Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Papa incontra i giovani a Panama: "Meno social, più vita reale: la vera influencer è Maria"

L’invito ai giovani a disconnettersi dai social per vivere la vita reale e per avere un incontro d’amore con Dio. Ma anche l’appello agli adulti perché la smettano di criticare le nuove generazioni continuando a privarli del futuro.

Al Campo San Juan Pablo II di Panama sono arrivati in 600 mila per vivere con Papa Francesco la veglia della Giornata Mondiale della Gioventù.

«Com'è facile criticare i giovani e passare il tempo mormorando, se li priviamo di opportunità lavorative, educative e comunitarie a cui aggrapparsi e sognare il futuro!": così il Papa si rivolge soprattutto agli adulti parlando dei «quattro 'senza' per cui la nostra vita resta senza radici e si secca: senza lavoro, senza istruzione, senza comunità, senza famiglia».

"Questi quattro 'senza' uccidono».

E allora chiede a coloro che possono dare queste opportunità alle nuove generazioni: «Sei capace di lottare perché abbiano lavoro, istruzione, famiglia comunità? I giovani bisogna guardarli con gli occhi di Dio».

Poi il Papa, che più volte ha ammesso di non avere neanche il telefonino, di non sapere inviare mail e di non frequentare i social, ha scelto di parlare ai giovani con il loro linguaggio.

Indica loro innanzitutto l’esempio di Maria: «Senza alcun dubbio la giovane di Nazareth non compariva nelle 'reti sociali' dell’epoca, non era una influencer, però senza volerlo né cercarlo è diventata la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia. Maria, la 'influencer' di Dio. Con poche parole ha saputo dire 'sì' e confidare nell’amore e nelle promesse di Dio, unica forza capace di fare nuove tutte le cose».

«Volete essere influencer nello stile di Maria?», ha chiesto ai giovani arrivati a Panama dai cinque continenti.

«La vita che Gesù ci dona è una storia d’amore - ha detto ancora Francesco -, una storia di vita che desidera mescolarsi con la nostra e mettere radici nella terra di ognuno. Quella vita non è una salvezza appesa 'nella nuvolà in attesa di venire scaricata, né una nuova 'applicazione' da scoprire o un esercizio mentale frutto di tecniche di crescita personale. Neppure un tutorial con cui apprendere l’ultima novità. La salvezza che il Signore ci dona è un invito a partecipare a una storia d’amore che si intreccia con le nostre storie; che vive e vuole nascere tra noi perché possiamo dare frutto lì dove siamo, come siamo e con chi siamo», ha sottolineato il pontefice.

«Non basta stare tutto il giorno connessi per sentirsi riconosciuti e amati. Sentirsi considerato e invitato a qualcosa è più grande che stare 'nella rete'. Significa trovare spazi in cui con le vostre mani, con il vostro cuore e con la vostra testa potete sentirvi parte di una comunità più grande che ha bisogno di voi e di cui anche voi avete bisogno».

La veglia del Papa è un momento di comunione, preghiera ma anche di festa con danze e musiche. A cantare per il Papa c'è stato anche un trio italiano, 'Il Volo', particolarmente popolare anche nel continente americano.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia