Lunedì 23 Dicembre 2024

New York trema, l'attentatore della metro di Brooklyn è ancora in fuga: i feriti sono 29

Torna l’incubo terrorismo a New York. Un uomo ha aperto il fuoco in una stazione della metropolitana di Brooklyn all’ora di punta, causando 29 feriti, nessuno dei quali miracolosamente in pericolo di vita. Forse anche grazie alla pistola dell’attentatore che a un certo punto si sarebbe inceppata, evitando così una strage. Con indosso una maschera a gas e vestito come uno degli addetti alla metro, l'uomo è riuscito poi a scappare mischiandosi alla gente ed è ancora in fuga. La caccia è andata avanti per ore ma in serata il sospettato non era stato neanche identificato. Ma in un tweet la polizia ha detto di ricercare il 62enne afroamericano Frank James come «persona di interesse in merito alla sparatoria». Si cerca poi un furgoncino U-Haul con la targa dell’Arizona. La matrice dell’attacco non è chiara. «Non sappiamo il motivo, ma non escludiamo nulla», ha detto il capo della polizia di New York Keechant Sewell, affrettandosi comunque a precisare che al momento non sono aperte indagini per terrorismo. L’uomo, pare un afroamericano alto circa un metro e 65 centimetri e di corporatura robusta in base alle testimonianze, «è in fuga ed è pericoloso, fate attenzione», è stato l’appello del governatore dello Stato ai cittadini Kathy Hochul, che non ha nascosto la frustrazione per l’ennesimo episodio di violenza nella Grande Mela, dove la pandemia ha causato una balzo di violenza e criminalità. «Dobbiamo dire basta», ha tuonato, impegnandosi a combattere il dilagante fenomeno delle armi da fuoco con il sindaco di New York Eric Adams, costretto a seguire le indagini da lontano perché positivo al Covid. Il panico è scattato intorno alle 8 e 24 del mattino. L'attentatore era in uno dei vagoni della metro quando dal suo zaino ha tirato fuori e lanciato una granata fumogena di quelle facilmente reperibili online. Poi ha indossato una maschera antigas e ha aperto il fuoco fra il terrore dei passeggeri e di chi attendeva la metro. Inizialmente si temeva che ci fossero anche ordigni esplosivi ma il timore si è poi rivelato infondato. «Non ci sono dispositivi attivi nella metro», ha assicurato la polizia cercando di placare il panico dei newyorchesi, che nella metro hanno il loro principale mezzo di trasporto, una delle più grandi d’America e una delle più affollate del mondo, con milioni di passeggeri che vi transitano quotidianamente. Negli ultimi due anni le corse in metro sono crollate con il Covid ma di recente, con la fine dell’emergenza e la riapertura di parte degli uffici, il numero dei passeggeri è tornato a salire. Nella stazione sulla 36esima strada gli investigatori hanno trovato la pistola usata dal sospettato, oltre a munizioni, un’accetta, una bomboletta di spray al peperoncino ed altre «armi ad alta capacità», secondo alcune indiscrezioni riferite dalla Cnn. Le immagini e i video dell’attacco mostrano momenti di vero terrore, descritti poi a voce dai testimoni. «È stato il caos, tutti urlavano», ha raccontato Gaba Semein. Claire, un’altra testimone, ha riferito di aver udito innumerevoli colpi: «Ho perso il conto, sono stati tanti». Le indagini proseguono serrate con l’Fbi ad affiancare il New York Police Department. Una linea telefonica è stata messa a disposizione per raccogliere informazioni sul sospettato, la cui caccia è complicata dall’assenza di telecamere in quella stazione. Gli investigatori stanno passando al setaccio i video girati dai cittadini durante l’incidente e pare siano riusciti a ottenere un’immagine non chiarissima dell’attentatore. L’area è stata chiusa al pubblico per favorire la raccolta delle prove ma la città è tutta in fermento per la caccia all’uomo. Gli elicotteri presidiano dall’alto e un imponente schieramento di forze dell’ordine circola a terra. L’allerta è stata elevata anche nelle altre città americane, soprattutto a Washington, dove sono stati rafforzati i controlli. «Troveremo il sospettato e lo porteremo davanti alla giustizia», ha assicurato il sindaco Adams, per il quale l'attacco rappresenta un nuovo test da superare. Una prova non facile per l’ex poliziotto ora primo cittadino che, eletto per il suo impegno contro il crimine e la violenza e per la voglia di riaprire la città dopo la pandemia, si ritrova di nuovo con il Covid dilagante e travolto dall’ennesima sparatoria.

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