Sale ancora il bilancio delle vittime delle piogge torrenziali che hanno colpito il Sudafrica: almeno 445 i morti accertati finora, mentre i soccorritori continuano a cercare i dispersi.
Il governo fa sapere che il numero ufficiale dei dispersi nella provincia di KwaZulu-Natal è di 55. Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, in visita in una chiesa, ha esortato a pregare per i sopravvissuti: “Preghiamo per la nostra gente nel KwaZulu-Natal in modo che possano andare avanti con le loro vite», ha detto. Le piogge torrenziali - «più forti di sempre della storia del Sudafrica», secondo i metereologi - hanno colpito la città costiera di Durban e la provincia di KwaZulu-Natal.
Proseguono la corsa agli aiuti per le vittime delle inondazioni e la ricerca dei dispersi, dopo le recenti piogge torrenziali. Migliaia di persone sono rimaste senza casa. Strade e ponti sono stati spazzati via e almeno 248 scuole sono state danneggiate. Il governo ha dichiarato lo stato di calamità nella regione e si è impegnato ad aiutare gli sfollati.
«Si tratta di una calamità. Una catastrofe di enormi proporzioni», ha detto il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, in visita ieri nei territori colpiti. Le aree più colpite dai fenomeni estremi sono state la provincia di KwaZulu-Natal e in particolare la città di Durban.
Le autorità locali hanno lanciato un appello pubblico per ottenere aiuti, sollecitando donazioni di cibo non deperibile, acqua in bottiglia, vestiti e coperte. I meteorologi parlano della più grande tempesta mai registrata in Sudafrica. In alcune aree sono caduti più di 450 millimetri di pioggia in 48 ore, pari a quasi la metà delle precipitazioni annuali che in media si registrano a Durban.
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