Le notizie sulla guerra in Ucraina in tempo reale 23.09 «Le truppe russe hanno nuovamente sparato sulle aree di confine della regione di Sumy, Mykolaiv, città e comunità della regione di Zaporizhzhia. La situazione a Severodonetsk, dove continuano i combattimenti per strada, rimane estremamente difficile. Ad oggi, il numero totale di vari missili russi usati contro l’Ucraina è di 2503. I nostri eroi mantengono le loro posizioni e fanno di tutto per infliggere le massime perdite al nemico». Così il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un video serale. 22.43 Bombardamenti ucraini hanno colpito un’area residenziale di Donetsk, uccidendo cinque persone e ferendone altre venti. Lo riferiscono, secondo Tass, le autorità dell’autoproclamata repubblica popolare filorussa di Donetsk, che controllano la città. 22.18 Una parte dei residenti di Severodonetsk, dove si stanno svolgendo aspri combattimenti, sono stati deportati dai russi con la forza nelle aree occupate. Lo afferma il sindaco di Severodonetsk Oleksandr Stryuk, come riferisce Ukrinform. «Prima dell’assalto delle truppe russe in città erano rimaste circa 13mila persone. I combattimenti sono in corso da tre giorni e questa popolazione rimane in città, tranne una piccola parte, che gli orchi sono riusciti a portare con la forza nei territori occupati», ha detto Stryuk. 22.01 I russi hanno colpito con quattro missili un aeroporto civile nei pressi di Kharkiv. Lo riferiscono le autorità locali. L’attacco avrebbe provocato solo danni materiali. 21.20 Le forze ucraine stanno cercando di «ristabilire il pieno controllo» di Severodonetsk, il centro amministrativo del Lugansk del quale i russi hanno conquistato la maggior parte. Lo ha dichiarato il sindaco della città Olexandre Stryuk. «C’è stato un certo successo» delle truppe russe, che «sono riuscite ad entrare nella città e ad impadronirsene in buona parte, dividendola in due. Ma i nostri militari sono riusciti a ridistribuirsi e costruire una linea di difesa. Attualmente, si sta facendo di tutto per ripristinare il pieno controllo ucraino», ha detto Stryuk in un’intervista televisiva. Il ministero della Difesa russo aveva affermato oggi che le unità militari ucraine si stavano ritirando da Severodonetsk verso Lysychansk, dall’altra parte del fiume Severskiy Donets, dopo aver subito «perdite critiche» pari, nel caso di alcune unità, al 90%. «La situazione è piuttosto difficile, stiamo facendo tutto il possibile per respingere il nemico dalla città, i combattimenti di strada continuano accompagnati da un regolare fuoco di artiglieria», ha aggiunto Stryuk, «le nostre forze armate sono fiduciose che ci riusciranno». 20.52 L’Occidente, all’indomani del vertice russo-ucraino di Istanbul del 29 marzo, ha proibito a Kiev di continuare i negoziati con Mosca. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un’intervista alla radiotelevisione serbo-bosniaca. 20.39 Mosca alza ancora di più il tiro sull’Italia. L’ambasciata russa a Roma denuncia una «crescente» campagna russofoba mirata - attraverso media, banche e istituzioni - a discriminare i cittadini russi residenti in Italia e ad alimentare «sentimenti anti-russi» tra la popolazione. Nonostante la politica italiana, in primis il premier Mario Draghi, tenti di tenere aperto il dialogo con Mosca pur denunciandone l’aggressione dell’Ucraina, l’ambasciata guidata da Sergey Razov ha pubblicato sul suo profilo Facebook stralci di un rapporto del Ministero degli Affari Esteri «sulle violazioni dei diritti dei cittadini russi e dei connazionali all’estero». E la denuncia durissima di oggi si somma all’accusa, lanciata ieri sempre dal ministero degli Esteri russo, di «una linea di comportamento servile e miope» nel rinnegare, secondo il Cremlino, l’aiuto fornito durante il Covid. 20.22 Kiev è pronta a nuovi colloqui di pace con Mosca solo dopo aver ricevuto le nuove forniture belliche occidentali con cui spera di riconquistare terreno nel Donbass. «Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata», ha spiegato il capo negoziatore ucraino David Arakhamia parlando alla tv nazionale. 19.22 Papa Francesco a Kiev? Il Pontefice ribadisce ancora una volta la sua volontà ad andarci e annuncia che la prossima settimana incontrerà una delegazione del governo ucraino con il quale parlerà anche di un possibile viaggio nel Paese martoriato da una guerra che dura da più di 100 giorni. Stamani, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, sono stati accolti circa 160 bambine e bambini partecipanti al «Treno dei Bambini», promosso per i più piccoli nell’ambito dell’iniziativa «Cortile dei Gentili». Con i piccoli, alcuni dei quali vivono in condizioni di fragilità personale o sociale, Francesco ha intessuto, in un clima di festa, un dialogo rispondendo alle loro domande. 18.47 La Russia non è preoccupata dall’invio di nuove armi americane all’Ucraina perché «le schiaccia come noci». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1, citata dalla Ria Novosti, sottolineando che «decine di unità sono state distrutte». 18.21 A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, sono in corso combattimenti «per stabilire il pieno controllo della città». Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine. 16.42 L’esercito ucraino, dopo aver perso fino al 90% delle proprie forze dispiegate nella zona, si sta ritirando da Severodonetsk in direzione di Lysychansk. Lo ha comunicato il capo del Centro nazionale di controllo della difesa della Federazione russa, Mikhail Mizintsev. «Le unità delle forze armate dell’Ucraina, dopo aver subito perdite gravi, in un certo numero di unità fino al 90%, durante la battaglia per Severodonetsk, si stanno ritirando in direzione di Lysychansk», ha detto Mizintsev in un briefing. Secondo il ministero di Mosca, inoltre, le forze ucraine stanno pianificando di trafugare dall’impianto Azot di Severodonetsk sostanze chimiche tossiche da far esplodere per ritardare l’offensiva russa, creando una «zona contaminata». Kiev, a detta di Mizintsev, intenderebbe poi accusare le forze armate russe «di aver creato una catastrofe ambientale». 15.29 Quattro combattenti volontari stranieri della Legione per la Difesa dell’Ucraina hanno perso la vita in combattimento. Lo ha annunciato la stessa brigata in una dichiarazione citata dal Guardian, secondo cui si tratta di un tedesco, un olandese, un australiano e un francese. Non sono stati forniti dettagli sulla loro identità, né sulle esatte circostanze della morte. Ieri il ministero degli Esteri di Parigi ha annunciato l’uccisione di un francese che combatteva per gli ucraini. «Abbiamo perso i nostri fratelli in combattimento ma il loro coraggio, il loro ricordo e la loro eredità ci ispirerà per sempre», si legge nella nota. Nei giorni scorsi, si era appresa la notizia della morte di un cittadino olandese, Ronald Vogelaar, seppellito il 21 maggio a Kharkiv. Le autorità australiane avevano confermato a maggio la morte di un loro cittadino, identificato da media locali come il 47enne Michael Charles O’Neill. Il ministro della Difesa russo ha affermato di aver “eliminato centinaia di mercenari stranieri in Ucraina», aggiungendo che al momento nel Paese ci sono 3.500 combattenti volontari. 14.16 La storica chiesa di Tutti i Santi della Lavra di Svyatohirsk, nel Donetsk, costruita nel 1526, è stata colpita dai bombardamenti russi e ha preso fuoco. Lo rendono noto i media ucraini postando le immagini sui social. Non ci sarebbero vittime. La chiesa appartiene al Patriarcato di Mosca. 13.34 «Vorrei andare in Ucraina ma devo aspettare il momento opportuno». Così Papa Francesco rispondendo a un bambino rifugiato ucraino, che gli domandava, durante un incontro nel Cortile di San Damaso, quando sarebbe andato a Kiev. Il Pontefice ha sottolineato che al momento la situazione non è sicura. La settimana prossima, ha poi annunciato, incontrerà rappresentanti del governo ucraino e parlerà anche di un possibile viaggio. 12.51 Un missile da crociera russo ha colpito questa mattina un’azienda agricola nella regione di Odessa, ferendo due persone. Lo ha riferito su Telegram Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare. 11.43 Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul campo con l’aiuto di nuove consegne di armi dai Paesi occidentali, prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia. Lo ha detto alla tv di Stato il negoziatore David Arakhamia, come riporta il Guardian. «Le nostre forze armate sono pronte all’uso delle nuove armi, penso che potremo avviare un nuovo round di colloqui da una posizione rafforzata». 10.56 Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha ribadito la sua richiesta di porre fine alla guerra in Ucraina. «Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali», si legge in una nota, in cui Guterres ricorda che il conflitto in Ucraina ha già ucciso migliaia di persone e ha causato milioni di sfollati. La guerra, ha inoltre avvertito, «ha provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale - cibo, energia e finanza - che sta colpendo la maggior parte persone, paesi ed economie vulnerabili». 09.50 Tre civili, incluso un bambino, sono stati uccisi nel corso di bombardamenti russi nella regione ucraina di Lugansk (est) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. 08.56 Morte e distruzione in Ucraina e paura per le ripercussioni del conflitto nel mondo. Mentre la guerra continua, si teme che i suoi effetti devastanti possano portare alla fame milioni di persone. C'è ancora molta attenzione, infatti, per il grano fermo nei porti ucraini. Il blocco sta causando una crisi alimentare globale e proprio su questo si è mossa la diplomazia occidentale negli ultimi giorni. Per sbloccare le esportazioni, ora Mosca si dice pronta a offrire i porti di Berdyansk e Mariupol. "I porti del Mar d’Azov - Berdyansk, Mariupol - sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi, anche per il grano ucraino, attraverso quei porti", ha detto il presidente russo Vladimir Putin alla televisione russa, secondo quanto riporta Interfax. 07.59 Le forze russe continuano ad affrontare «azioni partigiane ucraine» nei territori conquistati. Lo riferisce il think tank Usa Study of War nel suo ultimo aggiornamento sugli sviluppi della guerra in Ucraina. Sarebbero falliti assalti a sud-est e sud-ovest di Izyum e a ovest di Lyman, mentre non si registrano progressi importanti nell’avanzata verso Slovyansk. Successi russi sono invece segnalati nella parte orientale di Severodonetsk, ma le forze ucraine continuano a lanciare contrattacchi localizzati sia in città che in periferia. 07.30 L’esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città strategica dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, secondo quanto riporta laCnn. 06.50 Dirigenti Usa si sono incontrati regolarmente nelle ultime settimane con i colleghi europei e britannici per discutere un possibile quadro per un cessate il fuoco e per la fine della guerra in Ucraina attraverso un accordo negoziato. Tra i temi in discussione il piano in quattro punti proposto dall’Italia il mese scorso. Lo riferisce la Cnn citando varie fonti a conoscenza dei colloqui. Kiev non è coinvolta direttamente, nonostante l’impegno Usa a non decidere «nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina». –-. Mosca non si ferma, e anzi dice che ora non ha senso discutere di incontro tra i presidenti russo e ucraino. Intanto, secondo una ong investigativa russa, rimuove il generale Dvornikov dal comando delle operazioni. Allarme a Mariupol, il sindaco parla di catastrofe umanitaria, stimati 20 mila morti e il 95% delle case distrutte. Acqua contaminata, le malattie infettive rischiano di diffondersi. Ucciso un volontario francese, due giornalisti Reuters feriti. Secondo il capo militare del Lugansk le forze armate ucraine hanno riconquistato il 20% di Severodonetsk, nell’est del Paese, mentre i russi controllano circa la metà della città.