Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina. 21.58 Molti piloti ucraini sono morti cercando di sfondare ad Azovstal: lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi raccontando per la prima volta come i piloti ucraini abbiano cercato di volare fino ad Azovstal per aiutare le centinaia di persone, civili e militari, rimasti intrappolati per settimane nei sotterranei delle acciaierie di Mariupol. 20.50 Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato al presidente russo Vladimir Putin del completamento dell’operazione e della completa liberazione delle acciaierie di Azovstal e di Mariupol. Lo riferiscono le agenzie russe. 19.56 Un totale di 2.439 combattenti ucraini si sono arresi e hanno lasciato l’Azovstal di Mariupol. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, rivendicando il totale controllo dell’acciaieria. 18.48 «Se guardiamo alla situazione, Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l’Unione europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che non sarebbe stata capace di avere la stessa posizione con i nostri alleati transatlantici. Ha pensato che l’Ucraina non sarebbe stata capace di resistere oltre qualche giorno». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla Cnn. «Il mondo può vedere che l’esercito russo non è così forte, che la corruzione dell’esercito russo ha delle conseguenze. Il mondo può vedere che la Nato si allarga con la Svezia e La Finlandia che hanno richiesto l’adesione», ha aggiunto. Alla domanda se l’Ucraina può vincere la guerra, Michel ha risposto «sì». 17.44 I difensori di Azovstal hanno ricevuto da Kiev l'ordine di smettere di combattere. Lo annuncia in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko ancora nell'acciaieria dopo che, secondo Mosca, circa in 2mila si sono arresi. 16.45 La situazione nell’area delle ostilità in Ucraina è attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Lo ha riferito, in un briefing, il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk, come riporta l’agenzia Unian. «La situazione nell’area delle ostilità è attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Le forze di occupazione russe stanno usando fuoco intenso lungo l’intera linea di contatto e stanno cercando di colpire con l’artiglieria nella profondità della difesa delle truppe ucraine», ha affermato il portavoce. 15.56 «La Santa Sede riafferma, come ha sempre fatto, la sua disponibilità a favorire un autentico processo negoziale, vedendolo come la strada giusta per una risoluzione equa e permanente» del conflitto tra Russia e Ucraina. Lo ha detto mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, nella conferenza stampa a Kiev con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. 14.41 «Noi siamo pronti ad andare, laddove ci fosse una richiesta, a sminare il porto di Odessa, abbiamo delle navi cacciamine pronte ad esser utilizzate, sono allertate ed in "prontezza", come si dice in questi casi». Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa e deputato Forza Italia. 14.22 «Il nostro rapporto con la leadership politica russa si è drammaticamente deteriorato negli ultimi anni a seguito allo scandalo doping, agli attacchi informatici e persino alle minacce personali a individui del Comitato Olimpico Internazionale e del Movimento Olimpico». Lo ha ammesso il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach parlando oggi all’Olympic House di Losanna durante il terzo ed ultimo segmento della 139/a Sessione del Cio. Bach oggi ha ricordato il suo appello di pace («dai una possibilità alla pace») fatto ai leader politici di tutto il mondo nei discorsi di apertura e chiusura dei Giochi invernali di Pechino. A seguito della squalifica per doping - scadrà il 16 dicembre prossimo - gli atleti russi hanno preso parte alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e ai Giochi invernali di Pechino 2022 sotto il logo del Comitato Olimpico Russo, senza il solenne inno, senza l’acronimo Rus e senza la scritta Russia. A seguito dell’invasione militare russa in Ucraina, il Cio ha raccomandato a tutte le federazioni mondiali di non invitare atleti e dirigenti russi e bielorussi ad eventi internazionali. 14.07 «Grande apprezzamento per l’azione della presidenza italiana del comitato dei ministri e per la pronta risposta all’aggressione russa» è stata espressa dal ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, intervenuto oggi in collegamento alla 32/esima sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in corso a Venaria, alle porte di Torino. Kuleba ha anche sottolineato la «forte comunanza di valori con tutti i paesi del Consiglio d’Europa» e «l'allineamento con i valori fondanti dell’organizzazione». 14.02 «Certo che gli ucraini vogliono la pace, ma c'è un ostacolo, Putin». Lo ha detto a Venaria Reale, dove partecipa al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, il viceministro degli Esteri ucraino, Emine Dzhaparova. «Quando la guerra in Crimea è cominciata nel 2014 e tutto il mondo ha pensato che l’appetito di Putin sarebbe stato soddisfatto - ha aggiunto - ha fatto un errore, quindi la nostra richiesta e il nostro impegno è non fare più errori, la guerra va fermata in Ucraina, perché altrimenti diventerà più grande». 13.57 L’Ucraina potrà dire di aver vinto la guerra solo quando «anche l’ultimo soldato russo avrà lasciato il Paese». Lo ha sottolineato, a margine della riunione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, il viceministro degli Esteri di Kiev, Emine Dzhaparova. «Il mio presidente Volodymyr Zelensky è molto chiaro nel dire che ci sono alcuni principi sacri nel diritto internazionale e l’integrità e sovranità internazionale sono qualcosa che non può essere barattato o contrattato», ha aggiunto, escludendo che la cessione di parti del Paese possa essere sul tavolo. 13.50 I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G7 hanno mobilitato 19,8 miliardi di dollari per l’Ucraina e si sono impegnati a fornire ulteriore sostegno finanziario se necessario. È quanto si legge nel comunicato finale del summit. 13.35 Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è intervenuto in video al Comitato del ministri del Consiglio d’Europa ringraziando la presidenza italiana per le azioni prese durante il semestre e soprattutto per la pronta risposta all’aggressione russa dell’Ucraina. Il Consiglio d’Europa ha deciso di escludere la Russia in seguito all’azione militare iniziata il 24 febbraio scorso. Kuleba ha anche ribadito la «forte comunanza di valori con tutti i Paesi del Consiglio d’Europa e l’allineamento con i valori fondanti dell’organizzazione», hanno riferito i testimoni del suo intervento. 13.10 Gli ultimi soldati ucraini trincerati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol hanno ricevuto da Kiev l’ordine di «smettere di combattere per difendere la città». Lo ha dichiarato in un video messaggio Denis Prokopenko, comandante del Battaglione Azov, una delle unità ucraine presenti nello stabilimento assediato dai russi. «Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città», ha detto Prokopenko, confermando che dal complesso industriale sono stati fatti uscire tutti i feriti gravi. 13.01 Il semestre italiano di presidenza del Consiglio d’Europa è stato «segnato dal drammatico attacco russo all’Ucraina, carico di drammatiche conseguenze»: il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha passato il testimone al collega irlandese Simon Coveney tracciando un bilancio del periodo che si conclude oggi. «È stato un esercizio complesso, con la sospensione e poi l’esclusione della Federazione russa. Questo percorso istituzionale senza precedenti è avvenuto nella consapevolezza della sfida e dell’interesse condiviso a muoversi uniti. 12.45 Negli ultimi attacchi russi in Ucraina, è stata colpita una scuola a Severodonetsk; nel bombardamento, come riporta su Telegram il governatore regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, sono rimaste uccise tre persone. Nell’edificio si nascondeva più di 200 persone, tra cui molti bambini. Lo riporta Ukraina 24. 12.15 «Nelle ultime 24 ore sono stati respinti 14 attacchi nelle direzioni di Donetsk e Lugansk, otto carri armati, quattordici unità di veicoli corazzati da combattimento e sei unità di veicoli russi sono stati distrutti». Lo ha riferito lo Stato maggiore ucraino, in un aggiornamento della situazione militare, aggiungendo che è stato abbattuto un drone Orlan-10. Le forze di Mosca nel mar Neo e nel Mar Azov «continuano a bloccare le navi civili». 12.03 «Lo sapevo, ne ero sicuro ma non ci volevo credere. Non si portano 200.000 truppe in assetto di guerra sul confine di un paese se non per attaccare. Io ero sicuro sarebbe successo perché purtroppo è successo anche in passato con l’Unione Sovietica. Allo stesso tempo non volevo crederci. Ho parlato con Putin fino all’ultimo e ci siamo dati appuntamento per risentirci, ma lui ha lanciato invasione. È un dramma terribile, un errore spaventoso fatto da Putin». Lo ha detto il premier Mario Draghi, conversando con gli studenti a Sommacampagna. 11.58 È iniziato l’intervento, che durerà diverse ore, a Vadim, il ragazzo ucraino che ha riportato gravi ustioni nel tentativo di salvare la mamma. Il ragazzo sarà sottoposto all’intervento, delicato e complesso, al Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale Sant'Eugenio. «Sono costantemente in contatto con l’équipe medica. Forza Vadim!», commenta l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. 11.51 Gli Stati Uniti e i Paesi alleati, fra cui il Regno Unito, valutano l’invio all’Ucraina dei micidiali sistemi Harpoon (o simili), missili anti-nave a lunga gittata, al fine di rompere il blocco navale della flotta russa e la conseguente crisi delle forniture alimentari a livello mondiale. È quanto emerge dalle rivelazioni del Daily Telegraph, secondo cui le nuove armi potrebbero rientrare fra le ulteriori forniture militari promesse ieri dal premier britannico Boris Johnson al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una telefonata. In questo senso, sottolinea il Telegraph, si sono fatti avanti anche gli Stati Uniti, secondo non precisati funzionari americani, per l’invio diretto alle forze di Kiev dei missili «made in Usa» o anche attraverso i Paesi alleati europei che ne sono in possesso. Da parte di alcuni Stati, precisa il quotidiano, ci sarebbero però alcune perplessità per il rischio di accelerare ancora di più l’escalation con la Russia di Vladimir Putin tramite l’invio di armamenti sempre più moderni e potenti. 11.22 La Guardia nazionale ucraina ha pubblicato un video, riportato da Bbc, che mostra la distruzione di un ponte che collega Severodonetsk a Rubizhne, nella regione di Lugansk. L’operazione speciale delle forze di sicurezza ucraine mira a rallentare l’avanzata delle truppe russe nell’area. La Bbc precisa si non essere in grado di verificare in modo indipendente le immagini. 11.18 La città di Rubizhne, nella regione del Luhansk, condivide lo stesso destino di Mariupol: «È stata completamente distrutta, non ci sono edifici superstiti, molte case non possono essere restaurate. Nei cortili ci sono cimiteri». Lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale del Luhansk Sergi Gaidai, che su Telegram pubblica le immagini della città, con palazzi distrutti o rasi al suolo e croci di legno nei cortili. «Prima della guerra più di 60.000 persone vivevano qui e lavoravano», spiega Gaidai, assicurando che «la ricostruiremo quasi da zero». 10.44 Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa si avvia ad approvare oggi un nuovo piano di azione per l’Ucraina: lo ha annunciato, aprendo la sua ultima sessione da presidente, il ministro degli Esteri Luigi di Maio, alla reggia di Venaria Reale. «Prima di tutto parleremo di assistenza all’Ucraina: rivedremo il nostro piano di azione in relazione alle esigenze effettive», ha spiegato. 10.25 «Chi attacca usando la violenza ha sempre torto. L’Ucraina si sta riparando dagli schiaffi che gli sta dando la Russia» ma da Stato «piccolino è diventato grande» perché è stato «aiutato dagli amici, combatte, si difende per un motivo: la libertà». Lo ha detto il premier Mario Draghi parlando alla scuola Dante Alighieri di Sommacampagna, nel Veronese. 9.53 «I Paesi che importano il nostro grano e altri prodotti alimentari avranno tempi molto difficili in assenza delle forniture russe» ma «hanno solo loro da incolpare». Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, puntando il dito contro le «maledette sanzioni» occidentali che «non valgono un centesimo quando si tratta di cose vitali, quando si tratta di forniture di energia per riscaldare le case, quando si tratta di cibo per sfamare le persone. Le sanzioni ostacolano questo e anche l’allargamento della Nato lo ostacola», ha aggiunto Medvedev, ribadendo «ancora una volta che non ci saranno esportazioni a scapito del nostro mercato». 8.59 «I russi stanno bombardando Severodonetsk molto intensamente, fino a 15 mila persone restano nei rifugi, i pozzi nei vecchi distretti della città sono stati preservati per fornire acqua alla popolazione». Lo ha riferito Serhiy Gaidai, il governatore del Luhansk, nell’Est dell’Ucraina, precisando che «tutte le torri per cellulari sono fuori uso» e «il 70% dei palazzi alti sono distrutti o danneggiati». 8.42 «In questi mesi abbiamo aiutato l’Ucraina, al terzo mese di conflitto bisogna lavorare per la pace, inviare altre armi allontana la pace». Lo dice Matteo Salvini a Radio 24. «Bisogna fare tutto il possibile per portare Putin e Zelensky al tavolo» del negoziato, ha affermato il segretario della Lega. «Le trattative spetteranno all’Ucraina, alla Russia, all’Onu, io lavoro per il cessate il fuoco», dice. 8.28 «La Lega sin dall’inizio ha scelto di entrare in questo governo con una funzione di stimolo alla tutela degli interessi nazionali a tutto campo, dall’economia alle relazioni internazionali. Non è nell’interesse dell’Italia assumere posizioni del tutto contrarie alla nostra lunga e apprezzata tradizione diplomatica dal dopoguerra a oggi». Lo dice Matteo Salvini, segretario della Lega, in un’intervista al Giornale. Asse con M5s? «Non esiste nessun asse precostituito e le posizioni della Lega sono molto diverse da quelle del M5s su molti dossier fondamentali. Può succedere che su alcuni temi, per esempio quello della guerra, i nostri partiti talvolta esprimano posizioni avvicinabili». 8.15 La posizione del Pd è stata chiara fin da subito: non si può lasciare da solo il popolo ucraino, vittima di un’aggressione illegale e criminale da parte di Putin. Va fermato, fiaccato e spinto alla pace con una forte e decisa azione europea». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in un’intervista alla Faz. Il riavvicinamento tra M5S e Lega? «Mi pare - osserva - una prospettiva assolutamente inimmaginabile. Le alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative sono lì a dimostrarlo, non vedo alcun riavvicinamento e sono fermamente convinto che Conte non lo persegua». 8.02 L’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe procede a rilento perché di fatto i soldati di Mosca si trovano a combattere contro altri «russi». Lo ha affermato il senatore russo Frants Klintsevich in un programma televisivo. «Stiamo combattendo uno degli eserciti più forti e meglio addestrati, stiamo lottando contro ufficiali e soldati russi con esattamente la stessa nostra mentalità», ha sottolineato. 7.23 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver trasformato la regione orientale del Donbass in un «inferno». Nel suo messaggio notturno, il presidente ucraino ha detto che nella regione «gli occupanti stanno cercando di aumentare la pressione. È l'inferno e non è un’esagerazione». Ci sono «attacchi costanti sulla regione di Odessa, sulle citta dell’Ucraina centrale. Il Donbass è completamente distrutto», ha detto. «Tutto questo non ha e non può avere nessuna spiegazione militare per la Russia», ha aggiunto: «Questo è un tentativo deliberato e criminale di uccidere quanti più ucraini possibile». 7.22 Missili russi hanno colpito la notte scorsa il villaggio di Desna - nell’Ucraina settentrionale, vicino al confine con la Bielorussia - provocando «molti morti»: lo ha detto nel suo messaggio notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta la Cnn. 7.21 «La tenace resistenza ucraina a Mariupol dall’inizio della guerra significa che le forze russe nell’area devono essere riequipaggiate e ristrutturate prima che possano essere redistribuite efficacemente. Questo può essere un processo lungo se eseguito a fondo». Lo ha sottolineato l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano, notando però che «i comandanti russi sono sotto pressione per raggiungere risultati operativi». Questo «significa che probabilmente la Russia ridistribuirà rapidamente le proprie forze senza un’adeguata preparazione, il che rischia un ulteriore logoramento delle forze».