Giovedì 19 Dicembre 2024

Draghi a Kiev: «L'Italia vuole l'Ucraina nell'Ue»

Bandiere dell’Ucraina sopra le tombe dei soldati, a Kharkiv
Il premier Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz
’’A Severodonetsk il nemico ha sparato contro “Nitrogen“ e “Fiberglass“
Mariupol
La manifestazione anche per la pace in Ucraina
La bandiera ucraina issata per settimane sull’acciaieria Azovstal di Mariupol sarà conservata nel Museo nazionale di Storia dell’Ucraina
Una voragine causata da un missile
Carri armati in azione
A Kharkiv distrutte anche le strade di comunicazione
Kiev in fiamme

22.38 «Le trattative con la Russia saranno possibili sono quando la Russia sarà pronta. Al momento sta occupando il territorio ucraino, ed è pronta ad annetterli». Dunque «non vediamo alcune segnale da parte russo di volersi mettere al tavolo delle trattative». Lo ha affermato Oleksandr Kornienko, vicepresidente del parlamento ucraino a Porta a Porta, spiegando che gli ucraini «devono tener conto dei loro interessi». 21.14  L’offensiva russa in Ucraina non ha subito rallentamenti, neanche di fronte alla visita dei leader europei a Kiev. L’Armata di Vladimir Putin sta attaccando da nove direzioni per chiudere la partita del Lugansk, mentre i separatisti che combattono al fianco di Mosca hanno annunciato di essere entrati nel perimetro della fabbrica chimica Azot, dove si annidano gli ultimi difensori di Severodonetsk. E la loro avanzata, è il minaccioso avvertimento, non si concluderà con la conquista di tutto il Donbass. 20.32  «Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo». A Kiev per la prima visita dall’inizio della guerra insieme ai leader di Francia, Germania e Romania, Mario Draghi lancia la lunga corsa dell’Ucraina verso il traguardo di Bruxelles. 18.21 «Devono essere gli ucraini a decidere cosa va bene per l’Ucraina. Una pace forzata, ammesso che sia possibile, è solo generatrice di nuovi conflitti. Non credo sia comunque possibile e realistica oggi». Lo ha detto il premier Mario Draghi, rispondendo ad una domanda nel corso della conferenza stampa durante la sua visita di oggi a Kiev. 16.09 «Non siamo in guerra contro il popolo russo come collettività, noi abbiamo continuato a parlare con il leader russo, ma abbiamo sempre informato Zelensky. Le modalità della pace non saranno decise che dall’Ucraina e i loro rappresentanti. Francia e Germania non negozieranno mai con la Russia alle spalle dell’Ucraina». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a Kiev. Nel parlare con Mosca «noi portiamo le nostre esigenze come forze europee (e la Francia membro del Consiglio Onu), ma mai per negoziare al posto suo». 15.42 «Oggi è una giornata storica: l’Italia, la Francia e la Germania, tre paesi fondatori sono venuti in Ucraina per offrire il loro sostegno incondizionato a Kiev. Un popolo che si è fatto esercito per resistere» all’aggressione russa e per «vivere in libertà» . Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine dell’incontro dei leader Ue con il presidente ucraino, Volodimyr Zelensky a Kiev. Draghi ha aggiunto che la Ue ha dimostrato «una straordinaria unità, lo hanno fatto i governi degli stati membri e lo hanno fatto i cittadini» e ha ricordato «la grande solidarietà mostrata dagli italiani e da tutti gli europei per accogliere chi scappava dall’Ucraina». 15.25 «Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo». Lo ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e gli altri leader europei. 13.29 «I fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti» amano visitare Kiev «con zero utilità». Nuovo attacco su Twitter di Dmitry Medvedev, ex presidente russo che insulta con metafore culinarie i leader Ue Draghi, Macron e Scholz oggi in visita a Kiev. Medvedev dice che i leader Ue prometteranno all’Ucraina «l’adesione all’Ue e vecchi obici, si leccheranno i baffi con l’horilka» (una vodka ucraina, ndr) e torneranno a casa in treno, «come 100 anni fa». «Tutto va bene. Ma non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo scorre», conclude. 12.58 La Gran Bretagna ha sanzionato il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, nel quadro di una nuova tornata di misure in risposta all’invasione della Ucraina. Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri in una nota, rilevando il sostegno del leader religioso alla guerra di Putin. 11.50  «Qui è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Dalle autorità ucraine abbiamo sentito parole di dolore ma anche di speranza e di futuro. E’ un popolo che è stato unito dalla guerra e che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo la sua visita a Irpin, la città Ucraina devastata dai bombardamenti delle forze armate russe. 10.16 A Kiev è risuonata la sirena d’allarme antiaereo, mentre nella capitale ucraino si trovano Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz, arrivati insieme per dimostrare solidarietà e sostegno contro l’invasione russa. 09.13 «L'unico modo per normalizzare le relazioni tra Russia e Stati Uniti può essere il rifiuto dell’egemonismo da parte di Washington e capire che non saremo vassalli di nessuno». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in una intervista a Ria Novosti. «L'unico modo è abbandonare la politica dell’egemonismo negli affari mondiali e capire che non vogliamo, non possiamo e non saremo vassalli di nessuno, in ogni senso. Quando ci saranno vantaggio reciproci, rispetto reciproco, allora sarà il momento per pianificare i prossimi contatti», ha aggiunto Peskov. 09.03 «Prima di tutto, questa visita ha lo scopo di riaffermare il nostro sostegno all’Ucraina. I leader discuteranno delle esigenze dell’Ucraina, dell’assistenza a Kiev, comprese le armi e, tra gli altri argomenti, della prospettiva dell’Ucraina nell’Ue, che sarà anche discussa al prossimo Consiglioa Bruxelles». Lo ha detto a France Info il segretario di Stato francese incaricato degli affari europei, Clement Beaune, riferendosi alla visita a Kiev del presidente francese, Emmanule Macron, del presidente del Consiglio, Mario Draghi e del cancelliere tedesco, OIlaf Scholz. 08.01 «L’esercito russo continua nell’assalto a Severodonetsk anche questa mattina. I nostri militari si stanno difendendo. Le truppe di Mosca stanno bruciando i villaggi delle comunità di Hirska e Popasnyanska. Ieri abbiamo respinto un altro assalto a Toshkivka, dove la distruzione aumenta di giorno in giorno, così come a Viktorivka, Novoivanivka, Vovchoyarivka, Nyrkovo e altri insediamenti. Solo a Hirske sono state colpite 12 abitazioni nel corso della giornata». Lo ha dichiarato il capo dell’Amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai. 07.35 I leader europei di Italia, Francia e Germania stanno per arrivare a Kiev. Dopo una lunga notte in treno, Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz saranno tra poco nella capitale dell’Ucraina dove incontreranno il Presidente, Volodimir Zelensky. Durante il lungo viaggio di oltre dieci ore, che dalla frontiera polacca li ha portati a Kiev, i tre hanno avuto un lungo colloquio informale nella cabina del Presidente francese. Draghi (la delegazione italiana si trovava in testa al treno) ha attraversato l’intero convoglio per raggiungere la cabina di Macron. 06.50  Draghi, Macron e Scholz arriveranno stamani in treno a Kiev per ribadire il sostegno all’Ucraina contro l’invasione della Russia e tentare di esplorare possibili vie d’uscita dal conflitto. Una missione carica di valore politico e simbolico: i leader dei 3 principali paesi Ue insieme da Zelensky. Kiev dovrà alla fine “negoziare» con Mosca, secondo il presidente francese. Spetta a Zelensky «decidere come deve finire questa guerra», ribatte la Casa Bianca. Gazprom taglia intanto il gas anche all’Eni: flussi ridotti del 15%.

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