Lunedì 23 Dicembre 2024

Strage a Dacca, 9 le vittime italiane: ecco le loro storie - Foto

Adele Puglisi, 54 anni, era manager della sede Artsana a Dacca. Probabilmente la cena a cui ha partecipato era per salutare una sua amica, Nadia Benedetti, anche lei uccisa dai terroristi, prima di partire dal Bangladesh per la Sicilia. Il suo rientro a Catania era previsto tra stasera e domani. Non era sposata e non aveva figli
Era una manager del settore tessile Nadia Benedetti, la 52enne originaria di Viterbo vittima dell’attentato di Dacca. Benedetti lavorava come managing director della StudioTex Limited e da tempo si era trasferita in Bangladesh.
Simona Monti, una delle vittime della strage jihadista a Dacca, aveva 33 anni ed era di Magliano Sabina (Rieti). Da circa un anno e mezzo era in Bangladesh per lavoro
Marco Tondat lascia una figlia di 5 anni. Separato, lavorava all’estero proprio per dare una vita migliore alla figlia. In Italia aveva lavorato come stagionale al mare, in Bangladesh era supervisore in un’azienda tessile.
C’è anche un friulano tra le vittime dell’attentato di Dacca. A Feletto Umberto (Udine), dove l’uomo abitava con la famiglia, la notizia si era diffusa già la mattina. Cristian Rossi, 47 anni, imprenditore, sposato e padre di due gemelline di 3 anni, era stato manager alla Bernardi. Dopo alcuni anni si era messo in proprio. Era in Bangladesh per motivi di lavoro
Claudia Maria D’Antona, torinese, aveva 56 anni e si era laureata in giurisprudenza. Da molti anni viveva in Oriente prima in India dove aveva avviato un’attività di imprenditrice nel comparto tessile, e poi a Dacca, dove era titolare dell’azienda Fedo trading con il marito, Giovanni Boschetti, sfuggito ai terroristi.
Maria Riboli era nata il 3 settembre 1982 ad Alzano Lombardo. Originaria di Borgo di Terzo, in valle Cavallina, dopo il matrimonio si era trasferita a Solza, nell’Isola bergamasca. Era mamma di una bambina di tre anni. A quanto si è appreso lavorava nel settore dell’abbigliamento e si trovava in viaggio per lavoro per conto di un’impresa tessile. Da qualche settimana era in Bangladesh. Sarebbe stata uccisa da una granata, lanciata da uno dei terroristi islamici
Vincenzo D’Allestro, imprenditore tessile di 46 anni, era nato in Svizzera ma proveniva dalla zona di Acerra, in provincia di Napoli. Con la moglie Maria Assunta Gaudio, anch’essa originaria delle stesse zone, ha abitato fino all’ottobre 2015 a Piedimonte Matese, per poi trasferirsi ad Acerra per motivi di lavoro. I due non avevano figli

DACCA. Nove italiani, sette giapponesi, tre bengalesi e un indiano. Sono le nazionalità delle venti vittime dell'assalto al caffè di Dacca, secondo quanto riferisce il quotidiano locale Daily Star, che cita fonti diplomatiche. La Farnesina informa che i connazionali deceduti nell'attacco terroristico di questa notte a Dacca sono Nadia Benedetti, imprenditrice tessile, di Viterbo; Cristian Rossi, di 47 anni, manager, di Feletto Umberto (Udine); Marco Tondat, imprenditore tessile, di Cordovado (Pordenone); Adele Puglisi, imprenditrice, della provincia di Catania; Claudia Maria D'Antona, di Torino; Simona Monti, di 33 anni, di Magliano Sabina (Rieti), Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Riboli e Claudio Cappelli.

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