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Arte, storia e...fantasmi. Un viaggio tra i misteri della bellissima Irlanda

''Buonasera, signori. Entrate e chiudete il cancello alle vostre spalle. Se ne avete il coraggio''. Non tremino i polsi, che siate sulla soglia di una lussuosa villa dell'800 o in uno storico castello, prima o poi qualcuno in Irlanda vi accoglierà così. Terra di storia, arte, delle coste più belle al mondo ma anche la più popolata di fantasmi. Così almeno si vantano gli irlandesi che anche in alcuni dei più suggestivi e storici monumenti intorno a Dublino promettono incontri ''speciali''.

Ecco qualche meta da non perdere, su e giù per il Wexford. Solo per appassionati di Storia dal cuore temerario.

WICKLOW'S HISTORIC GAOL - ''Qui dovrete pagare tutto, con il lavoro, con il sangue e anche con la vita''. Così avverte James, volto pallido, sguardo emaciato, sulla soglia della Wicklow's Historic Gaol, una delle più dure prigioni d'Irlanda. Costruita nel '700, qui negli anni sono stati rinchiusi migliaia di ribelli al dominio inglese, spesso in attesa di esecuzione o di essere deportati in Australia. Torture, lavori forzati, scarsissime condizioni igieniche e la brutalità dei suoi custodi: la vita in questi tre piani di celle e corridoi era peggio di un vero inferno, come si scopre nelle tante ricostruzioni che raccontano anche eroi e letterati finiti dietro le sbarre pur di liberare il proprio paese (fra i molti, anche lo scrittore Erskine Childers). E come testimoniano le disperate scritte sui muri di chi qui ha finito i propri giorni.
Meta di oltre 40 mila visitatori l'anno e persino ambito scenario per matrimoni, la prigione di Wicklow però non è del tutto disabitata. Nei Paranormal tour, raccontano, si è visto spesso un uomo tormentato tra le sbarre della cella di custodia.
Così come una donna, coperta da manto scuro, vaga per il piano terra, tra profumi di rose o grida di bambini, che arrivano dal tetto. www.wicklowshistoricgaol.com

HOOK LIGHTHOUSE - Costruito sulla penisola di Hook nel XII secolo per volere di William Marshal, Signore del Leinster, è un rarissimo esempio di faro medioevale ancora in piedi e uno dei più antichi al mondo. Ancora in funzione, è costituito da una torre circolare alta 36 metri, con muri spessi quattro. Marshal, unico cavaliere che sia mai riuscito a battere Riccardo Cuor di leone in una giostra, probabilmente si ispirò ai fari del Mediterraneo, come quello di Pharos ad Alessandria, visto durante una crociata in Terrasanta. Per secoli fu poi gestito da monaci e leggenda vuole che i primi invasori vichinghi apprezzassero così tanto la luce di segnalazione da non attaccare il faro in segno di ringraziamento. Gambe in spalla, si salgono 115 scalini e quattro piani per arrivare in cima, dove un tempo bruciava il fuoco e oggi brilla la lanterna elettrica. E soprattutto per conquistare una spettacolare vista sul mare. Nel faro fantasmi non si sono mai visti, ma nelle notti più tempestose qualcuno dice si possano udire ancora grida di antichissimi velieri alla deriva. www.hookeritage.ie

LOFTUS HALL - Non lasciatevi ingannare dal panorama, dai giardini curatissimi ne' dalle architetture vittoriane. Come avreste dovuto sospettare già dalle finestre sbarrate (e come campeggia sull'insegna), siete ufficialmente nella ''casa più infestata dai fantasmi d'Irlanda''. Fu il cavaliere normanno Raymond Le Gros a costruire qui nel 1171 il primo castello. Il possedimento passò poi alla famiglia Loftus nel 1650, in seguito alle confische britanniche durante la Guerra dei Tre regni. Più volte riammodernata, Loftus Hall nei secoli ha accolto anche la Regina Vittoria in visita, è stata convento e hotel. Dal 2012 è diventata ufficialmente un'attrazione per chi ama il brivido, con suggestivi tour guidati. Infinite e spaventose le storie di chi (pare) abiti ancora queste mura, tra ragnatele, luci che si spengono all'improvviso, armadi che custodiscono segreti e quadri che sembrano osservarvi a ogni passo. www.loftushall.ie

THE DUNBRODY FAMINE SHIP - Perfetta ricostruzione del vero Dunbrody del 1845, questo veliero a due alberi, con annesso museo, racconta speranze e drammi della devastante emigrazione verso l'America dell'Irlanda piegata dalla carestia. Trecento passeggeri a bordo per due mesi di navigazione, la maggior parte dei quali stipati in seconda classe con famiglie di 8-9 persone su un unico letto e qualche tozzo di pane al giorno; e una decina in prima, dove invece si serviva carne e pesce. In realtà, come raccontano scendendo sottocoperta Miss Whise con in braccio il suo bambino e l'altezzosa Miss O' Brien, per tutti era la prima volta in mare. E per tutti era un viaggio verso un paese ignoto, di cui quasi nessuno parlava la lingua (al tempo i contadini si esprimevano ancora in Irish). Quattro su dieci, in media, non arriveranno a destinazione. Nessun fantasma, ma si possono cercare i propri avi irlandesi emigrati nel database del museo. Fra loro, anche Patrick Kennedy, bisnonno del futuro presidente degli Stati Uniti. www.dunbrody.com

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