Confartigianato imprese fino a mercoledì sarà alla XXII edizione di Taomoda. La manifestazione ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico del territorio attraverso il design, l’artigianato e, ovviamente, la moda.
A sfilare, tra gli altri, Gullo Filati, Modart di Flavia Pinello, le creazioni orafe di Lidia Lucchese, Fancs V di Simona Elia. «Per noi appartenenti al mondo del gioiello, abituati all'internazionalizzazione di eventi del nostro settore - dice Elia - Taomoda ha comunque un fascino particolare ma ciò che ci è piaciuto davvero è stato poter esporre insieme ad altre eccel- lenze siciliane, aziende che meritano di poter superare non solo i nostri ma tutti i mari del mondo».
Perché, come racconta Flavia Pinello, «sfilare a Taomoda è un modo per affermare la propria presenza nell’Isola. Da anni siamo abituate a spostarci per partecipare a manifestazioni di settore: purtroppo, in Sicilia, palcoscenici importanti non ce ne sono quindi essere qui è un modo per accendere i riflettori su di noi, nella nostra terra. Si dovrebbero sostenere di più le eccellenze locali piuttosto che pensare solo alle etichette».
Grande la soddisfazione anche di Michele Gullo, che ha portato i suoi filati al teatro greco. «È un’esperienza che sicuramente ci fa crescere come azienda - dice - avere l’opportunità di sfilare in uno dei posti più belli al mondo non capita tutti i giorni e poter incontrare clienti stranieri per mostrare la nostra collezione, la dice lunga su quanta voglia ci sia di rinascere dopo un anno e mezzo di difficoltà dovute al co- vid: i nostri capi sprigionano il calore e il colore della nostra ter- ra e ci auguriamo di poterla rap- presentare sempre al meglio».
Lidia Lucchese partecipa a Taomoda per la seconda volta. «Sono sempre tante le aspettati- ve - spiega - e ogni volta diciamo, o pensiamo, “questa sarà la volta giusta”. E lo sarà davvero se continueremo a crederci in tanti, se continueremo a puntare sul va- lore dell’idea, del progetto. Taomoda vive della lucida prospettiva di portare in vetrina i brand siciliani, talenti che, da soli, sentirebbero solo l’angoscia di un desiderio irrealizzabile e che, invece la forza dell'associazionismo fa diventare prospettiva».
Per Giuseppe Pezzati, presidente Confartigianato imprese, quella di Taormina «è la conferma che il made in Sicily ha il suo appeal e diventa una fucina di artisti-artigiani, riscoprendosi all'imprenditoria giovanile che femminile».
A sfilare a Moda uomo a Sanremo c’è anche un palermitano. Grazie al gemellaggio tra Confartigianato della città, di Imperia e del Piemonte, al defilé parteciperà Claudio Italiano, 36 anni, figlio d’arte, cresciuto tra fi- li e stoffe nella sartoria di fami- glia in via Parisi. «Sono orgoglio- so di poter rappresentare la mia città - dice - e contento doppia- mente perché anche mio padre Luigi, 80 anni d’età, continua an- cora a lavorare. Lui andava a Sanremo perché le sfilate di alta moda uomo si facevano lì. Da piccolo giocavo con le forbici di papà e per gioco è iniziata la mia carriera diventata ambizione all’interno della sartoria di fami- glia: una passione che si è tra- mandata da padre in figlio. Chi l’avrebbe mai detto che anche io, un giorno, sarei stato a Sanremo...».
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