco al lavoro a Mykolaiv

La guerra in Ucraina: gli avvenimenti di oggi. 19.59 L’Ucraina diverrà un membro della Banca del Consiglio d’Europa (Ceb), creata nel 1956 e che accorda prestiti ai suoi 42 Stati membri, alle istituzioni finanziarie e alle autorità locali per il finanziamento di progetti nel settore sociale. Kiev ha chiesto di aderire alla Ceb all’inizio di giugno. «Accolgo con favore la decisione odierna sui termini di adesione dell’Ucraina alla Ceb. La Ceb, e il Consiglio d’Europa nel suo complesso, sono pronti, capaci e disposti a contribuire alla ripresa dell’Ucraina», ha dichiarato la segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric. In considerazione delle circostanze eccezionali in cui versa l'Ucraina, gli Stati membri della Ceb hanno espresso l'intenzione di darle un segno tangibile di sostegno rinunciando a qualsiasi condizione di pagamento per la sua adesione. L’Ucraina avrebbe dovuto versare quasi 60 milioni di euro per diventare membro della Ceb. In conformità con lo Statuto della Ceb e con le precedenti risoluzioni del Consiglio direttivo, l'Ucraina deterrà una quota dell’1,86% del capitale della Banca. »Sono lieto che il gesto di solidarietà dei nostri Stati membri nei confronti dell’Ucraina consenta una rapida adesione del Paese alla Ceb. Noi della Ceb siamo molto orgogliosi del fatto che l’adesione dell’Ucraina consentirà alla Banca di rispondere alle esigenze di sviluppo sociale e di ricostruzione del Paese», ha affermato il governatore della Ceb, Carlo Monticelli. 17.07 «La leadership militare e politica russa deve assumersi la responsabilità dei crimini di guerra in Ucraina». Lo ha detto il presidente del Senato francese, Gerard Larcher, in un commento ai giornalisti durante una visita con i senatori francesi e il primo vicepresidente della Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino, Oleksandr Kornienko, a Borodianka e Bucha nella regione di Kiev, riferisce Ukrinform. «Dopo aver visitato questi luoghi, io personalmente e i senatori non rimarremo le stesse persone, perché quello che abbiamo visto ci ha colpito profondamente. Abbiamo capito che gli autori di questi crimini, i rappresentanti della Russia e la sua leadership politico-militare, devono assumersi la responsabilità delle loro azioni», ha detto Larcher. «È impossibile essere un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu e allo stesso tempo comportarsi in modo tale da non rispettare i valori su cui si basa il moderno ordinamento militare. Riteniamo necessario un processo che si svolgerà a livello internazionale», ha aggiunto. 16.47 «L'Ucraina non è disposta a cedere nessuna delle sue terre alla Russia». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in una intervista alla Cnn. «Restiamo fermi sul fatto - aggiunge - che nessuna concessione del territorio ucraino farà parte del negoziato diplomatico per porre fine alla guerra. Questa è la nostra terra». Zelensky si è detto fiducioso che la politica britannica nei confronti dell’Ucraina «non cambierà» nonostante le dimissioni di Boris Johnson che «considero un amico dell’Ucraina», ha aggiunto. 15.58 «Ulteriori politiche sanzionali dell’Ovest possono portare a conseguenze catastrofiche sul mercato energetico globale». Lo ha detto il presidente della Russia Vladimir Putin. 14.43 «Il potenziale (militare, ndr) della Russia è così grande che possiamo dire che solo una sua piccola parte viene utilizzata ora nell’operazione speciale» in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel briefing quotidiano. Ieri il presidente Vladimir Putin aveva espresso lo stesso concetto affermando che in Ucraina «non abbiamo ancora iniziato a fare sul serio». 14.02 Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lasciato in anticipo la riunione a Bali del G20 delle principali economie dopo aver detto ai suoi omologhi che l’invasione russa dell’Ucraina non è responsabile di una crisi globale alimentare e che le sanzioni progettate per isolare la Russia equivalevano a una dichiarazione di guerra. Lo riporta il Guardian. «Se l’Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l’Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, poiché sono state espresse entrambe le opinioni, allora, forse, non c’è nulla di cui parlare con l’Occidente», ha detto il capo della diplomazia russa. 13.40  Un consigliere comunale di Mosca, Alexei Gorinov, è stato condannato a sette anni di carcere per aver contestato l’invasione russa dell’Ucraina durante una seduta. La giudice Olesya Mendeleyeva ha ritenuto l’imputato sessantenne colpevole di aver diffuso «informazioni chiaramente false» sull'esercito russo, utilizzando le sue «funzioni ufficiali», e ha affermato che fa parte di un gruppo organizzato motivato da «odio politico». «La riabilitazione dell’imputato è impossibile senza privazione della libertà», ha stimato il magistrato prima di condannarlo a sette anni di reclusione in una colonia penale. 12.48  Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha accusato la Russia di fare con il mondo gli ’hunger games’ (giochi della fame) in un discorso nel corso di un incontro del G20 a Bali. Lo riferisce il Guardian. «La Russia sta essenzialmente giocando ai giochi della fame con il mondo mantenendo il blocco navale dei porti ucraini con una mano e scaricandone la colpa sull’Ucraina con l’altra mano. La Russia vede la dipendenza di altri paesi da qualsiasi tipo di risorsa come una debolezza e un invito a usare questa dipendenza come leva per il guadagno della Russia», ha detto Kuleba aggiungendo che l’Ucraina è stata essenziale per la sicurezza alimentare mondiale per decenni, ma ora viene «attaccata, bombardata e saccheggiata dai criminali russi». 12.12 La Russia sta utilizzando una parte insignificante del suo potenziale nell’operazione speciale in Ucraina: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riportato dalla Tass. «Il capo di Stato Vladimir Putin ha fatto riferimento alle dichiarazioni dei Paesi occidentali, dell’Ucraina, che dicono che Kiev combatterà fino alla fine. Putin ha quindi ricordato loro che le potenzialità sono assolutamente incomparabili. Il potenziale della Russia è così grande che solo una parte insignificante di esso viene attualmente utilizzata nell’operazione militare speciale», ha detto Peskov oggi durante un briefing. 11.45 Il ministero della Difesa russo ha comunicato la distruzione di due sistemi missilistici antinave Harpoon nella regione di Odessa durante la notte. Lo riporta l’agenzia Reuters. Gli Harpoon sono sistemi statunitensi e fanno parte degli armamenti forniti a Kiev dai Paesi della Nato per difendersi dall’aggressione russa. 11.11 L’Ucraina sta sanguinando». «Nel corso della notte, la città di Kharkiv è stata nuovamente colpita da un pesante attacco missilistico. Anche la nostra regione di Odessa è stata attaccata con i missili, e sono stati deliberatamente distrutti i magazzini dove era stoccato il grano in grado di sfamare milioni di bisognosi». Lo afferma l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel consueto videomessaggio. Ieri «il nemico ha di nuovo cercato di avanzare, di fare assalto alle nostre città e villaggi che si trovano al confine tra le regioni di Donetsk e Luhansk. Gli epicentri dello scontro armato ancora una volta sono state le città di Slavyansk, Kramatorsk, Bakhmut, le città gravemente ferite già nel 2014», aggiunge il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. 10.23  Sono circa 36.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 187 elicotteri e 669 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1,637 carri armati russi, 828 sistemi di artiglieria, 3,811 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 155 missili da crociera. 9.25 Le truppe russe stanno avanzando nella direzione di Bakhmut, nella regione orientale del Donetsk, allo stesso tempo l’esercito ha respinto attacchi nelle direzioni di Kharkiv e Slavyan. Lo afferma lo Stato maggiore di Kiev nel report del mattino, citato da Ukrainska Pravda. Nell’area di Sloviansk i russi hanno sparato artiglieria di vari calibri sugli insediamenti di Volobuyivka, Khrestishche, Husarivka, Chepil, Mazanivka, Dolyna, Chervone, Dibrivne, Bogorodichne e Adamivka. 8.02  La Russia è pronta a colloqui con i ministri degli Esteri turco e ucraino sulla questione del grano ucraino: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, a margine del vertice ministeriale degli Esteri del G20 in corso a Bali, in Indonesia. Lo riporta la Tass. 7.00 «La guerra in Ucraina è appena cominciata, perché «non abbiamo ancora iniziato a fare le cose sul serio». Dopo quattro mesi e mezzo dall’inizio dell’invasione, e nel pieno dell’offensiva sul Donbass, Vladimir Putin chiarisce ancora una volta che è deciso ad andare fino in fondo. E lancia una nuova sfida all’Occidente, che fornisce armi e sostegno economico a Kiev: «Se vogliono sconfiggerci sul campo, ci provino. 5.20 L’Indonesia, alla presidenza di turno del G20, ha lanciato un appello per la fine della guerra in Ucraina aprendo i lavori della ministeriale degli Esteri alla presenza del capo della diplomazia russa Serghei Lavrov e del segretario di Stato americano Antony Blinken. «È nostra responsabilità porre fine alla guerra prima o poi e risolvere le nostre divergenze al tavolo dei negoziati, non sul campo di battaglia», ha affermato la ministra degli Esteri indonesiana Retno Marsudi, in un intervento trasmesso in streaming. 4.23  La Romania può fornire gas all’Ucraina e alla Moldova. Lo ha detto - come riporta il Kiev Independent - il primo ministro rumeno Nicolae Ciuca durante la messa in servizio del «Gas Interconnector» Grecia-Bulgaria. La Romania ha anche ripristinato una vecchia linea ferroviaria che collega il suo porto di Galati con il fiume Danubio, in Ucraina, per contribuire a rafforzare le esportazioni ucraine, in particolare di grano. 1.23 I bombardamenti russi hanno distrutto circa 20 ettari di campi di grano a Zaporizhzhia, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo riferisce - secondo quanto riportato dal Kiev Independent - Mykola Lukashuk, capo del Consiglio dell’Oblast di Dnipropetrovsk. Secondo il ministero della Difesa ucraino «non è il grano ucraino che va a fuoco, ma è la sicurezza alimentare del mondo».

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