Sabato 16 Novembre 2024

Ucraina, si intensificano i bombardamenti russi su Kharkiv

Maiali in una struttura agricola distrutta a Verkhniokamyanske, nel Donbass
Un uomo piange per il figlio ucciso da un razzo a Lysychansk, nel Donbass
Sistemi di protezione a Kiev
Un deposito dei tram distrutto a Kharkiv
Kharkiv
Horenka, Kiev
Sacchetti di plastica con i corpi dei soldati russi uccisi vengono caricati su un vagone frigorifero a Kharkiv
 
I volontari assistono i rifugiati disabili e anziani di Lysychansk, nel Lugansk
La visita di Zelensky a Mykolaiv
Zelensky con i soldati a Mykolaiv

La guerra in Ucraina: ecco gli avvenimenti della giornata. 22.15 L’Australia ha fornito all’Ucraina i primi quattro mezzi corazzati M113AS4. Secondo Ukrinform hanno lasciato la base Raaf di Amberley in Australia e, stando al ministero della Difesa di Camberra, sono stati caricati su un aereo ucraino Antonov AN-124. Il pacchetto di assistenza militare del governo australiano consiste in un sostegno per un valore di oltre 285 milioni di dollari australiani, inclusi armi, munizioni, sistemi aerei senza pilota e una gamma di equipaggiamento personale. 20.55 Mosca sostiene di avere conquistato il villaggio di Metiolkine mentre secondo i vertici dell’autoproclamata repubblica di Lugansk, i combattenti rimasti asserragliati nell’impianto Azot di Severodonetsk sarebbero pronti a trattare per uscire vivi dalla fabbrica. Kiev non conferma ma è improbabile che a breve ci possa essere un esodo di massa delle oltre 500 persone, fra civili e militari, ancora all’interno. 19.34 Almeno un civile è rimasto ucciso e due sono stati feriti in un raid russo su Ochakov, nella regione di Mykolaiv. Lo ha riferito il comando operativo meridionale dell’esercito ucraino, citato da Unian, secondo cui il bombardamento mirava alle infrastrutture portuali della città, ma ha colpito edifici residenziali. Nelle scorse ore, le forze armate di Mosca avevano rivendicato un raid missilistico contro un sito di stoccaggio di armi occidentali nella città sul Mar Nero. Ieri, a Mykolaiv si era recato in visita il presidente Volodymyr Zelensky. 18.55  Il Regno Unito deve essere pronto a «combattere in Europa ancora una volta». Lo ha affermato il nuovo comandante delle forze armate britanniche, Patrick Sanders, insediatosi questo mese. «Siamo la generazione che deve preparare l’esercito a combattere in Europa ancora una volta. Ora è imperativo forgiare un esercito in grado di combattere al fianco dei nostri alleati e sconfiggere la Russia in battaglia», ha affermato in un discorso alle truppe riportato dalla stampa britannica. «Sono il primo capo di Stato maggiore dal 1941 a prendere il comando dell’esercito all’ombra di una guerra di terra in Europa che coinvolge una potenza continentale», ha ricordato, guardando alla guerra in corso in Ucraina. 17.25 I comandanti del reggimento Azov catturati a Mariupol si trovano detenuti nella prigione di Lefortovo a Mosca. Lo riferisce una fonte russa alla Tass. 16.57 lI sindaco di Kharkiv Igor Terekhov ha invitato i residenti a uscire di casa e a restare nei rifugi il più a lungo possibile a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti russi. Lo ha detto in un videomessaggio pubblicato su Telegram, riferisce Ukrinform. 15.35   Armando l’Ucraina, gli Stati Uniti "stanno cercando di realizzare quello che avevano annunciato molto tempo fa, cioè che la Russia deve stare al suo posto, che la Russia non ha diritto alla propria voce nelle questioni internazionali, che la Russia deve obbedire alle regole inventate dagli Stati Uniti. Questo è tutto. Credo che capiscano molto bene che non ci riusciranno». Lo ha detto il ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov in un’intervista a Rossiya 1, il primo canale della tv statale di Mosca, ripresa dalla Tass. 14.45 La guerra in Ucraina potrebbe «andare avanti per anni», l’Occidente deve quindi essere pronto a offrire a Kiev un supporto di lungo periodo. Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al tedesco Bild. Il capo dell’Alleanza atlantica ha esortato a non «indebolire» il sostegno al Paese invaso dai russi, «anche se i costi sono alti, non solo in termini militari ma anche per l’aumento dei costi dell’energia e dei beni alimentari». 14.41 L’Ucraina vieta libri e musica russi. Il Parlamento di Kiev, la Verkhovna Rada, ha approvato un disegno di legge che prevede il divieto di importazione e distribuzione di volumi e prodotti editoriali da Russia, Bielorussia e «territori temporaneamente occupati» e di quelli in russo anche da altri Paesi. Secondo quanto riporta Ukrinform, il testo, presentato dal primo ministro Denis Shmygal lo scorso 11 maggio, prevede la risoluzione dell’accordo tra il governo dell’Ucraina e il governo della Federazione russa sulla cooperazione scientifica e tecnica. Un atro disegno di legge è stato approvato per imporre «un divieto assoluto e indefinito di esibizione pubblica, proiezione pubblica, manifestazione pubblica» di «cantanti che dopo il 1991 erano cittadini dello stato aggressore». Dal divieto, si precisa, verranno esclusi i musicisti che hanno condannato l'invasione di Mosca, che saranno inclusi in un’apposita «lista bianca». 14.06 È prevista per domani pomeriggio intorno alle 16 , a quanto si apprende da fonti parlamentari, la riunione tra il sottosegretario agli affari Europei Vincenzo Amendola e i rappresentanti dei partiti di maggioranza per trovare una mediazione che porti alla stesura definitiva della risoluzione da votare in Parlamento sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio Ue previste per martedì pomeriggio in Senato. 12.44 La situazione al fronte nella regione di Kharkiv, nel Nord dell’Ucraina, è «piuttosto complicata». Lo sottolineano fonti del governo ucraino, citate da Ukrinform, spiegando che l’area è bersaglio di continui attacchi di artiglieria russi, che hanno causato almeno un morto. Le truppe russe stanno cercando di recuperare terreno intorno alla città vicino al confine con la Russia e la seconda più grande dell’Ucraina, dopo essere stati costretti a ritirarsi a maggio. Le fonti aggiungono che la situazione resta comunque «sotto controllo» e che le forze russe non sono ancora in grado di compiere progressi in aree chiave del fronte, come la città di Severodonetsk, più a Sud, assediata da settimane. 12.16 «Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino in questo momento. Popolo che sta soffrendo». Così Papa Francesco al termine dell’Angelus. «Io vorrei che rimanga in tutti voi una domanda: cosa faccio io oggi per il popolo ucraino? Prego? Mi do da fare? Cerco di capire? Cosa faccio io oggi per il popolo ucraino. Ognuno si risponda nel proprio cuore», ha continuato il Pontefice. 11.44 Forti esplosioni sono state udite nel centro di Donetsk, capitale della omonima regione orientale separatista ucraina. Lo riferisce la Ria Novosti. 11.38 «E se anche l’Ue sparisse per allora? Mi viene da pensare a quale scandalo, a quali sacrifici sono stati fatti sull'altare dell’adesione all’Ue e a quale inganno delle aspettative degli ucraini infelici? Per non portare sfortuna...». L’ex premier ed ex presidente russo, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, torna ad attaccare su Telegram minacciando l’Europa in un post dove analizza il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue. Gli ucraini saranno sotto «verifica per decenni. Pertanto, la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima», ha detto. 10.52 Il presidente del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta-Cisom Gerardo Solaro del Borgo, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato di domani, lunedì 20 giugno, ha detto: «Non possiamo voltare le spalle a chi cerca la salvezza mettendo a rischio la propria vita, né vogliamo dimenticare tutte le crisi umanitarie che, in ogni parte del mondo, alimentano i flussi di persone disperate in cerca di una terra in cui vivere dignitosamente. Nella Giornata mondiale del rifugiato, ribadisco l’impegno del Cisom per dare risposte concrete, tempestive, solidali a quanti fuggono dalle loro case. Noi del Cisom siamo al loro fianco ogni giorno e lo saremo sempre». Con circa 4000 volontari - di cui 450 medici, 350 infermieri e 120 psicologi - il Cisom da oltre 50 anni è a servizio di migranti e rifugiati. . Negli ultimi mesi, con il conflitto in Ucraina, c'è un altro fronte dove si stanno concentrando le forze dei volontari con il basco rosso, è la frontiera di Siret, nel nord-est della Romania. In questi mesi il Cisom ha lanciato una raccolta fondi di emergenza, una campagna di raccolta di beni di prima necessità che, grazie al sostegno degli italiani, ha permesso di raccogliere 720 pallet - 8.750 colli con prodotti alimentari, oltre 6.000 colli con farmaci e prodotti per l’igiene personale, più di 8.000 colli con abiti e coperte, 150 culle e passeggini, 3 generatori elettrici e una tenda ospedaliera - stipati in 22 bilici da 13 metri e trasferiti al confine con l’Ucraina. 9.47 Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha avvertito che la guerra in Ucraina sarà lunga e che i leader occidentali devono accettare che Kiev avrà bisogno di sostegno per anni. «Dobbiamo armarci di coraggio per una lunga guerra», ha scritto Johnson in un articolo per il Sunday Times. «Il tempo è un fattore vitale», continua Johnson. «Tutto dipenderà dal fatto che l’Ucraina potrà rafforzare la sua capacità di difendersi più rapidamente di quanto la Russia possa rinnovare la sua capacità di attaccare». Per fare questo, spiega il premier britannico, l’Ucraina deve «ricevere armi, equipaggiamento, munizioni e addestramento più rapidamente dell’invasore». 9.39 L’esercito ucraino ha dichiarato che la città assediata di Severodonetsk ha dovuto affrontare nuovamente un pesante fuoco di artiglieria e razzi mentre le forze russe attaccavano le aree circostanti. Lo stato maggiore dell’esercito nel suo bollettino, come riporta il Guardian, ha riconosciuto che le sue forze hanno subito una battuta d’arresto nell’insediamento di Metolkine, appena a sud-est di Severodonetsk, mentre continua la battaglia per la città industriale dell’Ucraina orientale. «A seguito del fuoco di artiglieria e di un assalto, il nemico ha ottenuto un successo parziale nel villaggio di Metolkine, cercando di ottenere un punto d’appoggio», ha dichiarato in un post su Facebook. Sergei Gaidai, il governatore di Luhansk nominato dagli ucraini, in un altro post online ha parlato di «dure battaglie» a Metolkine. 9.17 Il conflitto «dal punto di vista geopolitico è potenzialmente infinito perché l’Ucraina già dall’impero sovietico era un terreno instabile. Sul campo potrebbe avere una battuta d’arresto forse entro la fine dell’estate». Lo spiega Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, parlando dell’andamento e delle conseguenze del conflitto in Ucraina in un’intervista al Qn. «Il rischio dell’esaurimento delle energie militari è possibile che rallenti il conflitto. Gli ucraini sono più deboli, ma anche i russi sono forse al limite», aggiunge. L’Italia come Paese, secondo Caracciolo, «può reggere a fatica il prolungamento della guerra. Il razionamento dell’energia, il prezzo del carburante, l’inflazione e l'instabilità dell’Eurozona sono pesanti. Poi ci sono forti problemi di adattamento - commenta -. La tenuta sociale è a rischio per i motivi di cui sopra. Culturalmente non siamo attrezzati ad affrontare situazioni così dure. I cittadini sono in sofferenza». «Da tre generazioni l’Italia non conosce crisi da guerra, penso che da parte delle istituzioni vada modificato il sistema informativo per preparare l’opinione pubblica a mesi futuri di sacrificio che rischiano di essere molto pesanti», conclude. 8.59 «Non daremo via il Sud a nessuno». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio su Telegram, al rientro dalla visita a sorpresa ieri nel sud del Paese, a Mykolaiv e Odessa, i due centri strategici sul mar Nero, dove ha incontrato le truppe. «Non daremo via il Sud a nessuno, restituiremo tutto ciò che è nostro e il mare sarà ucraino e sicuro», afferma Zelensky rivolgendosi al suo popolo. Il presidente ha aggiunto di aver parlato con le truppe e la polizia durante la visita. «Il loro umore è fiducioso e non c'è dubbio nei loro occhi che l’Ucraina vincerà la guerra contro gli invasori russi», ha detto. Ieri i russi avevano detto che la geografia dell'Ucraina è cambiata per sempre. 7.25 «La guerra in Ucraina potrebbe durare per anni». A dirlo è il il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano tedesco Bild. «Dobbiamo essere preparati che duri anni» ha detto, suggerendo di «non indebolire il sostegno all’Ucraina, anche se i costi sono elevati, non solo in termini di supporto militare, ma anche a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari». 1.07 Il capo dell’amministrazione militare-civile della regione di Kherson, Vladimir Saldo, ha annunciato che «stanno arrivando imprenditori russi, senza timore di sanzioni e rischi». Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti. «Stanno aprendo i negozi imprenditori della Crimea e di Donetsk. I mercati funzionano tutti», ha detto. Durante l’operazione speciale, l’esercito russo ha preso il controllo della regione di Kherson e della parte di Azov della regione di Zaporozhye, nell’Ucraina meridionale. Nelle regioni si sono formate amministrazioni civili-militari, è stato introdotto il rublo e si trasmettono i canali televisivi e radiofonici russi. 0.19 Il governatore della regione dell’Ucraina orientale Lugansk, Serguii Gaidai, afferma che «bisogna prepararsi al peggio». Nominato dal presidente Volodymyr Zelensky, il 46enne indossa un giubbotto antiproiettile, imbottito di munizioni e attrezzature di primo soccorso, in auto ha un fucile semiautomatico, Così racconta la situazione nell’area: «A Severodonetsk le forze russe e ucraine si scontrano per le strade, mentre a Lyssychansk il fuoco dell’artiglieria russa è permanente». A Lysytchansk ci sono segni di preparativi per i combattimenti di strada: i soldati stanno scavando buche e montando filo spinato, e la polizia sta piazzando veicoli bruciati attraverso le strade per rallentare il traffico. La vita è molto dura per il 10% dei residenti di Lyssytchansk rimasti in città nelle cantine, senza rete telefonica, acqua corrente o elettricità. «Cerchiamo di convincerli ad andarsene», ma «alcuni rifiutano categoricamente». E solo una «piccola percentuale» spera che Mosca trasformi la regione in un «mondo russo». Il governatore Gaidai comunica quotidianamente sullo stato del conflitto, in particolare sui social network come Telegram o Facebook. «Dobbiamo parlare, per contrastare la propaganda russa, ma anche perché la gente della regione capisca che non li abbiamo abbandonati, che io sono lì con loro», sottolinea.

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