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La blockchain a Palermo, il pistacchio a Catania: ecco i vincitori di StartCup Sicilia

Le startup Kymia e CertiCloud si sono aggiudicati ex aequo l’edizione 2021 di StartCup Sicilia che si è svolta oggi a Palermo, presso la sede del Consorzio Arca.

CertiCloud (Università di Palermo) è una suite di servizi web concepita per sfruttare le nuove tecnologie della blockchain, per dimostrare l’esistenza di un diritto IP altrimenti difficilmente tutelabile e proteggere i diritti IP (sia quelli registrati che quelli non registrati) nelle ipotesi di plagio, contraffazione o concorrenza sleale, acquisendo la prova dell’illecito riscontrata sul web.

Kymia (Università di Catania) parte dall’idea innovativa di produrre cosmetici dal mallo del pistacchio di Bronte. L'innovazione risiede nel fortissimo potere antiossidante di Pistactive-f, il nuovo principio attivo brevettato, e nel donare una nuova vita ad uno scarto, il mallo, nella sua forma migliore, visto che il 40 per cento della lavorazione del pistacchio di Bronte viene scartata.

Alla finale della StartCup Sicilia hanno partecipato le 9 idee imprenditoriali che si sono classificate ai primi tre posti nelle competizioni promosse nei mesi scorsi dalle Università di Catania, Messina e Palermo. Il Premio della StartCup Sicilia consiste, per i selezionati, nella partecipazione al Premio Nazionale per l’Innovazione, che quest’anno si terrà a Roma il 30 novembre e il 3 dicembre.

La premiazione è stata introdotta dagli interventi di Salvatore Malandrino, responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia e di Gaetano Armao, vicepresidente della Regione e assessore regionale all’Economia.

«StartCup - ha dichiarato Armao - è una iniziativa di grande interesse per la Regione, in quanto individua, attraverso una selezione competitiva, le start-up di maggior successo e innovatività, giovani ma organizzatissime imprese pronte ad affrontare le sfide sul mercato. La vostra è un’attività importantissima perché raccoglie le migliori iniziative imprenditoriali giovanili che nascono in Sicilia, spesso grazie al contributo delle Università, che rappresentano nuova linfa vitale per il rilancio della nostra economia».

«Come governo - ha aggiunto - sosteniamo le start-up e gli spin-off universitari attraverso l’assessorato dell’Economia, che con “Resto al Sud in Sicilia” offre una serie di interventi finanziari mirati, e l'assessorato alle Attività produttive relativamente alle iniziative connesse allo sviluppo imprenditoriale, convinti come siamo che solo l’impresa possa dare lavoro vero ed un futuro, in termini di crescita economica, ai siciliani. Le start-up, in un certo senso, sono le cellule staminali che vanno immesse nel sistema per generare nuova linfa vitale. Il digitale è l’elemento centrale di queste proposte progettuali e la nostra Agenda Digitale siciliana ha già impegnato 300 mln di euro, partendo da 1,7 mln nel 2007, nell’infrastrutturazione. Il digitale rappresenta oggi l’unico settore nel quale il divario non si è soltanto alleviato, ma addirittura invertito. È necessario lavorare insieme al fine di scongiurare, in un periodo di forte immissione di liquidità grazie ai finanziamenti del Pnrr, che si crei una iperventilazione finanziaria. Finita la spinta esterna dovrà generarsi uno sviluppo autopropulsivo, in questo contesto le start-up, insieme alle università ed alle istituzioni finanziarie, rappresentano la leva che può rilanciare la Sicilia».

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