Ecco le notizie di giornata sulla guerra in Ucraina
21.12 Nuova fumata nera sulle sanzioni. Anzi, un passo indietro visto che, oltre al capitolo petrolio, c’è anche il patriarca Kirill a dividere Budapest e Bruxelles. Ad una manciata d’ore dal vertice europeo che aveva trovato un accordo politico sul sesto pacchetto di misure anti-russe, l’Ue ripiomba nel cul de sac magiaro e nella riunione degli ambasciatori dei 27 non riesce a mettere il sigillo sulle sanzioni. Sui tempi e sulle modalità della deroga al petrolio via oleodotti che è stata concessa a Viktor Orban, gli sherpa non sono riusciti a trovare una quadra. Non solo. Il leader ungherese ha alzato il tiro: oltre al greggio russo, ora vuole salvare anche Kirill.
20.50 Gli Stati Uniti invieranno nuovi aiuti militari a Kiev per un valore di 700 milioni di dollari. Lo ha annunciato in una nota il segretario di Stato, Antony Blinken. Si tratta dell’undicesimo invio di aiuti militari, che comprendono armi e altre attrezzature. «L’assistenza militare statunitense rafforzerà la posizione dell’Ucraina per difendere la sua sovranità e integrità territoriale, per assicurarsi vittorie sul terreno e, infine, rafforzerà la posizione dell’Ucraina al tavolo dei negoziati», afferma Blinken nel comunicato.
19.52 «Ci sono civili nei bunker» della fabbrica chimica Azot di Severodonetsk, dove potrebbero esserci ancora depositi di sostanze chimiche pericolose. Lo ha detto il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, dopo l’esplosione di ieri di un deposito di acido nitrico, provocata secondo Kiev da un raid russo sull’impianto. «Ma non sarà una seconda Azovstal perché quella aveva una vasta città sotterranea, cosa che l’Azot non ha», ha aggiunto, citato dal Guardian.
19.16 Joe Biden ha ufficializzato un «nuovo significativo pacchetto di aiuti» agli ucraini che li armerà con nuove capacità e armamenti avanzati, compresi i sistemi Himars con le munizioni, per difendere il loro territorio dall’avanzata russa». Lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente Usa loda «il coraggio e la risolutezza degli ucraini nel difendere il loro paese e la loro democrazia contro l’aggressione russa» e ribadisce l’impegno a continuare a fornire armi a Kiev.
18.09 L’Ucraina ha «assicurato» che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli Usa per colpire obiettivi in Russia: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, confermando quanto riferito dai media.
17.45 «Senza pace saltano gli stipendi. Tutti siano operatori di pace. Pace e lavoro sono i miei obiettivi, sono disposto a parlare con chiunque e ad andare ovunque». Così Matteo Salvini in una diretta social. «Mi chiedono se vado a Mosca. C'è un linciaggio a reti unificate da tre giorni per la sola idea di portare a Mosca e poi a Kiev una proposta di pace. E allora lavorerò via telefono, ovviamente si può fare da Milano e da Roma», dice il segretario della Lega.
16.43 I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, hanno concordato che la Turchia contribuirà a organizzare lo sminamento dei porti ucraini. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass.
15.55 «L'Italia ha già dato la propria disponibilità per partecipare alle eventuali operazioni di sminamento e intende favorire un ruolo centrale delle Nazioni Unite ed eventualmente di altri partner, come la Turchia, nell’effettivo svolgimento e coordinamento delle operazioni». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di un question time alla Camera. (AGI)
15.51 I carichi di grano ucraini sono bloccati dalle mine piazzate dalle forze di Kiev nelle sue acque, mentre gli approvvigionamenti di cereali russi sono ostacolati dalle sanzioni. Lo ha dichiarato in conferenza stampa a Riad il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che ha annunciato un accordo con la Turchia, «che aiuterà nelle attività di sminamento», i cui dettagli verranno riferiti in seguito. «Non ci sono problemi da parte della Russia, ogni giorno abbiamo dichiarato corridoi umanitari attraverso i quali le navi possono lasciare i porti», ha detto Lavrov, «le navi russe che trasportano grano non sono accettate nei porti europei e non possono essere assicurate per via delle sanzioni imposte dai nostri colleghi europei, che preferiscono non parlarne». Lavrov ha quindi affermato che lo sminamento dei porti ucraini dovrebbe avvenire senza che ciò comporti un vantaggio per le forze militari di Kiev.
15.30 Lavrov: invio lanciarazzi a Kiev provocazione diretta.
15.14 I separatisti filorussi di Donetsk stanno preparando il «processo farsa» ai combattenti dell’Azovstal di Mariupol e intendono utilizzare cittadini ucraini «deportati» come testimoni contro le truppe ucraine. Lo riferisce il Centro per le comunicazioni strategiche e le informazioni di sicurezza di Kiev, citato da Ukrinform. «I preparativi per questo show televisivo di propaganda sono in corso. Questa volta, persone reali possono intervenire come testimoni e vittime. Anche quelli che conoscevamo. Si tratta di ucraini deportati con la forza in Russia», aggiunge il Centro.
14.56 «Le forze russe sono entrate nel centro di Severodonetsk e stanno cercando di prendere piede lì». Lo ha annunciato in un briefing il portavoce del ministero della Difesa dell’Ucraina, Oleksandr Motuzyany, citato dall’agenzia Unian. Ora l’obiettivo mdei russi, ha aggiunto, è «prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Vogliono anche circondare Lysychansk».
13.43 Nessuno esclude la proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di incontrare il presidente russo Vladimir Putin, ma dovrebbe essere finalizzato qualche documento. Lo afferma il Cremlino citato da Interfax.
12.26 Il produttore russo di gas Gazprom ha interrotto le forniture di gas alla danese Orsted e a Shell Energy per il suo contratto di fornitura di gas alla Germania. Lo rende noto il colosso, citando il mancato pagamento in rubli da parte delle società. Gazprom ha già interrotto le forniture all’olandese GasTerra, nonchè a Bulgaria, Polonia e Finlandia dopo il loro rifiuto di pagare il gas in rubli russi, come richiesto da Mosca in risposta alle sanzioni occidentali sul conflitto Russia-Ucraina.
11.45 Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato le sanzioni adottate dal Consiglio Ue nei confronti dell’imprenditore russo Yevgeniy Viktorovich Prigozhin legate alla situazione in Libia e alle sue «relazioni strette con il gruppo Wagner», una milizia paramilitare russa. Prigozhin, oltre a gestire una rete di società che finanziano il gruppo paramilitare, è considerato uno degli oligarchi più vicini al presidente russo Vladimir Putin.
09.52 Il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa è salito a 4.113, mentre i feriti sono finora 4.916: lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
08.28 Oltre metà di Severodonetsk, la città nell’oblast di Lugansk, da giorni assediata dalle truppe ucraine, è «ora occupata dalle forze russe, tra i quali i combattenti ceceni». Lo ha rilevato l’intelligence militare Gb nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo in Ucraina. «Le operazioni di terra russe rimangono strettamente focalizzate», si legge ancora nel rapporto, «con il peso della potenza di fuoco concentrato in un piccolo settore dell’oblast di Lugansk. Nel corso del 30-31 maggio, i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk» e «le forze russe che si sono avvicinate al centro della città».
07.32 Le perdite quotidiane in combattimento dell’Ucraina sono di circa 60-100 soldati uccisi e circa 500 feriti. Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un’intervista pubblicata dal canale televisivo Newsmax e ripresa dall’agenzia russa Tass. «La situazione nell’est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo tra i 60 ei 100 soldati uccisi e qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto. L’intervista del presidente dell’Ucraina, che parlava ucraino, è stata trasmessa in traduzione inglese. Secondo Zelensky, gli ucraini nella parte orientale del paese «detengono il perimetro di difesa» e nella regione di Kharkiv «contrattaccano e fanno pressione». Zelensky ha anche affermato che l’Ucraina non intende cedere i suoi territori. «Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perchè questa è la nostra indipendenza, la nostra sovranità. Ma ci sono alcune difficoltà, dettagli con alcuni territori. Queste difficoltà possono essere discusse», ha detto. Zelensky ha aggiunto che «tali discussioni sono necessarie per iniziare a risolvere queste difficoltà e sfide attraverso i canali diplomatici, altrimenti nulla funzionerà».
06.55 Gli Usa forniranno all’Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici», annuncia Biden. Il presidente americano si riferirebbe ai lanciatori Himars, che verrebbero forniti a Kiev con munizioni capaci di una gittata massima di 80 km. «Non stiamo incoraggiando l’Ucraina a colpire oltre i suoi confini», specifica Biden. Le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nordest di Mosca: lo ha annunciato oggi il ministero della Difesa russo.
Sarà formalizzato oggi a Bruxelles dagli ambasciatori dei 27 il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina. Sì al price cap come misura temporanea: «siamo stati accontentati», commenta Draghi. Zelensky si dice «grato a tutti coloro che hanno lavorato per questo accordo», affermando che così Mosca avrà «decine di miliardi di euro in meno per finanziare il terrorismo».
Secondo i servizi segreti ucraini Putin avrebbe dato l’ordine di occupare entro il primo luglio le intere regioni ucraine di Lugansk e Donetsk, che formano il Donbass. La situazione in quella regione geografica «è molto complicata», ammette Zelensky affermando che l’epicentro dello scontro sono ora le città di Severodonetsk, Lysychansk e Kurakhove. In costruzione nella capitale Kiev la prima linea di difesa contro l’avanzata russa.
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