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Ucraina, i russi controllano Severodonetsk. Appello del Papa: cessi presto la guerra

Le notizie di oggi sulla guerra in Ucraina.

22.10 Gli Stati Uniti non invieranno missili a lungo raggio all’Ucraina. Lo ha chiarito in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. (

21.02 L’artiglieria russa ha ucciso oggi quattro persone e ne ha ferite altre sette nel Donetsk. Lo ha dichiarato il governatore ucraino della regione, Pavlo Kyrylenko, su Telegram.

20.26 I russi hanno preso il controllo della maggior parte di Severodonetsk. Lo riferisce su Telegram il governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai.

18.55 L’embargo dell’Unione europea sulle importazioni di petrolio russo via mare scatterà tra otto mesi. E’ quanto si apprende a Bruxelles al termine della due giorni di vertice straordinario dei leader europei. Alcune eccezioni speciali saranno concesse alla Repubblica Ceca per 18 mesi e fino al 2024 per la Bulgaria.

17.45 «Questa sera, al termine del mese a Te particolarmente consacrato, eccoci di nuovo dinnanzi a Te, Regina della pace, per supplicarti: concedi il grande dono della pace, cessi presto la guerra, che ormai da decenni imperversa in varie parti del mondo, e che ora ha invaso anche il continente europeo». Così papa Francesco a Santa Maria Maggiore recita il rosario per la pace in Ucraina. «Oggi eleviamo i nostri cuori a Te, Regina della Pace: intercedi per noi presso il Tuo Figlio, riconcilia i cuori pieni di violenza e di vendetta, raddrizza i pensieri accecati dal desiderio di un arricchimento facile, su tutta la terra regni duratura la tua pace», ha detto il Pontefice.

15.45 La Rada, il Parlamento ucraino, ha votato a favore delle sanzioni per il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, e altri sette rappresentanti di questa chiesa che «sostengono sistematicamente e attivamente la guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina, legittimano l’invasione delle truppe e il genocidio degli ucraini». A favore hanno votato 292 deputati, riferisce il sito on-line del quotidiano ucraino, Ukrainska Pravda.

14.52  «Dobbiamo cooperare a livello operativo con l’Unione africana per aumentare e migliorare a produzione» di grano alla luce della crisi innescata dalla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue.

12.26 Il presidente dell’Unione africana, Macky Sall, nel suo intervento al Consiglio europeo ha annunciato che parlerà con il presidente russo, Vladimir Putin, per discutere della crisi alimentare in Africa innescata dalla guerra in corso. A quanto si apprende da un alto funzionario Ue che ha assistito allo scambio tra i leader europei e Sall, che è durato una quarantina di minuti, il presidente dell’Unione africana ha chiarito a più riprese che la responsabilità per il blocco del grano in Ucraina è sulle spalle della Russia, che ha invaso il Paese, e non dell’Ue, che ha applicato sanzioni per reagire all’aggressione. «A nome dell’Unione africana - ha scritto Macky Sall su Twitter dopo l’incontro - ringrazio i leader europei che mi hanno accolto alla riunione del Consiglio europeo per discutere le soluzioni alla crisi alimentare causata dalla guerra in Ucraina, che sta colpendo l’Africa». «L'Unione africana - ha aggiunto - continuerà la sua collaborazione con l’Ue».

12.19 Il presidente dell’Unione africana, Macky Sall, nel suo intervento in videocollegamento al vertice Ue, ha lanciato l’allarme sugli effetti devastanti della guerra sulla sicurezza alimentare in Africa. «Il prezzo dei fertilizzanti è destinato a triplicare», «i due terzi della popolazione che soffre di malnutrizione già si trova in Africa», ha spiegato il presidente senegalese. «È chiaro che la colpa non è delle sanzioni approvate dall’Europa ma è della guerra lanciata dalla Russia contro l’Ucraina», ha sottolineato Sall che ha espresso il suo sostegno alle iniziative «per fare uscire il grano dall’Ucraina».

12.12 I capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, riuniti nel vertice straordinario a Bruxelles, hanno ribadito l’appello a Mosca di sbloccare l’export di grano dall’Ucraina. «Il Consiglio europeo condanna fermamente la distruzione e l’appropriazione illegale da parte della Russia della produzione agricola in Ucraina. La guerra di aggressione russa contro l’Ucraina sta avendo un impatto diretto sulla sicurezza alimentare globale e sull'accessibilità economica. Il Consiglio europeo chiede alla Russia di porre fine ai suoi attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, di revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e di consentire le esportazioni di generi alimentari, in particolare da Odessa», si legge nelle conclusioni. «L'Unione europea sta adottando misure attive per facilitare le esportazioni agricole dell’Ucraina e per sostenere il settore agricolo ucraino in vista della stagione 2022. A questo proposito, il Consiglio europeo invita gli Stati membri ad accelerare i lavori sulle «corsie di solidarietà» proposti dalla Commissione e ad agevolare le esportazioni alimentari dall’Ucraina attraverso diverse rotte terrestri e porti marittimi dell’Ue», si legge ancora.

12.09 «La Federazione russa ha fatto già da tempo tutto ciò che è in suo potere per risolvere il problema alimentare che sta emergendo nel mondo». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, in conferenza stampa dal Bahrein dove è in visita.

12.02 Per sbloccare le navi con i carichi di grano nei porti ucraini è necessario che «il governo di Kiev smini le sue acque territoriali». Lo ha ribadito il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa durante la sua visita in Bahrein. «Se Kiev risolve il problema dello sminamento dei porti, la Marina russa garantirà il passaggio senza ostacoli delle navi con grano nel Mediterraneo quando saranno in mare aperto», ha assicurato il capo della diplomazia di Mosca.

11.39 Un tribunale ucraino ha condannato a 11 anni e mezzo di carcere due soldati russi accusati di aver colpito con missili multipli due villaggi della regione di Kharkiv, nel Nord-Est del Paese. Aleksander Bobykin e Aleksander Ivanov sono stati giudicati colpevoli di «violazione delle leggi e dei costumi di guerra», dopo un processo iniziato a metà maggio nei pressi della città di Poltava, secondo l’agenzia Interfax-Ucraina, specificando che i due imputati «hanno confessato totalmente la propria colpa e si sono detti pentiti».

11.21 «È disgustoso: le sanzioni occidentali non sono dirette contro la dirigenza ma contro il popolo russo». Lo ha denunciato su Telegram l’ex presidente Dmitri Medvedev, oggi vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa, dopo l’intesa all’Ue sull'embargo al petrolio da Mosca. «Nel tango senza fine delle sanzioni economiche contro la Russia, la domanda che in qualche modo è andata persa è "i loro autori chi vogliono colpirè?"», ha scritto su Telegram Medvedev, «non certo il presidente, la dirigenza politica e militare del nostro Paese, nessuno di noi ha conti o interessi significativi all’estero». «La conclusione è disgustosa: queste sanzioni sono dirette proprio contro il popolo russo. E non importa cosa mormorino americani ed europei sul fatto che stiano punendo i vertici ma amano i cittadini comuni, sono sciocchezze», ha tuonato l’ex leader del Cremlino. «A cosa serve un embargo sull'acquisto di petrolio e gas dalla Russia? A ridurre le entrate di bilancio e costringere lo Stato ad abbandonare i suoi obblighi sociali, compresa l’indicizzazione dei salari», ha argomentato Medvedev sostenendo che lo stesso scopo hanno misure come il congelamento degli asset della Banca centrale russa, per la disconnessione dal sistema Swift, il bando ai voli.

10.57 Si teme che siano fino a 12 mila i civili intrappolati e senza acqua, né cibo nella città ucraina di Severodonetsk, da giorni costantemente sotto l’attacco delle truppe russe. L’allarme è stato lanciato dal segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati, Jan Egeland, in una nota. «Sono inorridito nel vedere Severodonetsk, la fiorente città in cui avevamo il nostro quartier generale operativo, diventare l’epicentro di un altro capitolo della brutale guerra in Ucraina», ha dichiarato Egeland. «Temiamo che fino a 12 mila civili rimangano intrappolati tra il fuoco incrociato in città, senza accesso sufficiente ad acqua, cibo, medicine o elettricità. Il bombardamento quasi costante sta costringendo i civili a nascondersi nei rifugi antiaerei e negli scantinati, con poche possibilità di scappare».

10.53 I corpi di 152 militari ucraini uccisi nel corso dell’assedio all’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati trovati dalle forze armate russe dopo la resa dei difensori dello stabilimento. Si trovavano in un camion isotermico e ora i russi, che ormai controllano la città portuale sul mar d’Azov, programmano di restituirle a Kiev «al più presto», secondo quanto ha fatto sapere oggi il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.

10.13 Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, sarà in visita in Turchia l’8 giugno per discutere della creazione di «corridoi sicuri» per il trasporto del grano ucraino. Lo ha annunciato omologo turco Mevlut Cavusoglu. «Lavrov verrà in Turchia l’8 giugno con una delegazione militare per discutere, tra l’altro, della creazione di corridoi sicuri per il trasporto del grano. Questa è la questione più importante», ha dichiarato il ministro aggiungendo che la Turchia vuole creare a Istanbul un centro per l’osservazione di queste rotte marittime. In una telefonata con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan ieri, il leader russo, Vladimir Putin, ha detto che Mosca è pronta a facilitare l’esportazione senza ostacoli di grano dai porti ucraini in coordinamento con la Turchia.

10.01 «La pace» in Ucraina «non può essere l’obiettivo finale» perché «anche se si arriva alla pace le atrocità in quei territori che sono stati conquistati continueranno. Quindi se vogliamo mettere fine alle sofferenze dobbiamo respingere l’aggressore ai suoi confini». Lo ha dichiarato Kaja Kallas, primo ministro dell'Estonia.

10.00 «Penso che il gas dovrebbe essere nel settimo pacchetto di sanzioni, ma devo essere realista e non credo che ci sarà». Lo ha dichiarato il primo ministro dell’Estonia, Kaja Kallas, al suo arrivo al vertice Ue. «Ieri abbiamo discusso in breve» di un eventuale embargo sul gas russo, «ma ovviamente il tema del gas è molto più difficile di quanto sia stato il petrolio» e «tutte le prossime sanzioni saranno più difficili perché inizieranno ad avere un effetto sugli europei», ha aggiunto Kallas.

9.42 «Penso di sì, una settimana fa avrei risposto sì» alla domanda se il patriarca Kirill sarebbe finito nella lista delle persone sanzionate dall’Ue. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al vertice Ue.

9.26 I russi controllano «una parte» di Severodonetsk. Lo ha annunciato il governatore della regione ucraina di Lugansk, Serhiy Gaidai, secondo il quale però le truppe di Mosca non possono muoversi liberamente per la presenza delle unità ucraine, «che continuano a respingere» il nemico. Lo riporta l’agenzia Unian. A Severodonetsk, ha spiegato il governatore, «la situazione resta estremamente difficile: parte della città è controllata dall’esercito russo. Ma lì ci sono i nostri e i russi vengono respinti, non possono muoversi liberamente».

8.58 Un corridoio per il passaggio dei camion che trasportano merci sarà organizzato dai russi fra la regione di Kherson e la Crimea: lo ha dichiarato il vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione di Kherson, Kirill Stremousov. «Verrà aperto un percorso speciale vicino a Chaplynka. Kalanchak rimarrà il passaggio per i passeggeri e sarà aperto un altro percorso per semplificare il traffico merci», ha detto Stremousov. Attualmente il trasporto su strada rimane il principale per le merci dirette alla regione di Kherson. «Stiamo mettendo a punto le ferrovie e stiamo cercando di risolvere la situazione intorno ai porti marittimi», ha dichiarato lo stesso dirigente russo. I valichi di frontiera per veicoli e pedoni di Armyansk, Dzhankoi e Perekop si trovano nel nord della Crimea; sono segnalate lunghe file di mezzi in attesa ai punti di attraversamento.

8.56 Almeno tre civili sono morti e altri sei sono rimasti feriti in un attacco missilistico durante la notte a Sloviansk, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo ha riferito il governatore regionale Pavlo Kyrylenko, secondo il quale l’attacco ha colpito un edificio scolastico e ha danneggiato almeno altri sette palazzi. Il bilancio definitivo delle vittime, hanno spiegato le autorità, non sarà noto fino al completamento delle operazioni di soccorso attualmente in corso.

8.53 Intensi bombardamenti dell’esercito russo sulla città e la regione di Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina. Lo ha scritto su Facebook il presidente dell’amministrazione militare regionale Vitaly Kim, riportato da Unian. «I bombardamenti intensi sulla città e la regione continuano. Colpita anche una abitazione con due bambini che non sono stati feriti. Il nostro esercito sta resistendo al nemico. Tutto sta andando secondo i piani. E noi continuiamo a lavorare», ha detto.

8.49 Per ottenere «l'obiettivo politico» di «occupare l’intero territorio degli Oblast di Donersk e Lugansk», secondo l’intelligence della Difesa britannica ora «la Russia dovrà assicurarsi altri obiettivi operativi impegnativi oltre a Severodonetsk, tra cui la città chiave di Kramatorsk e la strada principale M04 Dnipro-Donetsk». È quanto si legge nell’odierna analisi sulla situazione in Ucraina degli 007 del Regno Unito.

8.48 La prima nave mercantile, dalla caduta di Mariupol in mano russa, è salpata dal porto della città-simbolo della resistenza ucraina. Come reso noto dai leader separatisti filo-russi di Donetsk, il cargo è diretto verso la città russa di Rostov sul Don. Un portavoce del porto ha dichiarato la scorsa settimana che la nave avrebbe caricato 2.700 tonnellate di metallo a Mariupol prima di salpare diretta a Est, a Rostov. L’Ucraina ha denunciato che l’invio di metallo in Russia da Mariupol è un saccheggio.

8.24 Le navi del porto di Mariupol, città sul mar d’Azov conquistata dopo settimane di assedio dell’acciaieria Azovstal e la resa dei suoi difensori, passano all’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk. Lo ha annunciato il leader della Rpd, Denis Pushilin. «Alcune delle navi saranno trasferite nella giurisdizione della Rpd e saranno rinominate. In questo modo, la Rpd sarà in grado di formare una propria flotta commerciale», ha concluso.

8.15 Nonostante il fallimento registrato dai russi nella prima fase della guerra in Ucraina, quando hanno dovuto rinunciare alla conquista della capitale, per il primo viceministro dell’Interno Yevhen Yenin, secondo quanto riferisce l’agenzia Unian, Kiev non è ancora al sicuro. «È ingenuo pensare di garantire che Kiev e l’Ucraina non siano più un obiettivo - ha detto - e probabilmente non sarà possibile neanche a guerra finita. Con questi vicini, è meglio essere sempre preparati all’aggressione». «Anche a Kiev - ha aggiunto - anche se ora è relativamente pacifica, ci sono rischi e minacce, soprattutto di attacchi missilistici e bombe della Russia, nonostante sia una delle città più protette dell’Ucraina in termini di difesa aerea».

8.04 L’invasione russa dell’Ucraina ha provocato 4.074 morti e 4.826 feriti tra i civili da quando è iniziata lo scorso 24 maggio: sono i dati diffusi oggi a Ginevra dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Le vittime civili si suddividono in 1.540 uomini, 1.014 donne, 93 ragazze e 100 ragazzi, oltre a 69 bambini e 1.258 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Fra i feriti, secondo le stime delle Nazioni Unite, ci sono 971 uomini, 653 donne, 112 ragazze e 137 ragazzi, oltre a 166 bambini e 2.787 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto.

1.39 «Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi compiuti dagli Stati membri per prevedere nel loro diritto nazionale adeguate misure di confisca e invita il Consiglio a esaminare rapidamente la recente proposta della Commissione sulle misure di diritto penale in caso di violazione delle sanzioni dell’Ue». È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo straordinario sull'Ucraina. «Il Consiglio europeo sostiene l’esplorazione attiva di ulteriori opzioni in linea con il diritto dell’Ue e internazionale, comprese quelle volte a utilizzare i beni russi congelati per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina», si legge ancora nelle conclusioni.

1.13 «È stato positivo il fatto che abbiamo discusso al Consiglio la proposta della Commissione di creare una piattaforma dove possiamo condividere tutte le iniziative internazionali per essere chiari sulla direzione del viaggio» che riguarda la ricostruzione dell’Ucraina, «per raccogliere i necessari investimenti, ma anche per essere molto chiari sul fatto che gli investimenti vanno con le riforme: riforme nella capacità amministrativa, nell’indipendenza della giustizia, nella lotta alla corruzione». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa.

0.12 «Il Consiglio europeo è pronto a concedere all’Ucraina 9 miliardi di euro» in sostegno macrofinanziario. Lo ha annunciato su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Insieme al G7, continueremo ad aiutare l’Ucraina a far fronte ai suoi bisogni immediati di liquidità», ha aggiunto Michel.

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