Lunedì 23 Dicembre 2024

I filorussi condannano a morte due mercenari britannici, Londra: «Sono prigionieri di guerra»

I bombardamenti a Severodonetsk
Il bombardamenti di una zona residenziale di Kiev
Una scuola distrutta in un bombardamento a Bakhmu
Una scuola distrutta in un bombardamento a Bakhmu
Militari ucraini vicino a Bakhmut
Kukhari, oblast di Kiev
L’attacco missilistico su un piccolo aeroporto sportivo vicino a Kharkiv
In prima linea a Izium, a sud di Kharkiv
In prima linea a Izium, a sud di Kharkiv
 
Il rimpatrio del corpo del giornalista francese Frederic Leclerc-Imhoff
Il rimpatrio del corpo del giornalista francese Frederic Leclerc-Imhoff
Una donna passa davanti alla sua casa distrutta a Mariupol
Gli ultimi giorni di resistenza all’acciaieria Azovstal
Due cittadini britannici condannati a morte

La cronaca di giornata della guerra in Ucraina 22.40 La «condanna farsa» dei due britannici e di un marocchino che stavano combattendo con l’esercito ucraino è «una violazione e una presa in giro» del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Lo ha affermato la procuratrice generale dell’Ucraina Irina Venediktova alla Bbc. «La Russia ancora una volta prende le distanze dal sistema basato sulle regole e mostra un palese disprezzo per lo stato di diritto», ha aggiunto Venediktova, precisando che l’Ucraina ha avviato un’indagine e prenderà provvedimenti per garantire che le persone coinvolte in «questa azione illegale» siano ritenute responsabili davanti alla giustizia. 21.05  L’Ocse aprirà un ufficio a Kiev. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine della ministeriale dell’Ocse a Parigi. "Sarà un ufficio - ha detto Di Maio- con il quale l’Ocse intende coordinare in maniera sistematica le politiche di sostegno finanziario, di supporto alla politica e le politiche di ricostruzione nei prossimi anni". 20.23 L’Ucraina sta perdendo in battaglia tra 100 e 200 soldati al giorno. Lo ha detto in un’intervista alla Bbc Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, secondo cui l’esercito di Kiev per combattere con i russi ha bisogno di centinaia, non di una manciata, dei più potenti sistemi d’artiglieria che l’Occidente può fornirle. 19.08 tanno per arrivare a destinazione le armi italiane - le prime ‘pesantì - contenute nel terzo decreto interministeriale sul sostegno militare all’Ucraina pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 maggio. La rassicurazione è stata data ieri nel corso di un colloquio telefonico tra il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ed il suo collega di Kiev, Oleksii Reznikov. E’ passato quasi un mese, ma questo lasso temporale non deve stupire visto che si tratta di materiale in molti casi da ricondizionare ed approntare, oltre che da far giungere alle linee di fuoco della resistenza ucraina attraverso percorsi non agevoli e con la minaccia dei missili russi in agguato. 18.45 «Se non ripartono i negoziati Mosca continuerà a creare instabilità in tutto il mondo. I negoziati sono fondamentali e noi sosteniamo tutti gli sforzi negoziali. Dobbiamo prendere iniziative collegiali come comunità internazionale che vedano a capo l’Onu per portare Putin al tavolo» e raggiungere «una pace non imposta ma che parta dalle esigenze di Kiev». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando a margine della ministeriale Ocse. 17.50  Le famiglie dei due ex militari britannici condannati a morte come mercenari in primo grado da una corte dell’autoproclamata Repubblica del Donetsk, denunciano il processo come uno show condotto «in violazione della Convenzione di Ginevra» sui prigionieri di guerra. Lo riporta il Guardian. Mentre l’ex ministro Tory Robert Jenrick, deputato del collegio di uno dei due, accusa «le autorità russe» di averne strumentalizzato «in modo completamente vergognoso» la cattura e di «oltraggio al diritto internazionale». Ma spera comunque che “in un prossimo futuro» essi possano essere oggetto di uno scambio di prigionieri. 17.09  Il governo di Boris Johnson è «profondamente preoccupato» per la condanna a morte inflitta da una corte dell’autoproclamata repubblica filorussa del Donetsk ai due «mercenari» britannici e a un commilitone marocchino. «Abbiamo ripetutamente detto che sono prigionieri di guerra, che non vanno strumentalizzati a scopi politici e che hanno diritto all’immunità in base alla Convenzione di Ginevra», ha commentato un portavoce di Downing Street. Non senza aggiungere che Londra continua a «lavorare con le autorità ucraine per garantire un trattamento da prigionieri di guerra a ogni cittadino britannico» arruolato fra le forze di Kiev. 16.10  La corte suprema della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk ha condannato a morte i “mercenari» britannici Aiden Aslin, 28 anni, del Nottinghamshire, Shaun Pinner, 48 anni, del Bedfordshire, e Saaudun Brahim, cittadino marocchino, che combattevano per l’esercito ucraino. Lo fanno sapere le agenzie russe.  I militari sono accusati dai filorussi di essere «mercenari» ma le famiglie dei britannici, sostiene la Bbc, affermano che erano nell’esercito ucraino. Entrambi i britannici sono membri in servizio delle forze armate ucraine e il Regno Unito, spiega sempre Bbc, ha chiarito che sono da considerarsi come prigionieri di guerra che non dovrebbero essere perseguiti per aver preso parte alle ostilità. Quella pronunciata oggi dalla corte di Donetsk, non riconosciuta internazionalmente, è la sentenza di primo grado contro la quale gli imputati potranno fare appello. 15.08 I corpi di altri 58 combattenti dell’Azovstal sono stati consegnati a Kiev, secondo il Center for Strategic Communications and Information Security ucraino citato da Ukrinform. «I corpi di altri 58 difensori dell’Azovstal sono stati portati a Kiev; quattro di loro hanno probabilmente prestato servizio con il reggimento Azov che sarà coinvolto nel processo di identificazione», ha detto il servizio stampa del reggimento. I soldati saranno sepolti presso il Memoriale degli eroi caduti di Azovstal, che dovrebbe essere creato sulle colline del fiume Dnipro. 14.44 Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre cinque feriti in bombardamenti compiuti la scorsa notte dalle forze russe nella regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale della regione, citato da Ukrinform, secondo cui i raid hanno colpito il distretto di Novobavarsky. 13.11 Il Cremlino non ha informazioni sul destino dei soldati ucraini che si sono arresi nella fabbrica Azovstal a Mariupol e sono stati portati in Russia. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov, interpellato al riguardo: «Non posso rispondere, non abbiamo simili informazioni». 13.03 «Non abbiamo mai inteso questo confronto in Parlamento come un test per mettere in difficoltà il Governo. Alcuni commentatori maliziosi la mettono in questi termini, noi no. Noi l’abbiamo inteso, per rispetto al Parlamento, dove ovviamente è giusto che i rappresentanti del Popolo abbiamo un confronto, ma per rafforzare il mandato del governo e per indirizzarlo verso un negoziato di pace». Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S, a margine di un incontro elettorale a Molfetta (Ba), rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla tenuta del Governo il prossimo 21 giugno quando si svolgerà in Parlamento il dibattito sulla situazione in Ucraina. 12.48 «Sappiamo che la Russia sta cercando di esportare verso altri Paesi il grano saccheggiato in Ucraina. È stato reso noto che ad esempio in passato ha cercato di vendere all’Egitto del grano e l’Egitto lo ha rifiutato». Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la politica estera, Peter Stano. «L'Unione europea sta chiedendo ai tutti i partner di non comprare nulla che sia stato saccheggiato dai russi in Ucraina. E cerchiamo di fare in modo, con tutti i mezzi che abbiamo, che questo non accada», ha aggiunto. 12.44 «Oggi sono andato a trovare Vadim il giovane ucraino di 17 anni ricoverato al centro grandi ustionati del Sant'Eugenio. I medici mi hanno comunicato che sciolgono la prognosi. Vadim è fuori pericolo di vita. Un grazie a tutti gli operatori e le operatrici del Sant'Eugenio». Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato che questa mattina si è recato in visita al giovane. 11.55 Sono circa 100 i militari ucraini che ogni giorno perdono la vita e 500 quelli che vengono feriti: lo ha annunciato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, su Telegram, riportato dall’agenzia Unian. Dall’altra parte, secondo Reznikov anche i russi subiscono forti perdite. L’aggressione russa, ha spiegato, ha avuto l’effetto di «unire maggiormente la leadership politico-militare», rendendola «una squadra» che lavora con il comune obiettivo di «sconfiggere la Russia, non importa quanto possa essere difficile». 11.46 Un centro di addestramento delle forze armate ucraine per combattenti stranieri nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev, è stato distrutto dai missili russi. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russa, Igor Konashenkov. «Un attacco con missili a guida aerea di precisione ha distrutto un centro di addestramento delle Forze armate ucraine nella zona di Novohrad-Volysnkyi, oblast di Zhytomyr, dove mercenari stranieri stavano svolgendo un addestramento e una prova di combattimento», ha dichiarato Konashenkov. 11.15 Sono 130.672 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino a oggi in Italia, 123.712 delle quali alla frontiera e 6.960 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Sul totale, informa il Viminale, 68.629 sono donne, 19.884 uomini e 42.159 minori. Le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia restano Milano, Roma, Napoli e Bologna. 11.12 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato «sanzioni di lungo termine» contro la Russia che con le sue «politiche aggressive è una minaccia per tutto il mondo». «Il mondo per molto tempo non ha riconosciuto l’importanza dell’Ucraina e i nostri avvertimenti ma la Russia l’ha sempre saputo, Mosca vuole vuole il controllo dell’Ucraina e quindi l’interesse primario del mondo deve essere aiutare a proteggere l’Ucraina», ha affermato il leader di Kiev, intervenendo alla riunione Ocse a Parigi. 11.05 «Secondo alcune valutazioni, sarebbero almeno 37 i giornalisti uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra». Lo ha ricordato Alberto Spampinato, presidente di «Ossigeno per l’informazione», aprendo i lavori del convegno Guerra, pace, informazione. I pericoli per i giornalisti. Il caso dell’Ucraina in svolgimento a Roma nell’Auditorium della Casa del Jazz. «Secondo i dati dell’Osservatorio Unesco - ha ricordato Spampinato - i giornalisti uccisi dal 1993 ad oggi sono stati oltre 1.400, soprattutto ma non solo in aree di guerra: sempre secondo l’Osservatorio, i giornalisti uccisi quest’anno - e di cui sono indicati nome e cognome - sono 55, otto dei quali in Ucraina». 11.04 «Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo sono sull'orlo di una penuria alimentare che potrebbe sfociare in una carestia, di cui la Russia ha la responsabilità». È l’allarme lanciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in videocollegamento alla riunione Ocse a Parigi. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è «la più grande crisi in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale», ha aggiunto, guardando anche al «Mar Nero bloccato dalla marina russa». 10.47 La situazione a Severodonetsk è «difficile ma gestibile». Lo ha fatto sapere Oleksandr Stryuk, sindaco della città dell’Ucraina orientale, teatro da giorni di pesanti combattimenti. Le forze di Kiev mantengono il controllo della zona industriale e delle aree circostanti, nonostante l’intenso fuoco di artiglieria russo che impedisce di evacuare gli abitanti. Sono circa 10 mila i civili intrappolati nella città del Donbass. 10.32 «Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e della migliaia di cereali che sono lì. Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l'unico». Così il premier Mario Draghi aprendo la riunione ministeriale dell’Ocse a Parigi, quest’anno presieduta dall’Italia, a proposito della guerra in Ucraina, sottolineando che il blocco del grano sta facendo «aumentare i prezzi causando una catastrofe a livello mondiale». 10.27 Messaggi sui telefoni personali dei militari ucraini li invitano ad abbandonare le armi ed arrendersi o a disertare e fuggire in Russia. Mosca sta utilizzando nella guerra in Ucraina anche le armi psicologiche dirette a demoralizzare i soldati del Paese invaso, secondo quanto scrive l’americano Institute for the study of war citando l’intelligence di Kiev. I messaggi russi arrivano via sms, ma anche sui social più utilizzati dai giovani soldati: Telegram, Viber, Signal e WhatsApp, e utilizzano le informazioni sulla posizione di ogni militare per meglio mirare le minacce, personali o dirette alle rispettive famiglie. Secondo Kiev, inoltre, la propaganda russa sta procedendo con una campagna specifica per demoralizzare le truppe dei difensori, in questo momento soprattutto rivolta a paragonare il destino di Severodonetsk, principale campo di battaglia in questo momento, a quello della già conquistata Mariupol. 10.24 Senza l’accesso ai porti del Mar Nero l'Ucraina potrà esportare al massimo 20 milioni di tonnellate di cereali, pari a meno della metà delle 44,7 milioni di tonnellate spedite lo scorso anno. Lo afferma Coldiretti sulla base delle proiezioni dell’Associazione Ucraina dei cereali. «L'Ucraina - sottolinea l’organizzazione agricola - attualmente sta cercando di esportare il proprio raccolto per vie terrestri, fluviali e ferroviarie, ma le difficoltà logistiche limitano i volumi a un massimo di circa due milioni di tonnellate al mese». 10.02 Il ginnasta russo Ivan Kuliak ha presentato ricorso contro la decisione della commissione disciplinare della Fondazione etica della ginnastica mondiale di squalificarlo per un anno. Kuliak, 20 anni, originario di Kaluga, durante la Coppa del mondo di Doha nel mese di marzo aveva indossato sia in gara che alla premiazione una canottiera con la lettera Z, simbolo associato all’operazione militare russa in Ucraina. La Federazione Internazionale di Ginnastica aveva descritto l’azione di Kuliak un «comportamento scioccante». La Fondazione etica aveva deciso di sospendere l’atleta per dodici mesi, ordinato la restituzione della medaglia di bronzo ed il premio di 475 euro (500 franchi svizzeri) e condannato alle spese processuali paria a 1.900 euro (2.000 franchi). 9.40 Se l’Occidente fornisse armi a lungo raggio, i soldati ucraini spazzerebbero via le forze russe da Severodonetsk «in due o tre giorni». Lo ha affermato il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, sottolineando che i combattimenti proseguono intensi ed è impossibile evacuare gli abitanti dalla città nel mirino dell’avanzata russa nel Donbass. I russi, ha spiegato il governatore Haidai, utilizzano «loro tattiche primitive: fuoco di artiglieria pesante, e poi tentativi di sfondamento; la stessa cosa è accaduta a Rubizhne e Popasna, distrutte». «Il nemico colpisce con forza la zona industriale, che controlliamo. Se otteniamo rapidamente armi occidentali a lungo raggio, inizierà un duello di artiglieria, l’Unione sovietica perderà a ovest e i nostri difensori saranno in grado di ripulire Sievierdonetsk in due o tre giorni», ha assicurato su Telegram. 8.21 «Continuano i combattimenti a Severdonetsk ma, nelle ultime 48 ore, il gruppo di forze orientali russo ha anche aumentato gli sforzi per avanzare a sud di Izium» dove si erano «bloccati ad aprile, dopo che le forze ucraine avevano fatto buon uso del terreno per rallentare l’avanzata russa». È quanto si legge nel bollettino quotidiano dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina. «La Russia probabilmente cerca di riguadagnare slancio in quest’area per esercitare ulteriore pressione su Severdonetsk e per avere la possibilità di avanzare più in profondità nell’oblast di Donetsk», continuano gli 007. 7.38 Le spoglie del giornalista Frédéric Leclerc-Imhoff, morto in Ucraina, sono arrivate in Francia nella notte, accolte da membri della sua famiglia, dai suoi cari e dalla ministra francese della cultura, Rima Abdul Malak. Al suo arrivo all’aeroporto di Bourget.è stato osservato un momento di raccoglimento. 2.40 Gli Stati Uniti sono pronti a continuare a fornire all’Ucraina le armi e le attrezzature necessarie per vincere la guerra contro la Russia. Lo ha assicurato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. «Siamo preoccupati per ogni atto di aggressione commesso dai russi, per ogni centimetro di territorio ucraino che hanno occupato, distrutto, bombardato. Ecco perchè siamo così impegnati a fornire agli ucraini le armi e gli strumenti necessari in modo che possano resistere all’avanzata delle forze russe dove possono respingerle», ha spiegato. 1.26 «L'invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere»: lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. 0.20 Il confronto con i russi a Severodonetsk «decide il destino del Donbass». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale «la battaglia per Severodonetsk è una delle più difficili dall’inizio dell’invasione russa». Nel 105esimo giorno di guerra, «Severdonetsk rimane l’epicentro dello scontro nel Donbass. Difendiamo le nostre posizioni, infliggendo perdite significative al nemico», ha aggiunto il presidente.

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