Domenica 22 Dicembre 2024

Il massacro di civili a Bucha, Zelensky: «È un genocidio». Ma Mosca nega: «Foto fabbricate»

Kiev
Jaroslav Kaczynski
Rifugiati all’arrivo in Moldavia
A Odessa nelle fabbriche si produce la bandiera dell’Ucraina
A Severodonetsk, regione di Luhansk, per la terza volta in una settimana i russi hanno colpito il centro della città
Foto dai negoziati in Turchia
I feriti a Chuhuiv, vicino a Kharkiv
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba
Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino
Ordigni russi nella città di Irpin
Ordigni a Irpin
Pattuglie ucraine a Irpin
Un negozio di alimentari distrutto a Brovery
Ordigni a Makariv, a ovest di Kiev
Makariv
Auto danneggiata a Makariv
Un militare ucraino ispeziona i resti di un carro armato russo a Makariv
Carro armato distrutto nel distretto di Trostyanets
Si tolgono i detriti dalle case distrutte nel villaggio di Boromlia, nel distretto di Trostyanets
Le truppe ucraine cavalcano un mezzo blindato in un villaggio riconquistato a Kiev
Morti seppelliti nelle strade
Il corpo di un uomo ucciso giace su una strada nella città di Bucha
Il cadavere di un soldato

Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina. 23.03 «Possiamo fermare Putin solo se tutti i paesi si uniscono. Ogni euro spedito o ricevuto dalla Russia è macchiato dal sangue ucraino». Lo dice il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, a Zona Bianca su Rete4. «Putin non è una persona psicologicamente sana. Il suo obbiettivo è quello di ricostruire l’Unione sovietica ma noi non vogliamo tornare indietro, siamo un paese democratico, europeo e libero. Putin ha scatenato questa guerra per ricostruire l’Urss - ribadisce - e non è interessato ai civili o agli sfollati. Il suo desiderio è quello di ricostruire un impero russo ma non sappiamo dove dovrebbero finire i confini di questo impero». 22.42  La Russia ha chiesto di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite domani per discutere della «provocazione» avvenuta a Bucha, in Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciatore Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa all’Onu, su Telegram. «Alla luce della palese provocazione dei radicali ucraini a Bucha, la Russia ha chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel pomeriggio di lunedì 4 aprile». Secondo il ministero della Difesa a Mosca, le truppe russe hanno abbandonato il villaggio di Bucha, nella regione di Kiev, il 30 marzo e «le prove di crimini» sono apparse solo dopo 4 giorni, quando sono arrivati in città gli uomini del servizio di sicurezza ucraino. Il ministero ha anche sostenuto che il 31 marzo il sindaco della città di Bucha, Anatoly Fedoruk, ha diffuso in un videomessaggio in cui annunciava non c'erano più soldati russi in città, ma non faceva alcun riferimento a cittadini colpiti in strada e con le mani legate. 22.23 Almeno 7 persone sono morte e 34 sono rimaste ferite nei bombardamenti russi di oggi su Kharkiv. Lo hanno riferito le autorità locali. 21.58 La presenza del Papa a Kiev «sarebbe un segnale importantissmo per fermare questa aggressione. La sua parola potrebbe essere sentita persino in Russia». Lo dice il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko, a Zona Bianca su Rete4. «La sua parola è importantissima - ribadisce - abbiamo bisogno di essere uniti. La sua visita sarebbe importante per salvare milioni di vite e la pace in tutto il mondo», ha insistito. 21.31 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso alla nazione, ha annunciato la creazione di un «meccanismo speciale» per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. La leadership russa, ha aggiunto, sono responsabili dei «morti» e delle «torture» a Bucha. 21.01  La disponibilità a recarsi a Kiev «sempre c'è, non c'è il no. Sono disponibile». Lo ha confermato papa Francesco nella conferenza stampa ai giornalisti sul volo di ritorno da Malta. «Mi hanno chiesto se c'è un viggio in Ucraina, io ho detto 'è sul tavolò. Ma non so se si potrà fare, se è conveniente fare, se è per il meglio o devo farlo. E’ per aria tutto questo», aggiunge. 20.32  «L’operazione umanitaria ben organizzata per salvare civili e stranieri da Mariupol è stata cinicamente interrotta dalla parte ucraina, perché la parte della via di evacuazione vicino a Mariupol che è stata colpita dal fuoco intensivo delle unità dell’esercito ucraino e dei battaglioni nazionalisti, che hanno usato mortai e armi pesanti». Lo ha affermato Mikhail Mizintsev, del Ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass. Mosca, ha aggiunto, è disponibile ad aprire nuovi corridoi umanitari. 19.56  Le forze russe hanno colpito un ospedale in una città dell’Ucraina orientale. Lo rende noto il governatore, secondo il quale il bilancio provvisorio è di un morto e tre feriti. 19.18  Missili russi lanciati sulla città di Vasylkiv, nell’oblast (regione, ndr) di Kiev hanno colpito una struttura scolastica già bombardata in precedenza. Lo rendono noto fonti militari ucraine, citate da The Kyiv Independent, secondo le quali una persona è in gravi condizioni e molte altre sono state ferite. Sono in corso ricerche per estrarre eventuali vittime dalle macerie. In corso ricerche per estrarre eventuali vittime dalle macerie. 18.41 Tra gli 86 prigionieri ucraini rilasciati dai russi il primo aprile nell’ambito di uno scambio ci sono 15 soldatesse che sono state rasate a zero «in segno umiliazione, arroganza, disprezzo». Lo denuncia su Facebook il presidente della Commissione diritti umani del parlamento ucraino Dmytro Lubinets postando una foto delle soldatesse. «Atrocità di questo tipo furono commesse dai fascisti nei campi di concentramento», scrive Lubinets sottolineando di essere sicuro che «scopriremo ancora di più sui crimini contro militari e civili ucraini. Tutto questo diventerà la base per il Tribunale dell’Aia». «In che modo le azioni degli occupanti russi sono diverse dai fascisti? In niente! Sono anche peggio», scrive ancora Lubinets. 18.24  I cadaveri di 410 civili sono stati ritrovati nella regione di Kiev recentemente lasciata dai russi. Lo ha riferito il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova durante un programma trasmesso su diversi canali televisivi ucraini. 18.01  Mosca ha respinto le accuse di aver ucciso civili a Bucha, la cittadina del nord-ovest della capitale ucraina. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass, bollando le foto ed i video sui morti di Bucha come fake prodotti da Kiev e dai media occidentali. Mosca ha aggiunto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi. 17.13  Orrore e sgomento per le immagini dei civili giustiziati per le strade e delle fosse comuni, che arrivano da Bucha dopo il ritiro delle truppe di invasione di Putin. Dalla Nato ai leader mondiali, sui media e sui social, scorre un coro di voci attonite, che condannano scene che non si vedevano in Europa da decenni. 17.01 «Tutte le fotografie e i materiali video pubblicati dal regime di Kiev, che mostrano una sorta di 'criminì da parte del personale militare russo nella città di Bucha, nella regione di Kiev, sono un’altra provocazione». Lo ha affermato il ministero della Difesa russo secondo quanto riporta Ria Novosti. «Durante il periodo in cui Bucha era sotto il controllo delle forze armate russe, nessun residente locale ha subito azioni violente», ha affermato il ministero della Difesa. 17.00  Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato le immagini «insostenibili» provenienti dalla città ucraina di Bucha dove sono stati scoperti decine di cadaveri di civili, affermando che «le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini». «Le immagini che ci giungono da Boucha, una città liberata vicino a Kiev, sono insopportabili», ha scritto il capo dello Stato francese su Twitter, denunciando «per le strade, centinaia di civili codardamente assassinati». Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, aveva già condannato «con la massima fermezza» gli atti commessi dall’esercito russo contro civili in diverse città ucraine tra cui Boucha, «che costituiscono, se confermati, di crimini di guerra». «Ho appreso di notizie di massicci abusi commessi dalle forze russe nelle città ucraine che stanno occupando nelle ultime settimane, in particolare nella località di Bucha», ha dichiarato il ministro. 16.14  Secondo il quotidiano ucraino Ukrainskaya Pravda, la raffineria di Kremenchuk era la più grande dell’Ucraina e aveva una capacità di 18,6 milioni di tonnellate di petrolio greggio. All’attacco è seguito quello di stamani a una seconda raffineria, quella di Odessa, situata a nord sulle rive del Mar Nero, dove un oleodotto arriva dalla Russia e passa per Kremenchuk. L’impatto di diversi missili russi sull'infrastruttura non ha causato vittime, come riportato dal colonnello del comando operativo meridionale dell’esercito ucraino, Vladislav Nazarov, nel resoconto ufficiale di Telegram del consiglio comunale di Odessa. Il Southern Air Command ha anche riferito che questa mattina le unità antiaeree dell’esercito ucraino hanno abbattuto dal mare due missili da crociera lanciati dalla Russia. L’attacco alla raffineria di Odessa è avvenuto intorno alle sei del mattino ora locale e le esplosioni (almeno sei di diversa intensità) sono state avvertite a chilometri dal sito. Dal complesso della raffineria si sono alzate quattro colonne di fumo nero, visibili da tutta la città. 15.55  Le violenze imputate alle forze russe a Bucha, nella regione di Kiev, «sono un pugno nello stomaco». Lo ha affermato il segretario di Stato Usa Antony Blinken su Cnn. «E' la realtà di ogni giorno - ha detto Blinken, fino a quando proseguirà la brutalità della Russia contro l’Ucraina». Gli Stati Uniti, ha aggiunto, continueranno a «documentare» eventuali «crimini di guerra di cui i responsabili dovranno rendere conto». 15.40  Il segretario generale della Nato si è detto «non troppo ottimista» su una de-escalation in Ucraina, commentando le voci di un ritiro delle forze russe dalla capitale Kiev. «Quello che vediamo - ha aggiunto - non è un ritiro, si osserva solo che la Russia sta riposizionando le sue truppe» ha detto il segretario generale della Nato alla Cnn. «Gli attacchi continuano e siamo anche preoccupati un potenziale aumento dei raid». 15.19 Quello che il governo di Kiev ha definito «massacro deliberato» di civili a Bucha e su cui l’Ue potrebbe decidere di far scattare un nuovo round di sanzioni contro Mosca, sui media russi che appoggiano il Cremlino è già presentato come una «fake news» costruita dall’Ucraina per avere più armi dall’Occidente. Mentre, per ora, la notizia del massacro nella cittadina a nord-ovest di Kiev non compare sulle principali agenzie russe - Ria Novosti, Interfax e Tass - Bucha è invece la seconda nella sezione «news importanti» del sito di Tsargrad Tv, l’emittente dell’oligarca ortodosso Konstantin Malofeev, sanzionato da Usa e Ue nel 2014 per aver finanziato le milizie separatiste del Donbass; accuse che l’imprenditore ha sempre negato. Tsargrad prova a smontare la «leggenda» sollevando quesiti e rimandando al mittente le denunce di crimini di guerra, senza però portare prove concrete: «La notizia è stata tenuta in serbo per quattro giorni, ci sono cadaveri che si muovono e vi è la mano delle Forze armate ucraine», si legge nell’articolo. 15.06 Scoperti altri 57 corpi in una fossa comune a Bucha 15.01  «La cosa principale, secondo i nostri partner europei, non è provocare i russi? (Ironia del male). La cosa principale è che la terza guerra mondiale non inizi? Ora il mondo ha ricevuto una paura totale e indicibile dell’anti-umanità a Bucha, Irpen, Gostomel. Centinaia, migliaia di persone uccise, dilaniate, violentate, legate, violentate e uccise di nuovo. Centinaia, migliaia di civili ucraini. Vuoi Srebrenica del 21° secolo? Fatto? Sei soddisfatto?». Così il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak su Telegram pubblicando foto su civili uccisi a Bucha. «Volevi ricordare - incalza Podolyak - qual è l’orrore infernale di lavorare nei forni crematori, che le persone vengono bruciate vive perché ucraine? Proverai a voltarti di nuovo? Organizzare un altro vertice per esprimere preoccupazione e scuotere la testa? Non puoi vietare la letteratura russa nelle università europee, perché è così disumana? Dai un’altra occhiata da vicino alle migliaia di ucraini dilaniati, violentati e bruciati. Nel XXI secolo. Nell’ambito dell’“operazione speciale». Dilaniato dai russi. E ora dì ancora una volta al mondo intero che la Russia è normale, Rachmaninov non può essere bandito. Guardare e dire. O voltare le spalle. Dopotutto, l’importante è non provocare. E lasciamo massacrare gli ucraini». 14.34 «Sconvolta dalle notizie di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi. Un’inchiesta indipendente è necessaria e urgente. Gli esecutori di crimini di guerra ne saranno ritenuti responsabili». Così in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha reagito alle informazioni giunte dalle aree intorno a Kiev dopo che le forze ucraine ne hanno ripreso il controllo. 13.38 Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull’attacco. 13.19 Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. «Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa», ha affermato la diplomatica, come riporta Pravda ucraina. Per Simmons ci sono prove sufficienti per parlare di azioni deliberate e approvate dai militari, non di singoli crimini. «Le donne sono state violentate davanti ai loro figli, le ragazze davanti alle loro famiglie, come atto deliberato di riduzione in schiavitù». 12.12 «Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via». Lo afferma il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su twitter. Kuleba chiede «nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift». 12.09 Le forze russe hanno distrutto la più grande raffineria dell’Ucraina a Kremenchuk durante un attacco missilistico di venerdì scorso, primo aprile. Lo riferisce il Kyiv Independent, aggiungendo che Mosca continua a prendere di mira i depositi di petrolio nel Paese, compreso a Leopoli e Dnipro nei giorni scorsi. Stamani un raid russo ha centrato un deposito di carburante anche a Odessa, secondo quanto riportato dai media. Il ministero della Difesa russo ha poi confermato di aver «distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa». 11.45 L’Ue lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel il quale si è detto «scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione di Kiev ora liberata». L’Ue «sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali», aggiunge Michel. 11.44 Papa Francesco torna a pregare per l’Ucraina: «Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega». Lo ha detto il Papa all’Angelus al termine della Messa a Malta. 11.37 Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. Lo ha detto Kaczynski in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. «Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca», ha detto Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma «questo potrebbe cambiare presto». 10.02 «Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv». Lo ha detto il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Interfax. 9.41 Anche oggi è aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha affermato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. «Continuiamo a lavorare sull'evacuazione delle persone lungo il corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia. Attualmente, ci sono 17 autobus vicino a Berdyansk, 10 per l’evacuazione di Mariupol da Berdyansk. Se gli autobus non passano per la città, chiediamo alle persone di recarsi al posto di blocco all’ingresso della città. Sette bus cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa». 8.54 La Russia afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato. Lo dice il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, su Telegram, e spiega che la posizione di Mosca su Crimea e Donbass rimane invariata. La dichiarazione di Medinsky imprime un colpo di freno alle precedenti aperture verbali tra Mosca e Kiev. «La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro al vertice. Ripeto e ripeto ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass resta immutata». 8.35 Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l’ufficiale del comando operativo «Sud» Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del Consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi. 5.09 «La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza, le abbiamo riconosciute come stati indipendenti. L’operazione militare speciale è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvare queste repubbliche e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk», Lo ha detto - come riporta la Tass - il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista televisiva con il canale Bielorussia-24. 3.50 Tornano a suonare le sirene per possibili attacchi aerei in Ucraina. L’allarme è scattato alle 4.20 locali (3.20 in Italia) in molte città, tra cui Kiev, Leopoli, Dnipropetrovsk e Odessa. Le autorità ucraine hanno segnalato la presenza di bombardieri russi in volo che potrebbero sganciare ordigni su infrastrutture e insediamenti civili. 3.33 «Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso video notturno, come riporta il Guardian. «Stiamo rafforzando le difese - ha aggiunto - nella zona orientale e nel Donbass. Bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città, ma anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati occidentali».

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