Domenica 22 Dicembre 2024

La guerra in Ucraina, Kiev ha creato due corridoi per esportare il grano

I militari ucraini equipaggiano un carro armato vicino a Svitlodarsk, nell’area di Donetsk
Svitlodarsk: il carro armato spara nascosto nella vegetazione
Svitlodarsk
Le posizioni fortificate dell’esercito ucraino catturate a Schastia, nel Lugansk
Schastia
Un soldato russo a Schastia
 
epa09982078 Ukrainian servicemen rest in shelter near the small city of Bakhmut, Donetsk region, Ukraine, 28 May 2022. On 24 February, Russian troops invaded Ukrainian territory starting a conflict that has provoked destruction and a humanitarian crisis. EPA/STR
ivili ucraini prendono parte all’addestramento tattico a Leopoli
Mariupol
I tifosi ucraini allo stadio per la partita contro l’Armenia
Profughi ucraini

La guerra in Ucraina: ecco gli avvenimenti di oggi. 16.45 Inizia domani un tour de force per Mario Draghi che prevede diverse tappe internazionali per il premier in poco più di un mese. Lunedì e martedì sarà in Israele e Palestina, poi tra i tanti appuntamenti, oltre al Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, c’è il G7 in Germania, il vertice Nato in Spagna, la visita ad Ankara e poi quella ad Algeri ed è possibile anche il blitz a Kiev insieme al Cancelliere tedesco Scholz e al presidente francese Macron. 15.52  È stato ucciso nei combattimenti di Severodonetsk Jordan Gatley, soldato britannico licenziatosi dall’Esercito di Sua Maestà lo scorso marzo. Lo annuncia la famiglia, che si dice «devastata» dalla notizia, riferisce il Guardian. Gatley ha lasciato le forze britanniche per «proseguire la sua carriera di soldato in altre zone», poi «ha deciso di andare in Ucraina a dare una mano», scrive il padre. «Amava il suo lavoro, è stato un eroe e resterà nei nostri cuori». 15.27 L’Ucraina ha creato due corridoi terrestri attraverso la Polonia e la Romania per esportare grano ed evitare una crisi alimentare globale, anche se colli di bottiglia rallentano la catena di approvvigionamento: lo ha detto il viceministro degli esteri di Kiev, Dmytro Senik. Il ministro, citato dal Guardian, ha ribadito che la sicurezza alimentare globale è a rischio perché l’invasione russa dell’Ucraina ha fermato le esportazioni di grano ucraino dal Mar Nero. L’Ucraina - ha detto - è anche in trattativa con gli stati baltici per aggiungere un terzo corridoio per le esportazioni alimentari, ha aggiunto Senik. 14.55 Un ex soldato britannico è morto combattendo contro le Forze russe a Severodonetsk, in Ucraina. Lo ha annunciato la sua stessa famiglia, come riporta Sky News. Jordan Gatley aveva lasciato l’esercito britannico a marzo ed era volato in Ucraina per schierarsi a fianco delle truppe di Kiev. Il padre dell’ex militare, Dean Gatley, ha scritto su Facebook di aver ricevuto la notizia il 10 giugno. Gatley, secondo quanto riferito dal genitore, non solo combatteva ma «col suo team» addestrava anche le forze ucraine. 12.56  L’esercito russo ha annunciato di aver colpito un sito che custodiva armi fornite a Kiev da paesi occidentali, vicino Chortkiv, nell’Ucraina occidentale, area fino ad ora in gran parte risparmiata dai combattimenti. Un raid aereo di cui avevano dato conto fonti di Kiev parlando di 22 feriti. Il ministero della Difesa russo ha affermato che con «missili Kalibr lanciati dal mare» è stato distrutto un deposito di armi vicino Chortkiv con «sistemi missilistici anticarro, sistemi di difesa aerea e proiettili forniti a Kiev da Stati Uniti e Paesi europei». 10.35 Ci sono stati 22 feriti, tra i quali un bambino di 12 anni, in un attacco missilistico avvenuto nella notte a nella regione di Ternopil, nell’Ovest dell’Ucraina. Lo ha reso noto Volodymyr Trush, capo dell’amministrazione statale regionale, in un briefing, riferisce Ukrinform. «Ieri alle 21:46 è stato effettuato un attacco missilistico nella regione di Ternopil, precisamente nella città di Chortkiv... Distrutta parte della struttura militare, sono stati danneggiati quattro edifici civili di cinque piani. I 22 feriti sono stati tutti ricoverati. «Le condizioni di quasi tutti sono soddisfacenti», ha aggiunto. 9.00 Serhiy Haidai, il governatore della regione di Lugansk, ha assicurato su Telegram che l’Ucraina mantiene tuttora il controllo dell’impianto chimico Azot a Severdonetsk, dove ci sarebbero centinaia di civili. Rodion Miroshnik, che rappresenta le autorità di occupazione russe a Lugansk, ha sostenuto sabato che i civili hanno cominciato a lasciare lo stabilimento e aggiunto che quelli che rimangono sono «ostaggi». Nei rifugi antiaerei sotterranei dell’impianto, ci sarebbero circa 200 dipendenti dello stabilimento e 800 civili. 8.09 Lo stato maggiore dell’esercito ucraino ha chiarito che i russi stavano effettuando assalti «senza successo» contro Sevierdonetsk nel Donbass, sottolineando che i soldati ucraini hanno anche respinto l’esercito di Mosca vicino a Vrubivka, Mykolaiv e Vassylivka. Secondo il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, la situazione rimane molto difficile nel villaggio di Toshkivka, alla periferia nord-occidentale di Severdonetsk; ma le forze ucraine hanno bloccato con successo l’avanzata russa vicino a Popasna. 7.42 A Mosca il ministero degli Esteri si è congratulato con i connazionali per la Giornata della Russia e lo ha fatto pubblicando un’immagine, sul suo canale Telegram, che allude all’esito auspicato di qualsiasi «espansione verso Est». Nell’immagine, da sinistra a destra, sono raffigurati i copricapi dei nemici sconfitti dai russi nelle diverse epoche della sua storia: l’elmo dei cavalieri teutonici sconfitti dal principe Alexander Nevsky sul lago Peipus, il copricapo degli invasori polacchi espulsi dalle milizie popolari di Minin e Pozharsky nel 1600, il cappello di Napoleone e l’elmetto d’acciaio della Wehrmacht. La posizione successiva - la quinta - è rappresentata da un quadrato vuoto. Poi la scritta: «Abbiamo gentilmente chiesto loro di non espandersi ad est ...». 7.27 Il governo di Pechino è contrario alla fornitura di armi alla Russia contro l’Ucraina e la Cina non ha mai fornito alcun supporto materiale a Mosca durante l’attuale crisi: lo ha assicurato il ministro della Difesa Wei Fenghe al vertice sulla sicurezza Shangri-La Dialogue, a Singapore. Il ministro della Difesa cinese ha ricordato che la Cina ha sostenuto i colloqui di pace e si è opposta a «fornire armi, esercitando la massima pressione». «Qual è la causa principale di questa crisi? Chi è la mente dietro questo? Chi perde di più? E chi può guadagnare di più? Chi sta promuovendo la pace e chi sta aggiungendo benzina sul fuoco? Penso che tutti conosciamo le risposte a queste domande», ha aggiunto poi, senza dare risposta. 7.22 I russi, come le persone in tutto il mondo, «meritano di vivere senza repressione e di poter esercitare i loro diritti umani e le libertà fondamentali senza timore di ritorsioni». Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in occasione della festa nazionale della Federazione russa. «Purtroppo, questa non è la realtà nella Russia di oggi», si legge nella diffusa dal Dipartimento di Stato. «Il governo russo sta tentando di tenere i suoi cittadini all’oscuro delle atrocità che sta commettendo contro il popolo ucraino» e «la guerra del Cremlino ha lasciato la Russia isolata a livello internazionale e sta derubando i cittadini russi della possibilità di costruire un futuro migliore in armonia con i loro vicini». 7.11 Il ministro della Difesa cinese, Wei Fenghe, ha escluso che il rapporto del gigante asiatico con la Russia sia una «alleanza», definendo invece Mosca «partner importante», e ha assicurato che Pechino ha «non ha mai fornito materiale» a Mosca da quando ha invaso l’Ucraina a febbraio. «Il rapporto tra Cina e Russia si sta sviluppando lungo la strada giusta. È un partner importante, non un alleato, e il nostro rapporto, che continuerà a crescere, non è diretto contro terzi», ha detto Wei durante il suo intervento allo Shangri-La Dialogue, il più importante forum di difesa dell’Asia-Pacifico. Seppur deciso nel rimarcare la sua amicizia con la Russia, con le sue dichiarazioni Wei ha in qualche modo ammorbidito i toni usati tra i due Paesi poco prima dell’invasione dell’Ucraina, quando all’inizio di febbraio il presidente russo, Vladimir Putin, e il cinese, Xi Jinping, avevano firmato a Pechino una dichiarazione per innalzare la relazione al livello più alto degli ultimi 70 anni, assicurando che era «senza limiti», qualunque fosse la situazione. 6.48 Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ribadito il pieno sostegno al presidente russo Vladimir Putin, a dispetto della condanna internazionale per la sua invasione ai danni dell’Ucraina. Il popolo russo ha «ottenuto grandi successi nel portare a termine la giusta causa di difesa della dignità e della sicurezza del proprio Paese, affrontando ogni sorta di sfide e difficoltà - ha affermato Kim in un messaggio a Putin per il Russia Day, nel resoconto dell’agenzia ufficiale Kcna -. Il popolo coreano offre loro pieno sostegno e incoraggiamento». L’apparente riferimento di Kim all’attacco non provocato contro l’Ucraina come una «giusta causa» a tutela della per difendere la sicurezza della Russia è l’ultimo segnale che rimarca gli stretti legami bilaterali tra i due Paesi. Kim ha espresso anche la convinzione che le relazioni amichevoli continueranno a rafforzarsi in tutte le aree e nel «viaggio per la difesa della giustizia internazionale e per garantire la sicurezza globale». Nel 2019, Kim e Putin tennero il loro primo vertice bilaterale nella città di Vladivostok, nell’Estremo Oriente russo. 5.14 Il Giappone dona 33 depuratori d’acqua a Odessa. Lo annuncia l’ambasciatore ucraino a Tokyo, Sergiy Korsunsky, citato da Kyev Independent. «A breve 33 dispositivi portatili per la purificazione dell’acqua saranno inviati a Odessa. Chiediamo a Odessa di condividerli con Mykolaiv. Voglio credere che non saranno necessari, ma dovremmo averli per ogni evenienza», ha scritto l’ambasciatore su Facebook. 3.29 È probabile che la Russia prenda il controllo dell’intera regione di Lugansk, in Ucraina, entro poche settimane, poiché l’esercito di Kiev subisce pesanti perdite e le sue forniture di munizioni diminuiscono. È quanto riferisce un alto funzionario della Difesa Usa, riportato dal Washington Post. Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono sempre più sotto pressione e potrebbero cadere nelle mani delle forze russe entro una settimana, ha detto il funzionario, parlando sotto anonimato. I feroci combattimenti di strada sono continuati sabato a Severodonetsk, città strategica vicino al fiume Donetsk. In ogni caso, secondo il funzionario citato dal Post, i progressi sul campo della Russia vengono ottenuti a caro prezzo in termini di morti e feriti: le forze ucraine hanno combattuto una «difesa di area mobile» molto efficace, «gli ucraini stanno facendo davvero un buon lavoro qui», ha detto il funzionario statunitense. 3.02 «Le truppe ucraine stanno gradualmente liberando il territorio della regione di Kherson», afferma il presidente Volodymyr Zelensky. Ieri «il villaggio di Tavriis'ke è stato aggiunto all’elenco degli insediamenti restituiti al nostro Stato - afferma Zelensky nel suo ultimo videomessaggio -. E c'è un certo progresso anche nella regione di Zaporizhzhia». Il presidente ucraino commenta poi la distribuzione di passaporti russi a Kherson e a Melitopol. «È stato mostrato come i residenti presumibilmente vogliano passaporti russi. Beh, non sembravano code per ottenere un passaporto, ma un tentativo di ottenere un biglietto per fuggire», dice Zelensky. 1.40 «Tenere l’Ucraina fuori dall’Ue va contro la stessa Europa»: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel suo ultimo video-messaggio critica chi «ancora è scettico» su questo. Ieri «è iniziata la fase conclusiva della grande maratona diplomatica che dovrebbe concludersi tra una settimana e mezzo - afferma Zelensky -. E in questa maratona siamo davvero insieme all’Unione Europea, in una squadra: e questa squadra deve vincere. Sono certo che presto riceveremo una risposta sullo status di candidato per l’Ucraina. Sono convinto che questa decisione possa rafforzare non solo il nostro Stato, ma anche l'intera Ue». «Cos'altro deve accadere in Europa - incalza il presidente ucraino - per chiarire agli scettici che il fatto stesso di tenere l’Ucraina fuori dall’Ue va contro l’Europa stessa? Ad esempio, tutto è già ovvio per gli occupanti russi. Lo dicono quando tormentano il nostro popolo che è presumibilmente per il fatto che l’Ucraina è andata in Europa. E allora perché l’Europa ha degli scettici?». Ieri «a Kiev si sono tenuti colloqui molto fruttuosi con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - racconta Zelensky -. Sono lieto di notare la sua sincerità. È la Commissione europea che preparerà una conclusione sulla nostra domanda. L’Ucraina ha fornito tutte le risposte necessarie in brevissimo tempo ed è stato fatto bene. Ci saranno molti altri colloqui ugualmente importanti e, spero, fruttuosi con i leader europei la prossima settimana».

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