Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.
22.31 Per il premier kosovaro Albin Kurti, il presidente russo Vladimir Putin non può richiamarsi al Kosovo come pretesto per motivare la sua «aggressione all’Ucraina».. «La Nato intervenne (con i bombardamenti aerei contro la Serbia nella primavera 1999, ndr) a causa di un genocidio in Kosovo, che è ben documentato e per il quale esistono testimoni. Cosa questa che non è avvenuta in Ucraina», ha detto Kurti citato dai media serbi. Il premier, che è su posizioni radicali e fortemente antiserbe, è poi tornato a denunciare gli stretti rapporti che la Serbia mantiene con la Russia, contro la quale si rifiuta di imporre sanzioni. A Belgrado, a suo dire, si tengono molto spesso manifestazioni filorusse alle quali si possono vedere anche esponenti del governo, mentre Pristina prosegue sulla strada verso l’adesione alla Nato, ha fatto domanda di ammissione al Consiglio d’Europa e si aspetta dalla Ue la liberalizzazione dei visti per i cittadini kosovari. «Noi siamo il Paese più democratico nei Balcani occidentali, la Serbia non è una democrazia ma uno stato autoritario. E ciò mette in pericolo la pace a lungo termine nella regione. Per questo il Kosovo deve ottenere maggiori aiuti economici e l’adesione a Ue e Nato», ha detto Kurti.
21.51 Il dipartimento di stato Usa ha annunciato di aver autorizzato, su delega presidenziale, un ulteriore pacchetto di 100 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina, il decimo dall’inizio del conflitto, per un totale di 3,9 miliardi di dollari. La fornitura comprende, tra l’altro, 18 obici Howitzers da 155 mm, 3 radar anti artiglieria An/Tpq-36, equipaggiamento da campo e pezzi di ricambio.
21.12 Le autorità ucraine stanno trattenendo nei loro porti quasi 80 navi provenienti da 17 Stati diversi. Lo ha denunciato Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Federazione russa. «In sette porti (Kherson, Nikolaev, Chernomorsk, Ochakov, Odessa, Yuzhny e Mariupol), 75 navi straniere provenienti da 17 Stati rimangono bloccate» per volere degli urcaini, ha detto Mizintsev in un briefing. Allo stesso tempo, ha osservato che «la minaccia di bombardamenti e l’elevato pericolo di mine creati dai funzionari di Kiev nelle proprie acque territoriali non consentono alle navi di partire verso il mare aperto».
20.55 Il vicecomandante e portavoce del Battaglione Azov, Svjatoslav Palamar, soprannominato Kalyna, non ha lasciato l’acciaieria di Mariupol con gli altri soldati consegnatisi ai russi. «Oggi è l’85esimo giorno di guerra. Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. E’ in corso un’operazione, i cui dettagli non annuncerò», ha dichiarato Palamar, anche portavoce dell’Azov, in un video messaggio su Telegram rilanciato dall’agenzia Unian. In precedenza, erano stati i media russi a diffondere la notizia della resa del vicecomandante.
20.51 Il capo di stato maggiore delle Forze armate russe, Valery Gerasimov, ha avuto un colloquio telefonico con il capo di stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley. Come ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, rilanciato dall’agenzia Ria Novosti, i due generali hanno discusso una serie di questioni, tra cui l’Ucraina. Il colloquio è avvenuto su iniziativa della parte americana, ha sottolineato la Difesa russa.
20.14 Il Parlamento ha approvato la sospensione, per un anno, dei dazi doganali UE su tutte le importazioni ucraine, per sostenere l’economia del paese. Tale liberalizzazione temporanea del commercio arriva in risposta all’impatto della guerra russa contro l’Ucraina che sta ostacolando la capacità commerciale del paese. La procedura è stata accelerata per consentirne l’adozione odierna in Plenaria. Le misure prevedono la completa rimozione, per un anno, dei dazi all’importazione di prodotti industriali, dei dazi doganali di prodotti ortofrutticoli, nonché dei dazi antidumping e le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio. Il testo legislativo è stato approvato con 515 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni.
19.22 L’Onu ha esortato Russia e Ucraina a «riprendere» i contatti e il coordinamento che hanno consentito le evacuazioni da Mariupol al fine di ripristinare i colloqui di pace attualmente in stallo. Le operazioni per evacuare i civili, avvenute con successo, e successivamente la scelta dei combattenti ucraini di uscire dall’acciaieria di Azovstal, indicano la via del ritorno verso negoziati più ampi per porre fine al conflitto, ha affermato il sottosegretario agli Affari umanitari, Martin Griffiths. «Quelle operazioni non sarebbero potute avvenire se non fosse stato per la cooperazione tra la Federazione Russa e le autorità ucraine», ha detto ai giornalisti a Ginevra. «Voglio pensare che il fatto che questa cooperazione abbia funzionato relativamente bene, sicuramente meglio rispetto alle settimane precedenti di questa guerra, suggerisca che c’è qualcosa su cui basarsi». Griffiths ha quindi chiesto la ripresa dei colloqui, insistendo: «Dobbiamo tornare al tavolo».
Griffiths ha anche sottolineato la necessità di ripristinare l’export del grano ucraino. Prima dell’invasione russa, il Paese era considerato il paniere del mondo, esportando 4,5 milioni di tonnellate di prodotti agricoli al mese attraverso i suoi porti. Ciò equivale al 12% del grano del pianeta, al 15% del mais e alla metà dell’olio di girasole. Ora, con i porti bloccati, l’Onu ha avvertito che la guerra sta esacerbando una crisi alimentare globale che potrebbe portare ad anni di fame di massa.
18.24 Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha annunciato di aver parlato con la sua controparte britannica, Liz Truss, su come «ritenere la Russia responsabile «non solo per le uccisioni, le torture e lo stupro degli ucraini, ma anche per le persone che muoiono di fame in tutto il mondo, compresa l’Africa». Lo ha scritto Kuleba su Twitter.
17.24 Almeno 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite oggi nei bombardamenti russi sulla città di Severodonetsk, nell’est dell’Ucraina, quasi circondata dalle forze di Mosca. Lo ha annunciato il governatore regionale Serguii Gaidai. I russi «hanno iniziato al mattino a bombardare il centro regionale in modo casuale con armi pesanti. I bombardamenti continuano», ha precisato sul Telegram.
16.39 «Le misure per evacuare i soldati ucraini da Mariupol continuano». Lo ha detto il brigadiere generale Oleksii Gromov, capo del dipartimento operativo dello Stato maggiore di Kiev, senza dare indicazioni sui numeri dei militari usciti da Azovstal, che secondo Mosca sono al momento 1.730. «Sappiamo che il nostro nemico è insidioso, ma crediamo che la parola data verrà mantenuta», ha affermato in un briefing a Kiev, citato dalla Cnn, a proposito della sicurezza delle truppe uscite dall’acciaieria e trasportate nei territori sotto controllo russo.
16.22 Se l’Ucraina non pagherà le forniture energetiche della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Russia è pronta a utilizzarla per i suoi scopi. Lo ha affermato il vicepremier di Mosca, Marat Khusnullin, citato dalle agenzie russe, dicendosi certo che l’impianto resterà comunque operativo. Secondo l’agenzia nucleare di Kiev, Energoatom, la centrale continua per il momento a fornire energia all’Ucraina. Lo scorso anno, Zaporizhzhia ha generato circa il 20% del totale dell’energia elettrica prodotta in Ucraina.
15.56 «L’Ucraina può vincere questa guerra». È la convinzione espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa congiunta a Copenhagen con la premier danese, Mette Frederiksen. «L’Europa si trova nella situazione più pericolosa da decenni», ha affermato Stoltenberg, ribadendo che la Nato ha «risposto con un’unità senza precedenti alla brutale invasione russa dell’Ucraina».
15.19 I pubblici ministeri ucraini hanno chiesto l’ergastolo per Vadim Shishimarin, il primo soldato russo sotto processo per crimini di guerra in Ucraina. Poco prima Shishimarin, sergente ventunenne accusato di aver ucciso un civile di 62 anni, aveva chiesto «perdono» nel tribunale di Kiev. Sul banco degli imputati vi sono altri due soldati russi, anche loro accusati di aver commesso crimini contro civili.
14.00 Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Ucraina bis. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 336 voti a favore, 51 contrari e due astenuti.
13.11 La Russia «difenderà i suoi beni congelati all’estero» e si «batterà contro i tentativi di rubarli». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
13.02 Il futuro dei territori ucraini controllati dalle forze russe sarà deciso solo in base alla volontà dei residenti locali. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov citato dall’agenzia russa Interfax.
12.41«Quando chiedo un aggiornamento della risoluzione penso al rilancio di un confronto in Parlamento alla luce di quanto è emerso nel Paese in queste settimana, in modo da interpretare la nuova fase a favore della ripresa del negoziato. E per quanto riguarda l’invio delle armi, la nostra posizione è nota: abbiamo già dato». Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte, conversando con l’Ansa.
12.37 I valori europei di pace e libertà oggi «stridono con l’aggressione di un Paese confinante, più grande e più forte. Ciò ci pone di fronte a degli interrogativi: risulta inatteso e sorprendente il tentativo di far retrocedere la storia da chi pretende con la violenza delle armi di imporre le sue scelte a un Paese meno grande e meno forte». Questi valori non possono essere «sacrificati lacerandosi» rispetto alle risposte da dare. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando a Padova alla cerimonia per gli 800 anni dell’Università.
11.51 La Russia ha annunciato di aver deciso di espellere cinque diplomatici portoghesi: lo riferisce il ministero degli Esteri russo, ripreso dall’agenzia statale russa Ria Novosti. I diplomatici portoghesi, secondo le autorità di Mosca, hanno 14 giorni per lasciare la Russia. Mosca presenta la decisione come una «misura di risposta» all’espulsione di dieci diplomatici russi da parte del Portogallo. Le truppe russe hanno invaso l’Ucraina lo scorso 24 febbraio.
11.33 «Abbiamo registrato una riduzione della percentuale di gas Russo nel totale del gas utilizzato in Ue che questo aprile è stata del 26% rispetto al 40% del livello dell’aprile dello scorso anno». Lo ha detto la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson intervenendo al Parlamento europeo sul piano RepowerEu.
11.32 Per coinvolgere l’Ucraina nella strategia energetica europea «la Commissione Ue lancerà un progetto RePowerUkrainè» di sostegno energetico e di rilancio delle infrastrutture dell’Ucraina. Lo ha detto la commissaria Ue all’energia, Kadri Simson, durante il suo intervento all’assemblea plenaria del Parlamento europeo sul RepowerEu. «Il pericolo di interruzione totale di forniture energetiche dalla Russa è tangibile e occorre essere preparati. Come con RepowerEu intendiamo sostituire i combustibili fossili russi con energia pulita, aumentando la partecipazione delle rinnovabili al mix energetico al 45% entro 2030», ha spiegato Simson.
11.21 La Russia è pronta a riprendere i colloqui con l’Ucraina, quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko citato dall’Agenzia Interfax..
11.03 «Qualcuno in quest’aula parla di inviare altre armi, io non ci sto. Noi siamo assolutamente e orgogliosamente ancorati ai valori, ai diritti conquistati in Occidente, stiamo con la democrazia, mai con la guerra ma con i popoli e mai con gli aggressori». Così il senatore Matteo Salvini intervenendo in Aula sull'informativa del premier Draghi. E rivolgendosi a lui ha aggiunto: «Grazie per le parole di pace, sia a Washington che oggi in aula condivise da tutti spero».
10.57 Le forze aerospaziali russe hanno lanciato oggi un razzo Soyuz-2.1 che ha messo in orbita attorno alla Terra un nuovo satellite militare. Ne danno notizia le agenzie russe. I lancio è avvenuto dal cosmodromo di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, nella provincia di Arcangelo.
10.22 Il vice comandante e portavoce del Reggimento Azov, Svjatoslav Palamar (Kalina), avrebbe lasciato l'Azovstal ieri sera. Lo scrivono canali Telegram filogovenativi russi riportando le parole di un reporter inviato al fronte, Dmitry Steshin, ma sottolineando che non ci sono altre conferme.
10.19 Mario Draghi annuncia il vertice Italia-Turchia per i primi giorni di luglio ad Ankara per fare il punto sulle prospettive negoziali e sui rapporti bilateriali tra i due paesi. Il premier, parlando al Senato, ha ricordato che si tratta del primo vertice da 10 anni a questa parte.
10.15 «Non offriteci un cessate il fuoco, questo è impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe. La società ucraina non è interessata a una nuova «Minsk» e al ritorno della guerra tra pochi anni». Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, ripreso dall’agenzia Unian.
10.12 Un totale di 1.730 soldati ucraini che erano asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì scorso: lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.
10.11 «L’ambiguità strategica sulla prospettiva europea dell’Ucraina praticata da alcune capitali dell’Ue negli ultimi anni è fallita e deve finire. Ha solo rafforzato Putin. Non abbiamo bisogno di surrogati dello status di candidato all’Ue che mostrino un trattamento di seconda classe dell’Ucraina e feriscano i sentimenti degli ucraini». Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
10.00 «La Nato ha intensificato le azioni sul fianco orientale e il contributo italiano è pari a 2.500 unità e nel medio periodo siamo pronti a rafforzare in Ungheria e Bulgaria il nostro impegno con rispettivamente 250 e 750 unità in linea con l’azione dei nostri alleati e valutiamo il sostegno alla Romania per lo sminamento marittimo del Mar Nero e anche alla Slovacchia nella difesa antiaerea». Lo dice Mario Draghi nel corso dell’informativa al Senato sull'Ucraina.
9.58 «Circa la metà» delle 54 società straniere che hanno contratti con Gazprom per l’acquisto di gas russo hanno aperto conti bancari in rubli, nella prospettiva dunque di accettare il nuovo sistema di pagamenti chiesto da Mosca. Lo ha detto il vice premier russo ed ex ministro dell’Energia Alexander Novak. Lo riferisce la Tass.
9.57 Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è favorevole ad una procedura più corta rispetto a quella standard per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Lo ha detto parlando al Bundestag.
9.44 «Voglio ringraziare il Parlamento, la maggioranza e la principale forza di opposizione per il sostegno al governo per affrontare la crisi. La risoluzione ha impegnato il governo a sostenere dal punto di vista militare» e anche «umanitario» Kiev e «tenere alta la pressione sulla Russia anche attraverso sanzioni e ha guidato in modo chiaro l’azione di governo e rafforzato la nostra posizione a livello internazione. Il governo intende a muoversi nel solco di questa risoluzione». Lo dice Mario Draghi nel corso dell’informativa al Senato.
9.37 «Le stime del governo indicano che potremmo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024: i primi effetti di questo processo si vedranno già alla fine di quest’anno. Durante la mia visita a Washington ho condiviso con il presidente Biden la strategia energetica italiana e siamo d’accordo sull'importanza di preservare gli impegni sul clima che l’Italia intende mantenere». Lo dice Mario Draghi nel corso dell’informativa al Senato sull'Ucraina.
9.36 Per «diversificare i nostri fornitori ci siamo mossi rapidamente» con «l'obiettivo di incrementare le forniture di gas naturale di cui abbiamo bisogno come combustibile di transizione», ma anche per «aumentare la produzione di rinnovabili». C’è la «massima determinazione per «eliminare i limiti burocratici» alle rinnovabili, per «distruggere le barriere agli investimenti». Lo ha detto il premier Mario Draghi durante l’informativa al Senato.
9.32 «Serve la razionalizzazione della spesa militare in Ue la cui distribuzione è inefficiente: serve un coordinamento degli investimenti in sicurezza. Come detto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel lungo termine servirà uno sforzo creativo su un modello di conferenza di Helsinki. Occorrerà costruire un quadro internazionale condiviso, per usare le sue parole». Lo afferma il premier Mario Draghi nella sua informativa al Senato sulla guerra in Ucraina.
9.29 «Nella giornata di ieri la Federazione russa ha comunicato l’espulsione di 24 diplomatici italiani: è un atto ostile che ricalca decisioni simili prese verso altri Paesi europei e risponde a espulsioni di diplomatici da parte italiana. È essenziale mantenere canali di dialogo con la Federazione russa e solo da questi canali che potrà emergere una soluzione negoziale». Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso dell’informativa al Senato sull'Ucraina.
9.26 «L’Italia si muoverà con i partner europei e gli alleati per ogni possibilità di mediazione, ma sarà l’Ucraina e non altri decidere quale pace accettare, una pace senza l’Ucraina non sarebbe accettabile». Lo afferma il premier Mario Draghi nella informativa al Senato sulla guerra in Ucraina.
9.25 Negli «incontri» avuti negli Usa «ho riscontrato un apprezzamento universale per la solidità della posizione italiana, fermamente ancorata in campo transatlantico e in Ue. Questa posizione ci permette di essere in prima linea senza ambiguità nella ricerca della pace». Lo ha detto il premier Mario Draghi durante l’informativa al Senato. I contatti tra «il capo del Pentagono e il ministro della Difesa russo - dice il premier italiano - rappresentano un segnale incoraggiante dall’inizio della guerra».
9.22 «Per impedire che la crisi umanitaria si aggravi dobbiamo raggiungere prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire i negoziati: è la posizione dell’Italia, dell’Ue e che ho condiviso con Biden». Lo afferma il premier Mario Draghi in una informativa al Senato sulla guerra in Ucraina.
9.21 Il rischio della guerra è anche una «crisi alimentare». Lo ha detto il premier Mario Draghi durante l'informativa al Senato. «L'indice dei prezzi dei prodotti alimentari è salito e ha toccato a marzo massimi storici». Si rischiano «effetti disastrosi in particolare per alcuni paesi di Africa e Medio Oriente dove aumenta rischio crisi alimentari».
9.16 «Il costo dell’invasione russa in termini di vite umane è terribile. La scorsa settimana sono state ritrovate fosse comuni» anche a «Kiev». «L'Italia ha offerto sostegno per indagare sui crimini di guerra». Lo ha detto il premier Mario Draghi durante l’informativa al Senato.
8.44 È salito a 231 il numero dei bambini ucraini rimasti uccisi, e 427 feriti, in 85 giorni di guerra. Lo ha comunicato l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Unian. Il maggior numero di piccole vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Chernihiv, Kherson, Lugansk e Mykolaiv. Ieri si è appreso della morte di una ragazza di 17 anni nella città di Polohy, nella regione di Zaporizhzhia in seguito ai bombardamenti russi su edifici civili della città. Due giorni fa sull'autostrada nella zona di Mykolaiv 8 persone, tra cui una bambina di 5 anni, sono morte a causa dell’esplosione di una mina.
8.06 Congelati beni per circa 150 milioni di euro, tra i quali 5 aerei, alla Superjet International Spa, una joint venture tra Leonardo e Sukoi con sede a Venezia. Il provvedimento di congelamento è stato emesso dal Comitato di Sicurezza finanziaria del ministero dell’Economia ed eseguito dalla guardia di finanza nei confronti della «Pjsc United aircraft corporation», società inserita nella black list e colpita dalla sanzioni Ue alla quale sono riconducibili i beni della Superjet International. Le quote aziendali di Leonardo sono invece libere.
7.44 Almeno una persona è morta questa mattina all’alba in un attacco delle forze ucraine contro il villaggio russo di Tyotkino, nella regione di Kursk (sud-ovest), vicino al confine con l’Ucraina: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Roman Starovoyt, che ha parlato anche di «feriti».
7.39 L’Ucraina produrrà nel 2022 la metà del grano raccolto l’anno scorso: la stima è stata fatta dal ministro dell’agricoltura di Kiev, Mykola Solsky, in un intervento all’Onu in cui ha avvertito che a pagare il prezzo della guerra russa in Ucraina saranno «tutti i Paesi del mondo, a causa della carenza di grano». Se quest’anno il raccolto sarà pari al 50% rispetto allo scorso anno, è anche perché la maggior parte della semina è avvenuta nelle regioni orientali e meridionali, proprio dove si combatte.
6.52 La Russia ha fatto sapere che chiuderà gli uffici moscoviti della Canadian Broadcasting Corporation (Cbc) come ritorsione per la decisione di Ottawa di mettere al bando Rt. La misura punitiva è stata immediatamente condannata dal premier canadese Justin Trudeau, secondo cui «il giornalismo responsabile, che condivide con i cittadini quello che sta succedendo, è una profonda minaccia per Vladimir Putin». Da parte sua, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha denunciato l’iniziativa «russofobica» del governo canadese contro Rt e ha qualificato Cbc come «rumore di propaganda».
4.45 Il Senato Usa ha approvato la nomina di Bridget Brink ad ambasciatore americano a Kiev, dopo che il posto è rimasto vacante per tre anni. Gli Stati Uniti hanno riaperto oggi la rappresentanza diplomatica nella capitale ucraina, rimasta chiusa in questi mesi dopo l’invasione russa. Diplomatica di carriera, Brink ha guidato l’ambasciata Usa nella Repubblica slovacca ed ha lavorato in quella di Tbilisi in Georgia.
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