La Russia ferma le forniture di gas alla Bulgaria. Gli Usa: favorevoli all'Ucraina neutrale e non allineata
Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina. 22.03 Il colosso russo del gas Gazprom ha avvertito la società energetica Bulgargas che da domani interromperà le forniture perchè il Paese balcanico non ha accettato di pagare in rubli, come chiesto ora da Mosca. Lo riferisce una nota del ministro dell’Economia di Sofia 21.42 Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato stasera che la cattura da parte della Russia della centrale nucleare di Chernobyl nella fase iniziale dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca ha spinto il mondo sull’orlo del disastro. «Il mondo era ancora una volta sull’orlo del disastro, perché per l’esercito russo, la zona di Chernobyl e l’impianto erano come un normale campo di battaglia, un territorio in cui non cercavano nemmeno di preoccuparsi della sicurezza nucleare», ha detto Zelensky durante una conferenza stampa con il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Onu Rafael Grossi. 20.32 Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, ha reso noto che il presidente russo Vladimir Putin ha accettato la partecipazione di Onu e del Comitato internazionale Croce Rossa all’evacuazione dei civili dall’Azovstal. «Il presidente ha accettato in linea di principio la partecipazione dell’Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa all’evacuazione dei civili dallo stabilimento Azovstal di Mariupol», ha fatto sapere Dujarric. 19.48 L’amministrazione Biden è aperta ad un accordo di pace tra Kiev e Mosca che indichi l’Ucraina come nazione «neutrale» e «non allineata“: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in una audizione al Senato. Blinken ha spiegato che se l’Ucraina decidesse di fare un accordo che cancella le sue aspirazioni atlantiche gli Usa rispetterebbero la scelta. «Sono decisione che spettano a loro», ha detto. 18.13 «Stiamo lavorando al sesto pacchetto di sanzioni» alla Russia, «che arriverà molto presto», ma «non posso indicare una data esatta perchè occorre un accordo tra i nostri capi di governo». Lo ha dichiarato la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa a Varsavia con la ministra polacca per il Clima, Anna Moskwa. Affinchè vengano approvate le sanzioni, ha ricordato la commissaria, «occorre che ci sia il consenso degli Stati membri» e «per ottenerlo li stiamo sostenendo a trovare fornitori alternativi» alla Russia sul settore energetico. «Abbiamo mappato i gasdotti che potrebbero aiutare i Paesi senza sbocchi sul mare a ricevere gas naturale liquefatto dal resto del mondo», ha aggiunto Simson. «Abbiamo previsto piani d’emergenza per i Paesi che verrebbero colpiti in misura maggiore dall’interruzione del flusso di gas proveniente dalla Russia», ha precisato la commissaria Ue. Inoltre, «stiamo incoraggiando gli Stati membri a prepararsi alla prossima stagione in cui avranno bisogno del riscaldamento, che potrebbe essere molto difficile per l’economia europea». «E' importante riconoscere che se introduciamo sanzioni, queste avranno un impatto importante per l’economia russa. Ma non dobbiamo aspettarci che non possano esserci ripercussioni anche per noi», è stato l’avvertimento della commissaria. «Quindi dobbiamo essere pronti a gestire questo impatto sulla nostra economia», ha concluso. 17.45 Il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, dopo un vertice con gli alleati in Germania, ha affermato che gli Usa stanno ancora valutando gli incidenti avvenuti in Transnistria. Lo riporta il 'Guardian'. «Certamente non vogliamo vedere alcuna estensione» del conflitto oltre l’Ucraina, ha affermato Austin. 16.59 Un drone Global Hawk, callsign Forte10, è decollato da Sigonella, ed è adesso, secondo il tracciato Flightradar, in missione di sorveglianza nel cielo intorno al teatro militare ucraino. Dalla base aerea in Sicilia è decollato nelle ultime ore anche un Boeing P8-A Poseidon, che ha sorvolato il Mar Nero. Quest’ultimo aereo è dello stesso tipo di quello che il 13 aprile, secondo il Times, qualche ora prima dell’affondamento dell’incrociatore russo Mockva aveva sorvolato il Mar Nero. Il Boeing era nel raggio di 100 miglia dall’incrociatore il giorno in cui questo colò a picco, colpito probabilmente da un missile ucraino. Il Boeing è dotato del sofisticatissimo sistema radar APY-10. 16.11 A Kiev è in corso lo smantellamento di circa 60 monumenti legati alla Russia e all’Unione Sovietica: lo ha reso noto su Facebook il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. «Lo smantellamento è iniziato oggi e contiamo di finirlo in serata». Tra le altre viene smantellata una struttura «8 metri di metallo» intitolata alla cosiddetta "amicizia dei due popoli". 15.31 L’Ucraina farebbe bene a rispondere rapidamente alle proposte presentate dalla Russia relative ai colloqui di pace, se davvero tiene al risultato dei negoziati: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, nella conferenza stampa al termine del suo incontro con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «Se parliamo di un atteggiamento serio nei negoziati -ha detto- sarebbe meglio che rispondessero rapidamente alle nostre proposte, che sono state inoltrate più di dieci giorni fa». Il presidente ucraino Vladimir Zelensky in realtà dice di non aver nè visto nè sentito parlare di queste proposte. 14.58 Sono almeno nove i civili uccisi nei bombardamenti russi che hanno colpito diverse zone dell’Ucraina orientale e meridionale, secondo i rapporti delle autorità locali. Tre civili sono morti sotto le macerie di un edificio colpito da un bombardamento nella città di Popasna, altre tre persone sono sono state uccise e sette ferite in un bombardamento a Kharkiv (est). E ancora almeno due civili sono stati uccisi e sei feriti nella regione di Donetsk mentre, nel sud, a Zaporizhzhia, alcuni colpi hanno ucciso almeno una persona e ne hanno ferita un’altra. 14.35 I «possibili crimini di guerra» commessi in Ucraina «richiedono un’indagine indipendente per avere dei risultati affidabili»: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante una conferenza stampa congiunta tenuta a Mosca con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. 14.15 «Noi siamo per una soluzione negoziata». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «Zelensky si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina non è interessata ai negoziati. Se (gli occidentali, ndr) continueranno a consegnare armi difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti», ha detto, precisando che in questa fase «è prematuro: vogliamo risposte all’ultima variazione del documento inviata 12 giorni fa ma che forse non è stata consegnata a Zelensky, che ha detto di non esserne a conoscenza». 14.03 «I corridoi umanitari sono necessari e devono essere rispettati da tutti: ho proposto un gruppo di contatto umanitario con Russia e Ucraina perché questi corridoi siano efficaci e rispettati». Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres in conferenza stampa con il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, a Mosca. «A Mariupol la situazione è preoccupante, serve un lavoro coordinato per consentire le evacuazioni sicure nelle direzioni che sceglieranno», ha aggiunto. 13.59 «Sono preoccupato dei rapporti di violazioni ripetute dei diritti umani e di crimini di guerra in Ucraina": lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, dopo il suo incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Mosca. 13.58 «È chiaro che ci sono due posizioni diverse: secondo la Federazione russa, quello che sta avvenendo è un’operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per le Nazioni Unite, l’invasione russa dell’Ucraina è una violazione dell’integrità territoriale. Tuttavia sono fortemente convinto che prima si mette fine alla guerra meglio sarà per tutti». Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres al termine dell’incontro col ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. 13.51 L’Onu indaga attualmente su 300 «omicidi illegali» commessi in Ucraina e ritiene che il numero effettivo di vittime civili sarà più alto di «migliaia» di unità rispetto alle 5.000 documentate finora: lo ha detto alla Cnn il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese, Matilda Bogner. 13.46 La città di Kiev ha avviato la demolizione della statua all’Arco dell’amicizia dei popoli costruita dai sovietici nel 1982 nel centro della capitale ucraina. «Questo posto non rappresenta più l’amicizia tra la Russia e l’Ucraina, la Russia ci sta attaccando. Qui sorgerà il monumento dedicato alla libertà dell’Ucraina», ha detto il sindaco Vitaly Klichko sul posto. La statua di bronzo simboleggia due operai, uno ucraino e uno russo che sorreggono la stella dell’Ordine sovietico dell’amicizia dei popolì. Il russo è già stato «decapitato». 12.02 Il Cremlino «segue da vicino» la situazione nella Transnistria, i cui ultimi sviluppi destano «preoccupazione». Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta la Tass. Non sono al momento in programma contatti tra il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della Moldavia Maia Sandu, precisa il Cremlino. 11.58 Colloquio telefonico, stamattina, fra il presidente russo Putin e quello turco Erdogan. Al centro della conversazione la situazione in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce Interfax. 11.51 «Siamo interessati a trovare i modi per creare le condizioni di un cessate il fuoco in Ucraina il prima possibile, dobbiamo fare tutto ciò che è possibile» per questo obiettivo. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a Mosca. Guteress più tardi sarà ricevuto al Cremlino da Vladimir Putin. 11.50 Il Consiglio di sicurezza della Transnistria riferisce di un nuovo attacco, contro un’unità militare vicino a Tiraspol. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando il servizio stampa del presidente dell’autoproclamato governo della Transnistria, secondo cui ci sono stati complessivamente tre attacchi sul territorio tra ieri e oggi. Le autorità dell’autoproclamato governo hanno quindi deciso di alzare le misure di sicurezza alzando l’allerta 'terrorismò al livello 'rossò e di cancellare la parata del 9 maggio. 11.46 Lavoriamo insieme ai nostri amici americani nella addestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco». È quello che ha annunciato la ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht, parlando a Ramstein, secondo quanto riporta la Dpa, che pubblica il manoscritto del discorso. «Sappiamo tutti che in questo conflitto l’artiglieria è un fattore essenziale», ha aggiunto. La ministra ha confermato che Berlino renderá possibile la consegna di panzer Gepard. 11.02 L’Onu prevede 8,3 milioni di rifugiati ucraini rispetto ai poco più di 5,2 milioni attuali. 9.41 La Cina non sta cercando la terza guerra mondiale e lancia un appello per un accordo di pace in Ucraina: lo ha reso noto il ministero degli Esteri. Lo riporta la Tass. 9.37 Due missili da crociera lanciati dall’esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell’Ucraina sud-orientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l’operatore nucleare statale dell’Ucraina, citato da Ukrinform. «Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo», ha detto il Ceo di Energoatom Petro Kotin. 9.03 Il centro di trasmissione della radio russa è stato colpito ed è saltato in aria in Trasnistria. Lo riferisce l’Agenzia russa Tass. La Transnistria, ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie, è uno Stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi membri dell'Onu, essendo considerato de iure parte della Moldavia: è governato da un'amministrazione autonoma con sede nella città di Tiraspol. 9.02 Il governo tedesco autorizzerà l'invio di carri armati all’Ucraina: lo riferisce una fonte governativa. 8.55 Circa un milione di rifugiati ucraini, soprattutto dalla parte orientale del Paese, è arrivato in Russia dall’inizio dell’«operazione speciale». Lo riferisce l’agenzia Tass. Si tratta in particolare di 987.000 persone, di cui 180.000 sono bambini. «Di questi, 272.000 sono cittadini della Federazione Russa, 546.000 cittadini di Dnr e Lnr (le autoproclamate repubbliche orientali di Donetsk e Lugansk, ndr), 168.000 cittadini di altri stati», ha affermato una fonte citata da Tass. I profughi sono ospitati in circa 500 centri di accoglienza temporanea dislocati in 48 regioni della Russia, che accolgono oltre 32mila persone, fra cui 11mila bambini. Il resto è stato ospitato da parenti, conoscenti e privatamente. 8.25 Le forze ucraine hanno nuovamente attaccato il villaggio di Golovchino, nella regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, parlando di «bombardamenti provenienti dal territorio ucraino». Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati, ma non ci sono vittime civili. I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorod sono stati attaccati dal territorio dell’Ucraina a partire da ieri e le autorità locali segnalano due feriti civili e danni a 4 case e a un veicolo. Dall’inizio della «operazione speciale», i villaggi al confine con l’Ucraina sono stati ripetutamente attaccati, secondo le autorità locali, con danni a 180 case. 8.08 Le forze russe hanno intensificato gli attacchi nell’Est e nel Sud dell’Ucraina: oltre ad aver attaccato la città di Zaporizhzhia, nel 62/mo giorno della guerra, secondo le autorità di Kiev l’offensiva russa è ora attiva anche nel Donetsk, sulle città di Kramatorsk e Sloviansk, e su Kryvyi Rih nella regione di Kherson. Secondo lo Stato maggiore dell’esercito ucraino, ci sono stati anche attacchi respinti dalla resistenza nell’Est, e in particolare è stato bloccato un avanzamento verso Mykolaiv. 7.08 L’esercito ucraino si sta organizzando per difendere la città di Zaporizhzhia da un possibile attacco russo da sud; inoltre, «è probabile che le forze russe stiano tentando di circondare posizioni ucraine fortificate nell’est dell’Ucraina». È quanto si legge nell’aggiornamento sull'analisi dell’intelligence della Difesa britannica sulla situazione in Ucraina. «La città di Kreminna è caduta e si parla di pesanti combattimenti a sud di Izyum, mentre le forze russe tentano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est. Le forze ucraine hanno organizzato le difese a Zaporizhzhia in preparazione di un potenziale attacco russo da sud», conclude Londra. 5.23 La Gran Bretagna ha ridotto le tariffe su tutte le merci provenienti dall’Ucraina e ha bloccato alcune esportazioni di tecnologia a Mosca per aiutare Kiev nella sua lotta contro l’invasione russa. Rispondendo a una richiesta diretta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il dipartimento del commercio internazionale del Regno Unito ha detto di aver ridotto «tutte le tariffe sui beni importati dall’Ucraina», comprese le esportazioni chiave come orzo, miele e pollame. «Il Regno Unito continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per sostenere la lotta dell’Ucraina contro l’invasione brutale e non provocata di Putin», ha detto il segretario al commercio internazionale, Anne-Marie Trevelyan. Allo stesso tempo, la Gran Bretagna ha annunciato che impedirà l’esportazione di «prodotti e tecnologie che la Russia potrebbe utilizzare per reprimere l’eroico popolo dell’Ucraina», tra cui forse apparecchiature di sorveglianza e intercettazione. 4.08 I rappresentanti di circa 40 paesi si riuniranno oggi in Germania su invito degli Stati Uniti per rafforzare la difesa dell’Ucraina, che, secondo il segretario alla difesa americano Lloyd Austin, «può vincere» contro la Russia se le verranno dati i mezzi. L’incontro alla base aerea statunitense di Ramstein, nella Germania occidentale, è programmato per «generare capacità aggiuntive per le forze ucraine», ha detto Austin, di ritorno da una visita a Kiev. «Possono vincere se hanno il giusto equipaggiamento, il giusto supporto», ha detto dopo il viaggio, durante il quale ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme al segretario di Stato Antony Blinken. Gli Stati Uniti, che forniscono la maggior parte degli aiuti militari internazionali all’Ucraina, vogliono «dare loro il tipo di supporto, il tipo di artiglieria e munizioni che saranno efficaci in questa fase della lotta», ha detto il capo del Pentagono in una conferenza stampa in Polonia, non lontano dal confine ucraino. Kiev ha richiesto artiglieria pesante e blindati nel tentativo di respingere le forze russe nelle vaste pianure meridionali e orientali del paese, ma l’attrezzatura di fabbricazione russa che le forze ucraine sono state addestrate a usare sta diventando scarsa. 3.59 «La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all’Ucraina. Da qui il discorso di un “reale” pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina». Lo scrive su Twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale», aggiunge. 3.14 «È in Ucraina che si sta decidendo il destino dell’Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. E soprattutto, si sta decidendo come sarà la vita nel centro e nell’est del nostro continente e se ci sarà vita». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «In tutte le città e comunità dell’Ucraina, la Russia ha mostrato ciò che vuole e può portare all’Europa - aggiunge - Cosa può portare a Tbilisi, Helsinki, Vilnius, Varsavia, Praga, tutte le città e i paesi che i propagandisti di stato russi hanno a lungo apertamente identificato come presunti nemici per Mosca». Zelensky ricorda che le forze russe «in due mesi, hanno usato più di 1100 missili contro di noi. Innumerevoli bombe e artiglieria. Hanno torturato, derubato, giustiziato. Hanno minato la nostra terra. Città e villaggi pacifici sono stati trasformati in un inferno. Alcune città e comunità ucraine sono state distrutte al suolo. Ma non hanno ottenuto nulla. E non otterranno nulla», promette. 2.58 «Non credo che Sergei Lavrov sia pronto per una conversazione seria» e la Russia sia pronta a trovare «soluzioni al tavolo dei negoziati». Lo dice in un’intervista all’Associated Press il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Ma se vedrò un cambiamento nell’atteggiamento di Mosca e che sono pronti a cercare seriamente soluzioni reciprocamente accettabili, supererò il mio disgusto e mi siederò con lui a parlare» ha aggiunto. Per Kuleba, prima il presidente Putin accetterà di incontrare il presidente Zelenskiy, più sarà probabile che si avvicini il momento della fine della guerra. «Ho fiducia nel mio presidente, è preparato e sa come negoziare», ha insistito. 2.15 Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di premere con Vladimir Putin per l'evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino di oggi. «È una cosa che l’Onu è in grado di fare», ha detto il ministro di Kiev in un’intervista all’Associated Press esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa «cadere nella trappola» di Mosca. Kuleba ha anche espresso apprezzamento per la visita a Kiev dei segretari di Stato e alla Difesa americani Antony Blinken e Lloyd Austin, definendoli «due rappresentanti del Paese che ha fatto di più per l’Ucraina». 1.58 L’amministrazione Biden sta valutando un pacchetto da 5 miliardi di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. Lo riferiscono fonti informate all’agenzia Bloomberg. La proposta avrebbe al Congresso il sostegno bipartisan di repubblicani e democratici. Nel weekend il senatore dem Chris Coons ha guidato una delegazione Usa a Roma per fare il punto con i vertici della Fao sulla situazione in Medio Oriente, Africa e altri Paesi in difficoltà in tutto il mondo.