Kiev accusa: «A Kherson 600 civili torturati». Medvedev choc: «Odio gli occidentali, devono sparire»
La cronaca della giornata sulla guerra in Ucraina 22.11 «Il mio cuore ha sempre battuto per l’Ucraina». Lo ha detto Angela Merkel, a Berlino, a proposito delle trattative nel formato Normandia con Mosca e Kiev. «Non ero per metà per la Russia, e per metà per l’Ucraina. Il mio cuore ha sempre battuto per l’Ucraina», ha affermato. L’ex cancelliera ha spiegato di essersi sempre sforzata «di trovare un modus vivendi con la Russia che non portasse alla guerra. Un modo di coesistere». 21.24 Mosca accusa i «nazionalisti ucraini“ di aver intenzionalmente distrutto 50 mila tonnellate di frumento appiccando il fuoco a silos nel porto di Mariupol. Lo riferisce la Tass. Un gesto che secondo la Russia «mostra al mondo il vero volto di Kiev». 20.54 Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre sei ferite oggi in bombardamenti russi nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il governatore Oleg Sinegubov, citato da Unian. In particolare, i raid hanno preso di mira la città di Kharkiv e i villaggi di Cherkaska Lozova, Slatine e Korobochkine. 19.48 Circa 800 civili hanno trovato rifugio nei bunker all’interno della fabbrica chimica Azot a Severodonetsk, nel Lugansk, dove sono in corso violenti combattimenti tra forze russe e ucraine. Lo ha riferito un avvocato che lavora per il gruppo di Dmytro Firtash, proprietario dell’impianto ed alleato dell’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovych. «Tra questi 800 civili, ci sono 200 dei 3000 impiegati della fabbrica e circa 600 abitanti della città», si precisa nel comunicato. I dipendenti sono rimasti sul posto nel tentativo di mettere in sicurezza parte delle sostanze chimiche altamente esplosive. 18.57 Il vice ministro delle politiche agrarie e alimentari ucraino, Taras Vysotskyi, ha affermato che l’Ucraina riesce ad esportare al massimo due milioni di tonnellate di grano al mese, contro i sei milioni di tonnellate di prima della guerra, e che ci vorrebbero sei mesi a sminare la costa ucraina. Lo riporta il Guardian sul suo sito web. «Penso che abbiamo raggiunto il limite. La massima quantità che possiamo esportare è di circa due milioni di tonnellate» di grano «al mese», ha detto Vysotskyi all’International Grains Council secondo quanto riportato dal Guardian. 18.53 «In base alle nostre informazioni, circa 600 persone vengono trattenute in cantine nella regione di Kherson», dove sono tenute «in condizioni disumane e sono vittime di torture». A denunciarlo è la rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimea, Tamila Tacheva, spiegando che per la maggior parte si tratta di “giornalisti e militanti» che hanno organizzato «manifestazioni pro-Ucraina». 18.20 «Oggi dirigiamo le nostre preghiere alla regione sofferente di Luhansk dove ci sono faticose battaglie. A causa della sempre maggiore resistenza all’intervento militare della Russia, l’evacuazione della popolazione locale è praticamente interrotta. Ci sono problemi con la fornitura di alimenti, di medicinali, e di tutto l’indispensabile per poter sopravvivere in quei territori». Così l’arcivescovo di Kiev, Sviatolsav Shevchuk nel quotidiano video messaggio. L’arcivescovo sottolinea i «pesanti combattimenti» in corso. «I bombardamenti atroci, in particolare, si sono abbattuti ieri sulle città e i villaggi al confine, nella regione di Sumy. Le bombe si sono di nuovo abbattute sulla città di Kharkiv. Pesanti battaglie» nelle regioni di Mykolaiv e di Kherson. 17.22 Acque contaminate dai rifiuti, sepolture sommarie, scarse condizioni igieniche, temperatura in aumento: le malattie camminano sempre insieme con la guerra e ora l’allarme colera sembra essere diventato realtà a Mariupol, occupata dall’esercito russo. «La città è sull’orlo di un’epidemia esplosiva di colera: sta letteralmente annegando nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall’arrivo del caldo», ha avvertito il vice sindaco fedele alle autorità di Kiev Sergei Orlovio, sottolineando che le forze di occupazione hanno messo la città in quarantena. 16.31 Il sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue contro Mosca è «un passo importante per garantire l’indipendenza dell’Europa dall’energia russa» ma «non sufficiente». Lo afferma il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, in conferenza stampa al termine dell’incontro a Varsavia con il suo omologo austriaco, Alexander Schalleberg. Il capo della diplomazia polacca ha sottolineato, in particolare, la necessità di «iniziare a lavorare sul settimo pacchetto di sanzioni che dovrebbe includere, tra l’altro, un embargo immediato del gas russo e le importazioni di prodotti petrolchimici o l’esclusione di tutte le banche russe e bielorusse dal sistema internazionale di pagamenti Swift». Al centro dei colloqui anche il dossier sull’adesione dell’Ucraina all’Ue, in agenda al vertice dei leader europei del 23 e 24 giugno. «Il posto dell’Ucraina - ha detto Rau - dovrebbe essere nell’Ue, ecco perché ci aspettiamo un parere positivo da parte della Commissione Europea sullo status di paese candidato». Tale parere dovrebbe poi essere accettato all’unanimità al vertice di giugno. 16.21 È in corso la «distruzione totale» della città di Lysychansk, uno degli ultimi bastioni ucraini nel Lugansk, da parte delle forze russe. Lo ha dichiarato all’Associated Press il governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai. «I bombardamenti russi si sono intensificati in modo significativo nelle ultime 24 ore», ha affermato Gaidai, «i russi stanno utilizzando tattiche di terra bruciata». «Continuano durissime battaglie strada per strada, con livelli diversi di successo», ha aggiunto il governatore, «la situazione cambia costantemente ma gli ucraini stanno respingendo gli attacchi». 12.56 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che una situazione di stallo nella guerra con la Russia «non è un’opzione per noi» e ha chiesto nuovamente all’Occidente sostegno militare sufficiente a ripristinare l’integrità territoriale del suo Paese. «Siamo inferiori in termini di equipaggiamento e quindi non siamo in grado di avanzare», ha detto Zelensky intervistato al Global Boardroom del Financial Times, «soffriremo più perdite e le persone sono la mia priorità». 11.10 Il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa è salito a 263: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 467. Lo riporta la Ukrainska Pravda. 10.01 L’ex presidente russo e ora vice capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione, Dmitri Medvedev, non ha usato mezzi termini per spiegare le sue dure posizioni contro l’Occidente. «Mi viene spesso chiesto perchè i miei post su Telegram sono così duri», ha scritto, «la risposta è che li odio. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finchè sono vivo, farò di tutto per farli sparire». 09.19 Pesanti combattimenti sono in corso nella città dell’Ucraina orientale di Severodonetsk, le truppe russe stanno continuando a prenderla d’assalto: ha dichiarato l’esercito di Kiev nel suo rapporto operativo della mattina, citato dal Guardian. Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota e avrebbero anche colpito alcune unità militari di Mosca nella regione di Kherson (Sud) e depositi di munizioni nella regione di Mykolayiv, sempre nel meridione del Paese. L’ultimo aggiornamento fornito dal capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai afferma che gli attacchi russi in direzione di Novookhtyrka e Voronove sono stati respinto. 08.07 Le navi della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine a causa degli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni: lo ha reso noto la Marina ucraina, secondo quanto riporta la Cnn. Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson, ha spiegato la Marina, sottolineando comunque che la minaccia di attacchi missilistici dal mare rimane. 07.40 La Russia punta a «tagliare fuori l’area di Severodonetsk da nord e da sud» e dopo i bombardamenti a Izyum si prepara a nuovi attacchi «sull'asse settentrionale": è quanto evidenzia nella sua analisi l’ultimo aggiornamento dell’intelligence della Difesa britannica appena diffuso. 06.50 Accordo di massima tra Russia e Ucraina con la mediazione della Turchia su un corridoio per il grano da Odessa. Borrel intanto denuncia: le forze di Mosca hanno distrutto il secondo più grande terminal ucraino per i cereali, a Mykolaiv. Blinken definisce «credibili» le informazioni sul fatto che la Russia stia cercando di trarre profitti vendendo il grano rubato dall’Ucraina. Se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi a lungo raggio, Mosca potrebbe colpire il cuore del potere a Kiev: questa la minaccia della Russia dopo che Usa e Uk hanno promesso all’Ucraina sistemi Mlrs. «Ce ne servono molti di più», affermano intanto i militari di Kiev. Mosca ha iniziato a consegnare all’Ucraina i corpi di decine di soldati morti nella difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.