Domenica 19 Maggio 2024

Via col Vento, 75 anni e non sentirli

Il 9 settembre compie 75 anni Via col Vento, il più grande kolossal della storia del cinema, che a distanza di tanto tempo rimane ineguagliato.
La storia di Via col vento, il film ispirato al romanzo di Margaret Mitchell che del suo produttore, è quasi più avvincente di quella del romanzo dal quale è tratto: tanto da meritare una grande mostra che aprirà la prossima settimana all’Harry Ransom Center dell’Università del Texas, a Austin. Saranno esposti i memorandum del produttore David O Selznick, e quelli che ricevette nei due anni di preparazione del film dai suoi collaboratori, dagli agenti degli attori e sceneggiatori di mezza Hollywood. Ci saranno i costumi originali restaurati, le foto delle prove di make up, filmati inediti della lavorazione, gli storyboard, i cartelli della campagna pubblicitaria di lancio inedita per quei tempi
Ma quello che impressiona di più, tra i documenti che verranno svelati dalla mostra, è il lavoro di preparazione del quale Selznick, meticolosissimo, curò ogni particolare. Soprattutto - una lezione che il cinema di oggi, americano ma anche italiano, dovrebbe tenere in considerazione - la sceneggiatura.
Si vede come la candidatura di Clark Gable per il ruolo del protagonista maschile, Rhett Butler, si faccia strada quasi subito quando Gary Cooper e Errol Flynn risultano bloccati da un’altra casa di produzione. La caccia alla protagonista, l’impulsiva Rossella O’Hara, è ancora oggi un capolavoro di marketing. In esterma sintesi: Bette Davis non è interessata, vengono vagliate le ipotesi Tallulah Bankhead, Jean Arthur, Norma Shearer. Katherine Hepburn che invece sogna di interpretare Rossella viene scartata.
Selznick organizza un casting popolare da reality ante litteram, 1400 sconosciute che fanno provini in giro per gli Stati Uniti. Via col vento diventa un fenomeno pop: Selznick riceve 75mila lettere con suggerimenti sul cast. Giornali, radio e il passaparola tra la gente comune tramutano il film in un colossale evento prima ancora che cominci la lavorazione (uscite di scena dopo qualche mese Miriam Hopkins, considerata troppo vecchia, e Joan Crawford, le vere candidate, in realtà, erano sempre state due: la già affermata Paulette Goddard e la giovane Vivien Leigh, il casting popolare era solo una trovata pubblicitaria)...“
 
 
 
 
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