Venerdì 15 Novembre 2024

Sabrina Ferilli al traguardo dei 50 anni tra bellezza e ironia

 
 
Ferilli è fatta così: generosa. Come quando portò avanti,invano, una battaglia per adottare, da single, un figlio. Il suoprivato, data la notorietà, è anche abbastanza pubblico: larottura dopo 12 anni del matrimonio con Andrea Perrone con lefoto sui settimanali gossip del tradimento del marito tennebanco un’estate intera, così come nel 2005 l’inizio della lovestory (smentita per un po’, prima della separazione di lui) conl’ex dg della Rai e ora ad di Terna Flavio Cattaneo o ancoracome due anni fa le chiacchieratissime foto di lei con l’attoreFrancesco Testi.
Ildebutto è con Caramelle da uno sconosciuto di Franco Ferrini del1986, ma è Ferreri, scegliendola in Diario di un vizio nel ’93,a scoprirla e Paolo Virzì a lanciarla definitivamente l’annodopo in uno dei film ancora oggi più importanti della suacarriera, La bella vita. Il cinema d’autore la scopre - arrivanopoi Ferie d’agosto, Vite strozzate, Tu ridi - ma poidolorosamente l’abbandona. La Ferilli pecca, e tante volte hadenunciato l’anomalia tutta italiana almeno di qualche anno fa,di fare tv e questo agli autori non va. Il cinema allora diventacommedie che ne rafforzano la popolarità come i cinepanettoni diNeri Parenti (Christmas in Love, Natale a New York, Natale aBeverly Hills, Natale a Cortina), A ruota libera di VincenzoSalemme, Eccezziunale veramente 2 di Carlo Vanzina. Tranne Virzìche torna a chiamarla per Tutta la vita davanti e Sorrentinoappunto per La grande bellezza.
Tanta tv, un inizio felice a Mai dire gol nel ’96, lo stessoanno del Festival di Sanremo 1996 chiamata da Pippo Baudo e poiLa bella e la bestia nel 2001 con Lucio Dalla e poi nel 2004 conGiorgio Panariello, ma sono soprattutto i personaggi dellafiction televisiva che la raccontano. Serie popolari comeCommesse, come il ciclo delle tre donne in omaggio ad AnnaMagnani, come la saga con Sofia Loren o Dalida, e poi ancoraAnna e i cinque, Due imbroglioni e mezzo con Claudio Bisio,Caldo Criminale con Gabriel Garko e l’ultima Baciamo le mani. Nell’eclettica carriera di Sabrina Ferilli c’è anche ilteatro, cominciato al Sistina con Alleluja brava gente del ’94con la regia di Garinei e Giovannini e poi sempre nel teatroromano Un paio d’ali e Rugantino e da ultimo La presidentessa,con la regia di Gigi Proietti.
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